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Pubblicato inBenessere

Cosa mangiare quando si ha la diarrea?

Quando si deve fare i conti con la diarrea, le scelte alimentari giocano un ruolo chiave. Il cibo adeguato può infatti alleviare i sintomi e favorire un più rapido recupero. Ecco tutto ciò che bisogna sapere

cosa mangiare con diarrea e i cibi da evitare

La diarrea può colpire chiunque, in qualsiasi momento, ed è importante sapere come gestirla sia dal punto di vista alimentare sia a livello di rimedi e terapie. Prima di domandarsi cosa mangiare, quindi, può essere utile conoscere le cause di questa condizione e come comportarsi quando l’intestino sembra essere in subbuglio.

Con l’aiuto del dottore Andrea Costantino, gastroenterologo del Santagostino, cerchiamo di rispondere a tutte le domande sull’argomento.

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Quali sono le cause della diarrea?

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La diarrea è una condizione comune che si caratterizza per la presenza di evacuazioni intestinali frequenti e liquide. Può presentarsi in due principali forme: acuta e cronica.

Mentre la diarrea acuta ha una durata breve e spesso è legata a infezioni o intolleranze alimentari, la diarrea cronica persiste nel tempo e potrebbe indicare una condizione medica sottostante più seria. In entrambi i casi, è essenziale capire le cause ed apportare i necessari correttivi (in termini di terapie e alimentazione)

La diarrea acuta

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La diarrea acuta può essere causata solitamente da una gastroenterite, una infezione causata da batteri o virus. In queste circostanze la diarrea generalmente tende a risolversi spontaneamente.

In questa eventualità è importante mantenere un adeguato stato di idratazione e, se necessario, ricorrere ad antibiotici e probiotici, soprattutto nei casi di diarree batteriche. Il ricorso agli antibiotici viene consigliato dal medico specialista dopo lo svolgimento delle analisi delle feci e solo una volta che queste hanno effettivamente rilevato la presenza di batteri o di parassiti.

La diarrea cronica

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La diarrea cronica, invece, può essere di varia natura. Una parte può essere determinata comunque da diarree batterico-parassitarie, ma il più delle volte si tratta di diarree infiammatorie dovute ad una infiammazione intestinale. Nella maggior parte dei casi si tratta invece di diarree funzionali che non sono associate ad alcuna alterazione organica dell’intestino.

Sarà compito del medico di famiglia, o del gastroenterologo, prescrivere esami del sangue e il test della calprotectina delle feci, oltre ad una ecografia delle anse intestinali per capire se si tratta di diarree infiammatorie o funzionali. Nei casi di diarrea cronica è inoltre utile escludere l’ipotesi della malattia celiaca, una condizione nella quale l’ingestione del glutine porta ad una reazione infiammatoria che danneggia i villi intestinali.

In base al tipo di diarrea, l’alimentazione può ricoprire un ruolo molto importante, assieme all’assunzione dei già citati antibiotici e di probiotici.

Che si può mangiare quando si ha la diarrea?

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Il principio da cui partire è assicurarsi di  idratarsi in modo adeguato. Quando si soffre di diarrea, infatti, il nostro organismo perde liquidi e sali minerali, che devono di conseguenza essere supplementati. È possibile idratarsi adeguatamente non solo bevendo acqua, ma scegliendo anche bevande che contengono sali minerali e zuccheri, come quelle che assumono gli sportivi.

Il secondo principio cui affidarsi nella gestione della propria alimentazione è evitare i pasti abbondanti, fermo restando che si può comunque mangiare. Dobbiamo tenere in considerazione un altro aspetto, il cosiddetto riflesso gastro-colico: la muscolatura liscia del retto si rilascia in seguito alla distensione dello stomaco con aumento della peristalsi, per cui si può avere lo stimolo ad andare in bagno dopo aver mangiato.

Tra i cibi che possono essere assunti in caso di diarrea, si indicano:

  • pane bianco, con mollica o senza mollica
  • fette biscottate
  • riso
  • semolino
  • carne magra come pollo o vitello
  • pesce
  • uova
  • bresaola e salumi in generale (non piccanti).

È altrettanto possibile assumere frutta e verdura, facendo attenzione al tipo che si sceglie di assumere.

Per quanto riguarda le verdure, è importante che siano poco ricche di fibre, come nel caso di carote, patate e zucchine. Anche per quanto riguarda la frutta il principio deve essere lo stesso, quindi semaforo verde per albicocche, ananas, banane e pesche.

In conclusione, ricordiamo come sia opportuno assumere nel corso della diarrea alimenti ricchi di potassio e di sale, sempre al fine di reintegrare i sali minerali persi.

Cosa mangiare per fermare la diarrea?

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Va detto in modo chiaro e distinto che non esiste un cibo che fermi la diarrea. È più corretto affermare l’esistenza di cibi che non peggiorino questo disturbo intestinale, come ad esempio gli alimenti che sono stati finora indicati.

Potrebbe essere d’aiuto, nei casi di diarrea, prediligere ricette semplici, seguendo:

  • una dieta che sia povera di condimenti come oli
  • evitando di assumere cibi fritti
  • scegliendo alimenti che non attivino eccessivamente la peristalsi intestinale.

Le banane poco mature, ad esempio, possono avere una funzione astringente. Al contrario, molti dolcificanti artificiali e anche il saccarosio e il fruttosio aumentano la peristalsi intestinale, quindi andrebbero evitati.

Cosa non mangiare in caso di diarrea?

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Molto importante è anche sapere cosa non si dovrebbe mangiare quando si ha la diarrea.

In questa fase, infatti, andrebbero assolutamente evitate bevande alcoliche e latticini contenenti lattosio. Questi ultimi potrebbero peggiorare la diarrea, perché l’intestino danneggiato subisce una riduzione transitoria dell’enzima lattasi, che permette di digerire il lattosio. Proprio per questo motivo, i formaggi stagionati, in quanto poveri di lattosio, possono essere consumati.

Altri cibi che potrebbe essere utile evitare sono:

  • fritture
  • cibi piccanti che possono infiammare lo sfintere anale durante evacuazione
  • formaggi freschi e latticini che possono aumentare il gonfiore
  • cibi grassi come pancetta, strutto
  • cacao e caffè che aumentano la peristalsi.

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Cosa mangiare quando si ha diarrea e mal di pancia?

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Nel caso di diarrea cronica associata a mal di pancia, si potrebbe trattare di sindrome dell’intestino irritabile con diarrea. Si tratta di una condizione non così rara: interessa, infatti, il 5% della popolazione, e per i due terzi la popolazione femminile (soprattutto giovane).

Al netto delle scelte alimentari, cui arriveremo a breve, dobbiamo specificare come notevole importanza ricoprano:

  • lo stile di vita, che deve essere sano e prevedere una regolare attività fisica
  • in alcuni casi, previo consulto con il medico curante, si può fare ricorso ai farmaci per la sensibilità delle fibre nervose del sistema nervoso intestinale e a integratori che garantiscano la regolarità del microbiota intestinale, ossia la flora batterica intestinale.

Vi sono, inoltre, diete efficaci per i sintomi della peristalsi, per il gonfiore e il dolore di pancia. È questo il caso della dieta povera di FODMAP. Un regime alimentare povero di zuccheri fermentati, fra i quali vi sono ciliegie, fichi, prugne, cachi, ortaggi come carciofi, cipolla, cavolfiore, porri e funghi.

In questa dieta sono inoltre da evitare cereali quali orzo e grano, e poi legumi, latticini e derivati. La dieta povera di FODMAP – se seguita con l’aiuto e la guida di uno specialista in nutrizione – può essere  di supporto proprio per chi soffre di IBS e presenta diarrea.