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Pubblicato inSalute

Pancia gonfia: cause e rimedi

La pancia gonfia è una problematica molto comune, che interessa quasi 1 persona su 10, ed è caratterizzata da sensazione di pesantezza e tensione a livello addominale. Vediamo di cosa si tratta.

pancia gonfia

La pancia gonfia è una condizione molto frequente che interessa in particolare il sesso femminile. Può essere il sintomo di specifiche condizioni patologiche oppure manifestarsi senza una causa precisa. A volte è la conseguenza di abitudini alimentari errate o di intolleranze

La dottoressa Jaboli, gastroenterologa del Santagostino, offre una breve panoramica sul disturbo, chiarendo quali sono le cause e che rimedi adottare. 

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Pancia gonfia: di che cosa si tratta e come si manifesta? 

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La pancia gonfia è una condizione che viene riferita dal paziente come la percezione di avere un eccesso di gas a livello dell’intestino o dello stomaco, o come una sensazione di pressione all’interno dell’addome. Le sedi interessate dal disturbo sono quella epigastrica, ipogastrica e ombelicale. Il gonfiore si avverte in particolar modo dopo i pasti, ed è accompagnato spesso da distensione addominale, ovvero un aumento del volume dell’addome visibile all’occhio, in particolar modo di stomaco e intestino.

Il gonfiore addominale si manifesta dunque con la caratteristica prominenza della zona dell’addome e del basso ventre, con l’aspetto caratteristico di pancia gonfia e dura, e con sensazioni di pesantezza, tensione e dolore nella parte bassa dell’addome e nella zona lombare e dorsale. 

La pancia gonfia è un disturbo che interessa circa 8 – 9% della popolazione italiana (ha un’incidenza più alta del colon irritabile, per esempio). Si tratta, dunque, di un problema estremamente diffuso che, in alcuni casi, può comportare una vera e propria limitazione delle normali attività quotidiane e una riduzione delle prestazioni lavorative.

Pancia gonfia: cause

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La pancia gonfia è sia un sintomo di tipo funzionale, ovvero una condizione che non ha alla base una causa precisa. Oppure può essere il segno di una patologia, quindi un problema a un organo del tratto gastroenterico con una causa organica. Molto spesso, che ci sia o meno una chiara causa sottostante, all’origine del gonfiore addominale c’è un’alterazione del microbiota, ovvero dei batteri che compongono la flora intestinale. A sua volta, questo squilibrio della flora batterica è dovuto a:

  • Alimentazione scorretta (ad esempio ricca di grassi e zuccheri, cibi spazzatura, bevande gassate, ma anche troppe fibre)
  • Sindrome dell’intestino irritabile 
  • Utilizzo di farmaci di diversa natura (soprattutto antibiotici e antiacidi per lo stomaco)
  • Patologie di diversa natura
  • Consumo di alcol 
  • Fumo
  • Interventi chirurgici a livello intestinale, attraverso cui vengono esclusi tratti dell’intestino.

Quali malattie fanno gonfiare la pancia?

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Le patologie che possono causare gonfiore addominale sono generalmente:

In presenza di pancia gonfia, è quindi necessario, per prima cosa, escludere la presenza di queste patologie, attraverso un’attenta valutazione del disturbo e un’accurata diagnosi. 

Quali sono i cibi che gonfiano la pancia?

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Tra gli alimenti che possono causare pancia gonfia figurano:

  • Legumi
  • Latte e derivati
  • Frutta e in particolare quella molto zuccherina: pesche, cachi, anguria, pere, mele mango e fichi, albicocche
  • Verdure: carciofi, broccoli, aglio cipolla, aglio, verza e funghi
  • Cereali di grano se consumati in grande quantità
  • Dolcificanti utilizzati negli alimenti.

Questo non vuol dire che questi alimenti vadano eliminati dalla dieta. È bene ricordare, infatti, che le diete di esclusione devono essere fatte solo se necessario, sotto controllo medico e mai autogestite. Questo tipo di regimi alimentari, infatti, se seguiti senza un reale motivo, sono dannosi, dal momento che vanno a impoverire ancora di più la flora batterica, peggiorando il gonfiore addominale. È quindi sempre raccomandabile cercare di personalizzare la dieta di eliminazione, a seconda di quella che è la condizione del paziente.

Quando preoccuparsi per il gonfiore addominale?

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In presenza di gonfiore addominale, è sempre necessario escludere patologie. Per esempio, in una donna, un tumore ovarico può causare gonfiore, con o senza versamento addominale, che può venire scambiato per gonfiore addominale. La pancia gonfia deve essere valutata attentamente quando si associa ad alcuni segnali o condizioni, per esempio:

Questi sopra elencati sono tutti sintomi che possono essere presenti sia con gonfiore addominale patologico (con una causa organica alla base), sia con gonfiore funzionale (dove c’è il sintomo senza una patologia sottostante), e devono essere indagati in modo più approfondito.

Prima di tutto si deve fare un esame obiettivo accurato. Un’ecografia dell’addome – ed eventualmente anche delle anse intestinali – può essere dirimente in molti casi. Allo stesso modo, una lastra della schiena serve a escludere eventuali problemi della colonna vertebrale. Oltre agli esami strumentali, possono essere utili alcuni esami di base come gli esami del sangue delle urine e delle feci. 

Perché il gonfiore addominale non passa? 

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Il gonfiore addominale persiste in genere perché non si è individuata la causa, e di conseguenza non si riesce a trattare adeguatamente. Capire quale patologia sta all’origine del problema è di primaria importanza. A volte, alcuni segnali possono guidare verso una corretta individuazione delle cause, ma un’indagine diagnostica molto spesso è necessaria.

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Pancia gonfia: rimedi e trattamenti

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La pancia gonfia, una volta esclusa o trattata la patologia che ne è all’origine, deve essere affrontata da diversi punti di vista. Il primo passo è quello di seguire possibilmente una dieta mediterranea, personalizzata in base alle eventuali intolleranze del paziente. Di uguale importanza è il mantenimento di uno stile di vita sano, in cui si favorisce l’attività fisica e un buon riposo. Altri rimedi che possono essere di beneficio sono la meditazione o in alcuni casi un percorso psicoterapeutico, soprattutto quando la pancia gonfia è dovuta allo stress.

È sempre preferibile, quando possibile, non ricorrere ad antidepressivi, anche se ci sono alcuni casi in cui potrebbero essere indicati.

Qualora ci fosse una situazione di disbiosi, ovvero un’importante alterazione della flora batterica, il trattamento si può avvalere di probiotici o rifaximina, un antibiotico intestinale utile in caso di sovracrescita intestinale di batteri. 

Quando il gonfiore addominale è associato a stitichezza, è bene indagare il tipo di stitichezza che si presenta: a volte è dovuta a un’alterata motilità intestinale per cui si deve ricorrere a lassativi. Altre volte la stipsi può essere il sintomo di modificazioni del pavimento pelvico. Di conseguenza, l’evacuazione non è possibile perché non c’è un’adeguata coordinazione cervello-perineo per cui il trattamento risolutivo è la ginnastica del pavimento pelvico. In altri casi, è dovuta alla presenza di rettocele o prolasso vescicale o uterino, quindi è utile una visita chirurgica.

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Il diario alimentare e la dieta FodMap

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Uno dei rimedi per la pancia gonfia, che di solito è di grande giovamento per i pazienti, è il diario alimentare. Qui, il paziente annota i cibi che ha mangiato, in corrispondenza dei momenti in cui ha avuto una particolare situazione di gonfiore. In questo modo è possibile sapere che quei determinati cibi scatenano il problema. In seguito, si valutano questi alimenti insieme e si escludono dalla dieta, per poi reintrodurli gradualmente.

Un rimedio più estremo è quello della FodMap: una dieta di esclusione dove si eliminano i cibi che causano spesso pancia gonfia per 4 settimane, per poi reintrodurli sempre gradualmente. La FodMap è un tipo di alimentazione davvero difficile da mantenere perché elimina tanti alimenti.