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Pubblicato inGenitori

L’eritema solare nei bambini

I bambini sotto i 3 anni di età sono più a rischio di sviluppare un eritema solare. Quali sono le norme di comportamento per prevenirlo, i rimedi più comuni, le cure in base alla gravità

eritema solare bambini

L’eritema solare nei bambini è una condizione delicata che richiede particolare attenzione per la vulnerabilità della pelle dei più piccoli ai danni del sole. Specialmente sotto i treni anni d’età, il rischio di incorrere in questo disturbo è più alto. 

Scopriamo quali sono i sintomi dell’eritema solare, i modi per prevenirlo e i rimedi per gestirne le conseguenze sui più piccoli.

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Che cos’è l’eritema e cosa provoca?

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L’eritema solare è un processo infiammatorio della pelle che si sviluppa in seguito all’esposizione al sole. È provocato da una reazione che induce vasodilatazione cutanea nelle zone fotoesposte. Questo processo causa a sua volta un rilascio di citochine infiammatorie ed istamina, che producono un aumento della permeabilità capillare e flogosi.

Le conseguenze sono:

  • arrossamento
  • edema
  • calore
  • prurito
  • bruciore
  • desquamazione
  • formazione di vescicole e bolle

Solitamente si manifesta alle prime esposizioni solari quando la cute non ha ancora sviluppato meccanismi di difesa naturali quali il pigmento melaninico. Nei bambini la produzione di melanina è più bassa e aumenta progressivamente con la crescita: per questo in età pediatrica si è più esposti agli effetti dei danni solari.

Questa vulnerabilità è un elemento da tenere in seria considerazione: alcuni studi hanno infatti dimostrato che l’esposizione al sole e la frequente insorgenza di eritemi durante l’infanzia aumentano il rischio di sviluppare lesioni tumorali nel corso degli anni.

I soggetti con fototipo più chiaro, soprattutto 1, sono più a rischio di andare incontro a un eritema solare. Occorre però sottolineare che anche i soggetti con fototipo scuro possono svilupparlo in relazione alla quantità di raggi UV assorbita. L’eritema solare è provocato in particolar modo dai raggi UVB, maggiormente presenti nelle ore centrali della giornata (11.30-16).

Eritema, dermatite e scottatura: sono la stessa cosa?

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Sostanzialmente non vi è differenza. Si tratta di manifestazioni cliniche diverse dello stesso processo infiammatorio scatenato dal sole, in relazione alla gravità del danno. L’eritema è una forma di scottatura superficiale della pelle. La dermatite è caratterizzata da una sorta di reazione allergica ai raggi del sole.

Come riconoscere l’eritema solare?

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I sintomi dell’eritema solare sono variabili e solitamente compaiono dopo la prima ora dall’esposizione solare e fino a 24 ore dopo. Le manifestazioni sono correlate alla durata e all’intensità dell’esposizione oltre che alla tipologia di pelle.

Dopo poche ore la cute appare arrossata, pruriginosa, calda, dolorosa al tatto, secca. Si possono sviluppare inoltre edemi, vescicole, bolle fino a quadri di ustione.

Nei casi più gravi si può avere una sintomatologia sistemica con comparsa di:

Cosa fare in caso di eritema solare bambini?

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Sono molteplici i rimedi naturali cui è possibile ricorrere per favorire la guarigione da un eritema solare nei più piccli. Tra i più utili vi sono:

  • applicare nelle zone fotodanneggiate panni imbibiti di acqua fresca, non troppo fredda per non rischiare di provocare un’ustione da freddo
  • far bere molta acqua al bambino in modo da idratarsi
  • applicare impacchi calmanti a base di fiori di camomilla, aloe vera ed amamelide
  • idratare la pelle con creme lenitive, idratanti e nutrienti
  • curare l’alimentazione del bambino con cibi ricchi di betacarotene, vitamina E, frutta (soprattutto albicocche, melone, frutti di bosco) e verdure come spinaci e asparagi, che aiutano a rigenerare la pelle e stimolano la produzione di melanina
  • comprare vestitini, cappelli e occhiali da sole che offrono un filtro fisico contro i raggi solari

Le possibilità di cura variano in relazione alla gravità del disturbo. Nei casi lievi si possono applicare creme ad azione idratante, nutriente e lenitiva. Qualora, al contrario, l’eritema solare fosse più importante può essere necessaria l’applicazione di creme cortisoniche. Nei casi in cui sono presenti vescicole e bolle per evitare sovrainfezioni batteriche è raccomandata l’applicazione di creme a base di cortisonici ed antibiotici.

Se vi è un coinvolgimento sistemico, infine, potrebbe occorrere somministrare FANS (antinfiammatori non steroidei), corticosteroidi ed antistaminici, ma solo dopo un’attenta valutazione del medico curante e del dermatologo pediatrico.

Che crema usare per l’eritema solare?

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Per alleviare i sintomi dell’eritema solare nei bambini è buona norma utilizzare delle creme che aiutino a ridurre il rossore e il gonfiore e a favorire il processo di rigenerazione della pelle. Sono consigliate in particolare:

  • creme a base di calendula e aloe vera, che hanno proprietà lenitive e idratanti
  • creme emollienti e nutrienti, che aiutano a mantenere la pelle idratata e a prevenire la desquamazione
  • creme antinfiammatorie a base di cortisone, che possono essere utilizzate solo su prescrizione medica

Cosa non fare con eritema solare?

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Per agevolare il processo di guarigione è importante tenere a mente i seguenti accorgimenti:

  • non esporre il bambino al sole fino a quando l’eritema non sarà completamente guarito
  • evitare che il piccolo si gratti la pelle, anche quando il fastidio è intenso
  • non utilizzare creme a base di alcol o profumate, che possono irritare la cute

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Come prevenirlo

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La prevenzione è importantissima e si può realizzare con semplici accorgimenti. Consiste,  innanzitutto, nell’applicazione di creme solari con fattore di protezione solare molto alto. È fondamentale proteggere la pelle del bambino applicando più volte al giorno la crema, soprattutto dopo che questo ha sudato e/o fatto il bagno.

Allo stesso modo, è opportuno evitare sostanze fotosensibilizzanti come profumi e creme profumate e la somministrazione di farmaci fotosensibilizzanti che possono predisporre a scottature. È bene proteggere il piccolo, come già detto, con abiti, cappelli con visiera, occhiali da sole.

La prevenzione passa anche da corrette abitudini per quanto concerne l’esposizione ai raggi solari: evitare di lasciare il bambino al sole nelle ore centrali della giornata e non esporlo ai raggi diretti se ha meno di 6 mesi, poiché a quell’età i sistemi di protezione cutanea sono ancora imperfetti.

Anche una buona alimentazione è in grado di prevenire la comparsa di eritema solare: scegliere cibi ricchi di acqua e di antiossidanti (vitamine A, C ed E, acidi grassi Omega 3 e 6, sali minerali) può contribuire a rafforzare la difese cutanee. Nei casi in cui queste buone norme non dovessero bastare si può optare per la somministrazione di integratori solari per via orale.