Come eliminare i rumori intestinali?

• Eliminare i rumori intestinali se la pancia borbotta
• I segnali rumorosi (e sani) dell’intestino
• Quando la pancia fa rumori?
• Fisiologia dei segnali rumorosi dell’intestino
• Quando l’intestino rumoroso chiede attenzione
• Come eliminare i borborigmi?
• Che farmaco prendere per l’aria nella pancia?
• Come fare per far uscire l’aria dalla pancia?
• Cosa mangiare per evitare borborigmi?

Eliminare i rumori intestinali può a volte apparire quasi come un bisogno, e la cosa non deve stupire. L’intestino infatti è in continua attività. Un’attività che talvolta non passa inosservata neppure alle orecchie.

La prima cosa da chiarire, però, è che un intestino rumoroso è del tutto naturale, e non deve destare alcuna preoccupazione. Quando, invece, i processi digestivi sono segno di qualcosa che non sta andando per il verso giusto? E quali rimedi abbiamo a disposizione?

Il dottor Andrea Costantino, specialista gastroenterologo del Santagostino, spiega le cause e i possibili rimedi quando il nostro intestino è troppo rumoroso.

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Il nostro intestino ha come funzione principale l’assorbimento dei nutrienti, che si trovano nel cibo che di volta in volta mangiamo. Attraverso l’intestino il cibo è filtrato, per così dire, e quindi i residui digestivi vengono eliminati.

I princìpi nutritivi sono assorbiti per il 90% lungo il tratto dell’intestino tenue per mezzo dell’azione dei villi. Ed è proprio durante questo assorbimento che viene determinata l’insorgenza dei rumori. Rumori naturali, fisiologici, che possono prendere il nome di borborigmi intestinali, o gorgoglio addominale.

L’istinto può inizialmente aiutarci a interpretare i rumori e i suoni del nostro intestino, possiamo dire che in questa ottica ognuno è il miglior medico di sé stesso. I rumori fisiologici, inevitabili per così dire, emessi dall’intestino durante la sua attività sono:

• l’eruttazione, quando l’aria viene emessa attraverso il cavo orale
• la flatulenza, quando l’emissione e la fuoriuscita di aria avviene dall’ano
• la peristalsi. I movimenti peristaltici sono movimenti di propulsione per mezzo dei quali si ha la spinta dei cibi verso il lume intestinale, termine che indica la cavità dell’intestino.

Sono casi, questi, in cui i suoni che ascoltiamo sono conseguenza della quantità naturale di gas presente nel nostro apparato digerente, quindi gas intestinale in spostamento.

L’ingestione di alcuni cibi determina un aumento della flatulenza, cibi quali carboidrati integrali, frutta, fibre. La ragione è da ritrovarsi nella importante attività del tratto gastrointestinale richiesta per la scissione in molecole più semplici. Senza dimenticare l’aumento di fermentazione da parte della flora batterica.

Le bevande gasate possono essere un’altra causa dei borborigmi intestinali. Solitamente all’interno dello stomaco l’aria si sposta in avanti, proprio come il cibo. Altre volte invece l’aria torna indietro, per così dire, ed è proprio il caso del cosiddetto rutto. Questa eruttazione dipende dalle grandi quantità di anidride carbonica contenuta nelle bevande gasate.

L’eliminazione di questa anidride carbonica accade comunque in pochi minuti, anche secondi. Ci sono altri alimenti che causano una forte fermentazione all’interno dello stomaco: banane, mele, uva secca, prugne, cavoli, cavolfiori, soia e broccoli, ravanelli e cetrioli, cipolle, lenticchie, piselli secchi e fagioli.

Una quantità importante di aria nello stomaco potrebbe essere determinata dal mangiare troppo velocemente e dalla masticazione dei chewing gum, le gomme da masticare.

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L’eruttare accade per mezzo dello sfintere esofageo inferiore, grazie al quale il cibo arriva allo stomaco dall’esofago, evitando che cibo e succhi gastrici risalgano, con l’eccezione dei casi di reflusso gastroesofageo.

Lo sfintere esofageo inferiore può patire a volte alterazioni, come nei casi di ernia iatale, quando una porzione di stomaco risale sopra il diaframma. L’ernia iatale può far sì che lo sfintere sia incontinente, determinando un aumento di eruttazioni. Alcuni cibi, come aglio, cipolla, arance, menta, cioccolato, determinano un rilasciamento dello sfintere dell’esofago.

La sindrome dell’intestino irritabile, definita un tempo definita colon irritabile o colite spastica, può causare rumorosità intestinale oltre a dolori addominali e alternanza tra diarrea e stipsi. A volte anche le donne in gravidanza si ritrovano ad ascoltare il proprio intestino più del solito, poiché i processi digestivi risentono dei cambiamenti ormonali e la presenza del feto incide sullo svuotamento dello stomaco e sul transito intestinale.

La flatulenza potrebbe essere segnale se non sintomo vero e proprio di alcune patologie o condizioni:

• celiachia
• intolleranza alimentare
• morbo di Crohn
• colite
• intolleranza al lattosio.

Ci sono poi altri sintomi che accadono dopo i pasti, e che si verificano dopo l’avere assunto latticini freschi: diarrea, meteorismo e gonfiore addominale.

Per evitare eccessivi rumori, può essere utile adottare alcune pratiche:

• fare un piccolo spuntino, perché a volte il rumore dell’intestino è indice di bassa glicemia
• masticare e mangiare con lentezza, permettendo così agli enzimi presenti nella saliva di iniziare la digestione. Una masticazione lenta garantisce, poi, l’ingresso di una minore quantità di aria
• bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno, bevendo poco per volta e in più occasioni
• gestire meglio lo stress e l’ansia, due fattori che irritano il nostro apparato digerente
• avere una buona qualità del sonno, dormire bene fa star bene l’intero organismo
• assumere probiotici.

In caso di intestino rumoroso è comunque sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico curante o, se necessario, allo specialista per una visita di gastroenterologia.

Per alleviare l’accumulo di gas nell’addome, possono essere assunti farmaci antiflatulenti. I farmaci a base di simeticone sono comunemente raccomandati, poiché agiscono sulla tensione superficiale dei gas presenti all’interno dell’apparato digerente, facilitandone la espulsione.

L’assunzione di questi farmaci deve avvenire sotto indicazione e prescrizione del proprio medico curante, o dello specialista cui ci si è rivolti.

Per favorire l’eliminazione dell’aria accumulata nell’addome, non solo dopo i pasti, si possono adottare alcune strategie. Gli esercizi di stretching e yoga possono aiutare a rilassare i muscoli addominali, promuovere il movimento del gas, producendo inoltre una sensibile diminuzione del gorgoglio addominale.

Massaggi leggeri e movimenti circolari dell’addome possono favorire il passaggio dell’aria attraverso l’intestino. Inoltre, cercare di evitare di ingoiare eccessivamente aria durante il pasto e masticare lentamente può ridurre l’accumulo iniziale di gas.

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Per ridurre i borborigmi è consigliabile adottare una dieta ben bilanciata ed evitare alcuni alimenti che potrebbero causare fermentazione intestinale. Ridurre l’assunzione di bevande gassate, come indicato, cibi piccanti, fritti e latticini ad alto contenuto di lattosio può aiutare a diminuire la produzione di gas nell’intestino.

Potrebbe inoltre essere utile assumere pasti ricchi di fibre come frutta, verdura e cereali integrali, può favorire una migliore digestione e ridurre la formazione di gas.