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Pubblicato inBenessere

A cosa serve il carbone vegetale

Il carbone vegetale è un prodotto che si può assumere per limitare l’accumulo di gas nell’apparato digerente: ecco come funziona e in che modo utilizzarlo

carbone vegetale

Il carbone vegetale può essere un valido alleato in caso di gonfiore, meteorismo, aerofagia o flatulenza, e anche durante la gravidanza per problemi specifici. Occorre però assumerlo nelle dosi corrette e per periodi circoscritti.

Ne parliamo con Francesca Michelacci, Biologo nutrizionista, specialista in Scienza dell’Alimentazione del Santagostino.

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Cos’è il carbone vegetale

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Il carbone vegetale, conosciuto anche come carbone attivo, deriva dalla combustione controllata di materiale di origine vegetale (come il guscio delle noci di palma o di cocco o il legno). Il prodotto ottenuto con questo processo va fatto scaldare insieme a dei gas che vanno a creare dei pori, degli spazi vuoti al suo interno. Proprio grazie a questa caratteristica è utile in caso di eccesso di gas intestinali e gonfiori addominali.

Per cosa fa bene il carbone vegetale?

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Il carbone vegetale attivo, grazie alla sua porosità, viene sfruttato per intrappolare gas in modo da evitarne l’assorbimento o l’accumulo nell’apparato digerente. La sua assunzione viene proposta per ridurre la flatulenza, aerofagia e meteorismo, per abbassare i livelli di colesterolo e per trattare problemi nel flusso di bile in gravidanza (colestasi gravidica). È disponibile solitamente in capsule o compresse.

Quando si deve prendere il carbone vegetale?

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Affinché il carbone vegetale esplichi la sua funzione, deve essere assunto 1 grammo di carbone attivo almeno 30 minuti prima del pasto e 1 grammo dopo il pasto. Importante non superare il quantitativo suggerito e non farne un utilizzo prolungato nel tempo.

Quali sono gli effetti collaterali del carbone vegetale?

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Le controindicazioni del carbone vegetale sono limitate e l’utilizzo del carbone attivo è considerato sicuro per la maggior parte degli adulti, eccetto i casi in cui si soffra di blocco intestinale o rallentamento del transito intestinale. Può, infatti, causare costipazione.

Quando non prendere il carbone vegetale?

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Il carbone vegetale potrebbe interferire con l’assorbimento dei farmaci assunti per via orale; per questo motivo è bene consultare il proprio medico.

Perché il carbone sgonfia la pancia?

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Il carbone attivo esplica la sua funzione grazie ai pori che si formano al suo interno durante il processo di riscaldamento in presenza di gas. Proprio in virtù di questi pori (spazi vuoti) riesce ad intrappolare sostanze tossiche o gas in eccesso.

Come si fa a togliere l’aria dalla pancia?

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L’aria nella pancia, nota anche come meteorismo, può essere causata da diverse condizioni e cattive abitudini/stile di vita. Una volta escluse patologie a livello organico (intolleranza a lattosio o fruttosio, gluten sensitivity, IBS, disbiosi, problematiche digestive) è utile valutare cosa e come si mangia. Consumare il pasto in maniera frettolosa, senza masticare adeguatamente gli alimenti, causa ingestione di aria durante il pasto, rallenta la digestione e causa fermentazione intestinale.

L’utilizzo eccessivo di chewing gum, bibite gassate, dolciumi, dolcificanti artificiali può causare gonfiore. Allo stesso modo, un consumo eccessivo di fibre (verdura, frutta e legumi) può provocare un accumulo di gas a livello intestinale.

Anche stress e ansia possono influenzare la motilità intestinale e causare una maggiore produzione di gas nell’intestino. Da non sottovalutare inoltre il fatto che alcuni farmaci, in primis gli antibiotici, se utilizzati in eccesso, possono causare disbiosi e, quindi, meteorismo.

Occorre però fare una precisazione: è importante capire se con il termine “pancia gonfia” il soggetto intenda gonfiore postprandiale associato al pasto (dispepsia, caratterizzata da aerofagia e fenomeni di eruttazione) o se il gonfiore interessi il tratto intestinale (meteorismo e flatulenza). Occorre rivolgersi, quindi, a un professionista della salute che valuterà quale sia il trattamento migliore (carbone vegetale, enzimi digestivi, probiotici, prodotti carminativi).

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Quante pastiglie di carbone al giorno?

Il dosaggio dipende dalle indicazioni per cui viene assunto e da quanta sostanza attiva è presente per ogni capsula/compressa (per questo motivo è bene non superare le quantità indicate sul prodotto). Per tensioni addominali da digestione sono indicati da 50 a 100 mg giornalieri. Per gonfiori di origine intestinale da 100 a 200 mg giornalieri.