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Pubblicato inSalute

Reflusso gastroesofageo: quali sono i peggiori alimenti

Per chi soffre di reflusso è importante fare attenzione alla dieta da seguire. Quali sono i peggiori alimenti? E quali sono invece quelli che si consiglia di mangiare quotidianamente?

reflusso i peggiori alimenti

Il reflusso gastroesofageo è un disturbo caratterizzato dalla risalita dei succhi gastrici dall’acidità dello stomaco verso l’esofago. Questo fenomeno provoca sintomi fastidiosi come bruciore retrosternale (pirosi), rigurgito acido e, in alcuni casi, tosse e fastidio alla gola.

Uno dei principali motivi per cui viene il reflusso è il malfunzionamento della barriera esofago-gastrica, che può essere causato da difetti strutturali o da alterazioni nella motilità dell’esofago e dello stomaco. Ad esempio, l’indebolimento dello sfintere esofageo inferiore, la valvola che separa l’esofago dallo stomaco, può consentire al contenuto gastrico di risalire nell’esofago, provocando i sintomi del reflusso.

L’aumento della pressione addominale è un altro fattore che può favorire il reflusso gastroesofageo: condizioni come l’obesità o la gravidanza possono infatti aumentare la pressione nell’addome, spingendo il contenuto dello stomaco verso l’esofago. 

Infine, un’altra causa comune di reflusso gastroesofageo è rappresentata dall’ernia iatale, una condizione che si verifica quando una parte dello stomaco fuoriesce dal diaframma, il muscolo che separa il torace dall’addome. 

Il reflusso gastroesofageo, seppur spesso sottovalutato, può rappresentare un problema di salute da non prendere alla leggera. Le sue complicanze, se non adeguatamente gestite, possono includere esofagite, stenosi esofagee, broncopneumopatie e persino un aumentato rischio di cancro esofageo.

Per questo motivo, il primo passo verso il benessere è rappresentato dall’adozione di semplici norme comportamentali e alimentari. Queste misure, seppur non risolutive in tutti i casi, possono contribuire a ridurre significativamente i sintomi del reflusso e migliorare la qualità della vita.

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Cosa mangiare per far sparire il reflusso?

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Quando si tratta di gestire il reflusso gastroesofageo attraverso la dieta, è importante fare scelte alimentari che favoriscano la digestione e non irritino l’esofago. 

Tra gli alimenti consigliati ci sono le carni bianche e il pesce, che sono più facili da digerire rispetto alle carni rosse e sono meno probabili di causare reflusso. È preferibile cuocerli a basse temperature o al vapore per mantenere basso il contenuto di grassi. Le uova sono un’altra buona fonte di proteine magre e possono essere incluse nella dieta.

Le verdure fresche, crude e povere di zuccheri sono sempre consigliate per chi soffre di reflusso, così come le verdure cotte al vapore che sono facili da digerire.

I cereali integrali, come il riso integrale e l’avena, sono ricchi di fibre e possono contribuire a regolare la digestione.
Il latte scremato e lo yogurt magro sono fonti di calcio e proteine senza aggiunta di grassi, e possono essere inclusi nella dieta con moderazione.

La frutta fresca non acida, come mele, pere e banane, è preferibile a quella più acida, come agrumi e frutti di bosco, che possono irritare l’esofago.

È inoltre molto importante fare attenzione al tipo di cottura. Anche se inclusi nella dieta, alcuni cibi possono risultare dannosi se non preparati correttamente. Ecco alcuni esempi:

  1. Uova e verdure, se fritte. Prediligere quindi metodi di cottura più salutari come la cottura al vapore, al forno o in padella antiaderente con poco olio.
  2. Carne bianca condita: evitare di appesantire la carne bianca con olio o spezie troppo cariche di sapore. Meglio cuocere la carne alla griglia, al forno o in padella con un filo d’olio, e condirla con erbe aromatiche delicate.
  3. Carne bianca alla piastra ad alta temperatura: le cotture ad alte temperature, come la piastra a fuoco vivo, possono carbonizzare la carne e renderla indigesta
  4. Frutta zuccherata: meglio evitare la frutta sciroppata o caramellata e optare per frutta al naturale

Cosa fa peggiorare il reflusso?

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Ci sono alcuni comportamenti e abitudini alimentari che possono aggravare i sintomi del reflusso gastroesofageo. 

In primis, i pasti abbondanti: l’eccessiva assunzione di cibo in un solo pasto sovraccarica lo stomaco, aumentando la produzione di succhi gastrici e favorendo la risalita degli stessi verso l’esofago.

Per questo motivo i medici consigliano caldamente il consumo di pasti piccoli e frequenti: questa strategia permette di mantenere un livello costante di sazietà, evitando i picchi di fame e i conseguenti episodi di abbuffata.

Un’altra abitudine da evitare è quella di coricarsi subito dopo il pasto: la cosiddetta “pancia piena”, unita alla posizione orizzontale, favorisce la risalita del contenuto acido dello stomaco verso l’esofago, accentuando i fastidiosi sintomi del reflusso.
Medici ed esperti consigliano infatti di attendere almeno un’ora prima di assumere una posizione sdraiata, dando tempo allo stomaco di digerire il cibo ingerito e di svuotarsi parzialmente dai succhi gastrici. 

Oltre a prestare attenzione ai tempi di digestione, chi soffre di reflusso gastrico dovrebbe evitare gli sbalzi termici a tavola. Questo significa consumare cibi e bevande a temperature moderate, evitando di assumere pietanze o liquidi eccessivamente caldi o freddi.

Infine, è fondamentale abbandonare il fumo di sigaretta o, quantomeno, ridurne drasticamente il consumo. La nicotina e le altre sostanze nocive contenute nelle sigarette possono indebolire il tono muscolare del cardias, la valvola che separa lo stomaco dall’esofago. 

Cosa non mangiare se si ha il reflusso gastrico?

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Evitare determinati alimenti può aiutare a ridurre i sintomi del reflusso e a prevenire le ricadute.
Tra i peggiori alimenti per il reflusso gastroesofageo, che vanno quindi eliminati dalla dieta, ci sono:

  • cibi ricchi di grassi, come le carni rosse grasse, i cibi fritti e gli alimenti già confezionati
  • latticini ad alto contenuto di grassi, come il formaggio stagionato e il latte intero
  • bevande contenenti caffeina, come caffè, e alcune bevande gassate
  • vino e superalcolici
  • cioccolato, menta e spezie piccanti che irritano l’esofago (no al pepe, peperoncino, curry e noce moscata)
  • cibi acidi come agrumi, pomodori e alimenti a base di aceto

Quale frutta non mangiare con il reflusso?

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Per chi soffre di reflusso si consiglia di non mangiare la frutta acida, come agrumi, kiwi e ananas, pompelmo che possono irritare l’esofago.

In generale, è consigliabile optare per frutta meno acida, come mele, pere e banane, melone, frutti di bosco, pesche, che possono essere meglio tollerate. Questi frutti forniscono importanti nutrienti e fibre alla dieta senza aumentare l’acidità dello stomaco. 

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Rimedi naturali per il reflusso gastrico

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Accanto a una dieta equilibrata, si può attingere anche ai famosi rimedi della nonna, naturali e “evergreen”.
Tra i più conosciuti troviamo le tisane, vere e proprie coccole per il corpo. Sono ottime quelle preparate con la passiflora, la liquirizia, la malva e la camomilla.

Altri rimedi naturali che aiutano a contrastare il reflusso gastrico includono:

  • Estratto di carote e cavolfiore: ricco di vitamine e minerali, aiuta a neutralizzare l’acidità di stomaco
  • Acqua tiepida con bicarbonato di sodio: un classico per neutralizzare l’acidità