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Pubblicato inSalute

Vitamine: quali sono le più importanti

Vediamo cosa sono le vitamine, quali funzioni hanno all’interno dell’organismo e quando è necessario integrarle

vitamine

Le vitamine sono nutrienti organici essenziali per soddisfare le richieste biologiche dell’organismo e rivestono funzioni di fondamentale importanza per il suo corretto funzionamento. 

Insieme al dott. Albert Kasongo, medico del Santagostino, vediamo cosa sono le vitamine, quali sono le più importanti, a cosa servono, e in quali casi è necessaria un’integrazione.

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Cosa sono e dove si trovano le vitamine?

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Le vitamine, definite ammine della vita dallo scienziato Casimir Funk, che per primo le identificò, sono dei composti organici, indispensabili alla sopravvivenza dell’organismo. Si tratta di micronutrienti veri e propri, che svolgono ruoli fondamentali in alcuni processi organici.

A differenza di altri composti, la maggior parte delle vitamine non possono essere sintetizzate dal nostro corpo, quindi è necessario assumerle dall’esterno, generalmente attraverso l’alimentazione

I vegetali (frutta, verdura e agrumi) rappresentano la risorsa vitaminica più importante, ma queste si trovano anche in molti altri alimenti come: 

  • Cereali
  • Ortaggi
  • Uova
  • Carne
  • Pesce
  • Olio di semi, di oliva, di fegato di merluzzo.

A che cosa servono le vitamine?

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Le vitamine hanno delle funzioni di bioregolazione. Favoriscono diversi meccanismi, rivestendo un’ampia gamma di funzioni indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Nello specifico, le vitamine sono dei catalizzatori, ovvero delle sostanze che accelerano determinati processi chimici necessari alla vita. 

Sono coinvolte in numerose reazioni e processi metabolici, e contribuiscono allo sviluppo e alla funzionalità degli organi e dei tessuti. Alcune vitamine, inoltre, possiedono proprietà antiossidanti, utili per contrastare l’azione dei radicali liberi.

Non hanno un ruolo energetico, ma sono fondamentali per regolare gran parte delle reazioni chimiche che avvengono nell’organismo, anche in quelle che producono energia.  Altre tipologie, invece, sono coinvolte nella:

  • Regolazione ormonale
  • Crescita di denti, capelli e ossa
  • Funzionamento del sistema nervoso e degli occhi.

Quali sono le vitamine più importanti?

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Esistono molti tipi di vitamine. Ognuna di queste ha funzioni specifiche ed è coinvolta in particolari processi. Vediamo quali sono le più importanti e cosa succede in caso di carenza.

Vitamina A

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La vitamina A è presente soprattutto nei carotenoidi ovvero dei pigmenti organici contenuti soprattutto in alcuni frutti e verdure di colore arancione o rosso come carote, zucche, meloni. Ma è presenta anche in latte, formaggi, olio e fegato. Riveste un ruolo importante nella funzionalità degli occhi e della pelle. 

Vitamine del gruppo B

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Le vitamina del gruppo B sono presenti soprattutto in legumi e lieviti. Hanno molte funzioni, di cui la principale è il coinvolgimento nel metabolismo degli zuccheri, proteine e grassi. In altre parole, queste vitamine hanno il compito di trasformare gli alimenti ingeriti in energia. Le più importanti sono la B6 e la B12.

Vitamina B12

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La vitamina B12 è presente solo negli alimenti di origine animale, in particolare in:

  • Carne
  • Latte
  • Uova
  • Pesci e crostacei.

Ha un ruolo importante nella formazione dei globuli rossi e del sistema nervoso centrale. Una sua carenza agisce a livello nervoso, e può comportare un vero e proprio danneggiamento dei nervi cerebrali, con sintomi come:

  • Problemi di sensibilità e formicolii
  • Debolezza
  • Rallentamento dei riflessi
  • Difficoltà di equilibrio e a deambulare
  • Anemia megaloblastica
  • Rallentamento della crescita
  • Disturbi neurologici anche gravi (fino alle convulsioni e al coma).

Dunque, è necessario integrarla in caso si segua una dieta vegana o vegetariana.

Vitamina C

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La vitamina C, o acido ascorbico, è uno dei più potenti e comuni antiossidanti. È presente in frutta e verdura, specialmente negli agrumi, e rende possibile l’assorbimento del ferro. Una sua carenza può provocare sintomi come:

Vitamina D

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La vitamina D svolge un ruolo cruciale per quanto riguarda il metabolismo osseo e il sistema immunitario. Più precisamente, è necessaria alla crescita di ossa e denti. Viene attivata dall’esposizione alla luce solare, dunque, nei periodi in cui si sta spesso in casa, lontano dai raggi solari, è importante integrarla correttamente. 

La vitamina D, come abbiamo visto prima, è una delle più importanti, utile al fabbisogno e alla crescita delle ossa. Una condizione di carenza può provocare osteopenia e osteoporosi negli adulti, e rachitismo, nei bambini. 

Vitamina K

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La vitamina K è fondamentale per i processi di coagulazione del sangue, e per prevenire la malattia emorragica del neonato. Una sua carenza – piuttosto rara, a dire il vero – comporta infatti la predisposizione a sviluppare emorragie nel neonato.

È una delle poche vitamine necessarie per i bambini, e viene somministrata in via intramuscolare alla nascita, e durante i primi 3 mesi di vita. 

In quali casi è necessaria un’integrazione?

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In generale, è possibile dire che è necessaria un’integrazione di vitamine in tutti quei casi di carenza. La condizione di carenza di vitamine viene definita ipovitaminosi. Una regola generale è che, quando si tratta di carenza generale, le cause sono di solito due: 

  • Una diminuita produzione 
  • Un’aumentata perdita.

Nello specifico, le cause dell’ipovitaminosi possono essere tantissime, per esempio:

  • Una eccessiva assunzione di alcol 
  • Diverse patologie genetiche
  • Malattie che coinvolgono l’assorbimento intestinale (morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, celiachia
  • Infezioni parassitarie o batteriche che portano a perdite vitaminiche importanti 
  • Uso eccessivo di farmaci antibiotici, che può provocare un’alterazione dell’assorbimento intestinale.

Per fare un esempio molto comune, la vitamina D va integrata dopo la menopausa, di solito una volta al mese, in diverse concentrazioni. Serve farlo perché nel post-menopausa, se ne ha una riduzione importante. Tale condizione porta a sviluppare una maggiore fragilità ossea, prima di osteopenia (comincia a diminuire il tessuto osseo), e poi di osteoporosi (c’è proprio una mancanza importante di tessuto). La conseguenza è quella di avere ossa molto fragili, predisposte alle fratture.

La vitamina K va integrata, come detto prima, nei neonati e nei bambini. E la B12, in caso di dieta vegana o vegetariana. 

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Gli integratori sono utili?

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Gli integratori sono assolutamente utili.

C’è da considerare il fatto che ognuna delle vitamine ha il suo ruolo specifico. Sulla base di questo, noi avremo una concentrazione determinata che deve essere integrata dall’esterno. Come detto prima, non sintetizzando noi, siamo costretti sempre ad assumere dall’esterno. Però in condizioni di buona salute, questo è possibile variando l’alimentazione: così riusciamo a far fronte al fabbisogno.

Diversamente, di fronte a carenze importanti, è necessaria un’integrazione esterna. La situazione come sempre deve essere valutata dal medico, per direzionare il paziente verso la terapia più adeguata.