- Melograno: proprietà nutrizionali
- Melograno, benefici e proprietà: a cosa è utile?
- Come è meglio mangiare il melograno?
- Chi non deve mangiare il melograno?
- Cosa succede se mangi i semi del melograno?
- Quando non mangiare il melograno: controindicazioni
Il melograno è il frutto della Punica granatum, una specie che appartiene alle famiglie delle Lythraceae, è coltivato nella zona mediterranea, e in vaste zone dell’Asia (India, Iran, Caucaso).
Frutto versatile e dal gusto acidulo e dolce, ha molte proprietà benefiche per l’organismo, ideale da inserire nella dieta, dal momento che può vantare forti proprietà antiossidanti, ed è utile nella prevenzione delle patologie a carico dell’apparato cardio-vascolare, tumorali e neurodegenerative.
Insieme alla dottoressa Fiammetta Rimini, nutrizionista del Santagostino, vediamo quali sono le sue proprietà, e quali benefici apporta alla salute.
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Melograno: proprietà nutrizionali
↑ topIl melograno appartiene al VI e VII gruppo fondamentale degli alimenti, rispettivamente, i gruppi dei cibi ricchi di vitamina A e dei cibi ricchi di vitamina C. Si tratta, dunque, di un frutto dalle forti proprietà antiossidanti, in grado di contrastare i danni prodotti alle cellule dai radicali liberi.
I suoi arilli (la polpa rossa che circonda i semi bianchi) hanno un apporto calorico basso, dal momento che 100 grammi di prodotto contengono dalle 52 alle 60 calorie. È, inoltre, un alimento ricco d’acqua, che costituisce l’80% del suo peso, mentre il restante 20% è ripartito tra:
I glucidi contenuti nel melograno sono semplici e solubili, costituiti prevalentemente da fruttosio. Il frutto, inoltre, è privo di colesterolo, lattosio, glutine e istamina. Al contrario, è fonte di diversi minerali, tra cui:
Sono presenti in tracce zinco, manganese e rame.
Melograno, benefici per l’organismo
Il melograno è una fonte importante di fibre solubili e insolubili, particolarmente utile per una buona digestione e per preservare la salute del microbiota intestinale, ma anche per ridurre il colesterolo. Grazie all’azione antiossidante delle vitamine e dei polifenoli (acido ellagico, punicalagina) contenute in esso, il frutto può essere utile per il rafforzamento delle difese immunitarie, della circolazione e nella protezione dai tumori e dalle patologie neurodegenerative.
Un suo consumo regolare è stato correlato a un effetto di contrasto nei confronti dell’iperplasia prostatica benigna.
Inoltre, gli ellagitannini presenti nel succo possono ridurre il rischio cardiovascolare, e sono in grado di contrastare l’invecchiamento cutaneo, grazie al ruolo dell’acido ellagico nell’impedire la degradazione del collagene.
Quando il frutto è maturo, sono presenti elevate quantità di fitoestrogeni, che possono alleviare gli effetti della menopausa, come sbalzi d’umore, caldane e calo della libido.
Melograno, benefici e proprietà: a cosa è utile?
↑ topIl melograno è un frutto dai molteplici benefici per la salute, che si esplicano soprattutto, come già accennato, in una forte azione antiossidante assicurata dalle vitamine A e C.
La vitamina C favorisce il rafforzamento del sistema immunitario ed è essenziale per la sintesi del collagene; la vitamina A è necessaria per la funzione visiva e il differenziamento cellulare. In generale, il melograno, preso nella sua interezza – corteccia, fiori e frutto – è dotato di proprietà:
- Antidiarroiche: la presenza di acido ellagico è utile per contrastare la diarrea
- Vermifughe e antielmintiche: nella corteccia è contenuta una molecola alcaloidica che ha un effetto paralizzante nei confronti dei vermi, in particolare della tenia
- Antiossidanti: contenute sia nel succo che nell’olio ricavato dai semi
- Gastro-protettive: l’estratto di melograno sembra avere questa proprietà soprattutto nei confronti dei danni provocati dell’etanolo
- Diuretiche, seppure molto blande.
Inoltre, il melograno è consigliato nelle diete di sportivi e atleti, e in generale in chi perde molti liquidi, essendo una buona fonte di acqua e potassio, quest’ultimo in particolare è un minerale alcalinizzante interessato nell’eccitabilità muscolare, ed è in grado di modulare la pressione sanguigna.
Come è meglio mangiare il melograno?
↑ topIl melograno può essere consumato senza particolari accorgimenti, mangiando gli arilli contenuti sotto la scorza. Tuttavia, dal momento che la polpa intorno ai semi è scarsa, il consumo in forma di succo e spremuta è più diffuso e più pratico.
In generale, il frutto si presta alle più diverse preparazioni: è ottimo per arricchire insalate e primi piatti, come il risotto. Può essere impiegato come condimento su carni, pesce e formaggi, per esempio il salmone. Possono essere utilizzate anche scorza e fiori per preparare decotti, infusi e liquori.
Chi non deve mangiare il melograno?
↑ topIn generale, è possibile dire che il melograno è adatto a ogni tipo di regime alimentare, senza particolari controindicazioni. Fanno eccezione, tuttavia, le persone che soffrono di obesità: il consumo del melograno, infatti, pur avendo un ridotto apporto calorico, è da limitare, soprattutto in forma di succo o spremuta, nelle diete contro l’obesità. Fornendo soprattutto fruttosio, il melograno potrebbe essere controindicato in caso di diabete mellito di tipo 2 e ipertrigliceridemia.
L’eccesso di fruttosio, inoltre, può ostacolare lo smaltimento dell’acido urico, pertanto, è da assumere in proporzioni ragionevoli in caso di iperuricemia, ovvero quella condizione contraddistinta da un’elevata concentrazione sierica di acido urico.
Cosa succede se mangi i semi del melograno?
↑ topSeppure l’ingestione dei semi bianchi circondati dalla polpa non comporti particolari problemi, è bene non mangiarne molti. I semi, infatti, sono una fonte estremamente ricca di fibre e, se assunti in eccesso, possono essere responsabili di disturbi digestivi.
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Quando non mangiare il melograno: controindicazioni
↑ topIl melograno può interferire con l’azione di alcuni farmaci come:
- Carbamazepina, un principio attivo dotato di attività anticonvulsivante, e utilizzato principalmente nel trattamento dell’epilessia, e di alcuni disturbi psichiatrici come le manie.
- Farmaci metabolizzati dal citocromo
- ACE inibitori
- Ipertensivi
- Rosuvastatina
- Tolbutamide
- Warfarin.