Tumori: diagnosi precoci ed efficaci

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Tumori: diagnosi precoci ed efficaci

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Il lockdown ha prodotto un pericoloso rallentamento nelle visite e nei controlli. È necessario ripristinare una efficace routine di screening e check-up, anche personalizzati.

Tumori e diagnosi, un binomio inscindibile se si vuole garantire al paziente qualità della vita, oltre che maggiore durata. Ma l’emergenza Covid-19 e il lockdown hanno determinato un impatto notevole sulla salute pubblica.

La cosiddetta attività ambulatoriale, che non richiede per definizione un ricovero, è stata come messa da parte, a fronte dell’emergenza pandemica. Questa situazione ha interferito negativamente sulla diagnosi precoce. Screening e controllo hanno subìto ritardi, se non veri e propri blocchi.

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Tumori e diagnosi precoce, perché?

I tumori rappresentano la seconda causa di morte nel mondo, mentre questo triste primato appartiene alle patologie cardiovascolari. In termini più concreti, nel corso della propria vita 1 persona su 3 si trova a dover fare i conti con un tumore.

La soglia di sopravvivenza, dopo una diagnosi oncologica, tendenzialmente è in felice aumento. La sopravvivenza e la guarigione sono quindi due esiti molto possibili. Stando alle cifre fornite dall’AIRC, in Italia la sopravvivenza media a 5 anni, dopo la diagnosi di un tumore, è del 59,4% per gli uomini e del 65% per le donne.

In questa ottica, la diagnosi precoce può essere considerata una pratica salvavita. Per definizione, si fa diagnosi precoce quando il tumore non si è sviluppato negli altri organi attraverso le metastasi (causate proprio dalla circolazione delle cellule tumorali). In questo modo è possibile intervenire attraverso la chirurgia e le terapie farmacologiche.

Colmare questo ritardo accumulato ormai negli ultimi due anni di emergenza è un imperativo. Visite, controlli e screening, anche non in presenza di un tumore, sono le parole d’ordine.

Quando serve una visita oncologica?

Tutte le volte in cui un paziente riporta sintomi riconducibili a patologie tumorali, è strettamente necessario rivolgersi allo specialista oncologo. Specie quando il paziente ha una storia familiare relativa a specifici tumori.

Sebbene la sintomatologia neoplastica è varia nel suo manifestarsi, esistono alcuni sintomi ricorrenti che possono indicare l’eventuale presenza di un tumore:

  • perdita di peso e di appetito
  • sensazione di affaticamento, o astenia
  • vomito o nausea ricorrenti
  • sangue nelle urine o nelle feci
  • tosse cronica
  • febbre ricorrente
  • linfonodi ingrossati
  • una lesione che tende a non guarire
  • una neoformazione, sulla cute, che cambia d’aspetto o ingrandisce.

Quali sono i principali esami diagnostici?

I tipi di tumore più diffusi in Italia, secondo i dati del Ministero della Salute relativi al 2019, sono le neoplasie alla mammella, al colon-retto, al polmone, alla prostata e alla vescica e, come vedremo a breve, richiedono screening specifici.

Ma in caso di sospetto tumore, e specie nell’insorgenza dei sintomi che abbiamo appena indicato, quali strumenti diagnostici abbiamo a nostra disposizione? Di seguito, un elenco dei principali esami clinici strumentali utili ad effettuare una diagnosi:

  • le analisi del sangue sono un primo strumento, utile non solo per avere un quadro generale della salute del paziente, ma in questo caso fondamentale per intercettare i marker tumorali. Il PSA per il tumore alla prostata, il CA125 per il carcinoma dell’ovaio e il CEA, legato al carcinoma gastrico, del colon-retto, del pancreas, del polmone, della mammella, del midollo e della tiroide
  • l’ecografia, con la quale è possibile rilevare tumori a milza, pancreas, fegato, vescica e reni
  • la risonanza magnetica dimostra la sua utilità non solo per la diagnosi, ma anche per fare la stadiazione del tumore (ovvero il grado di sviluppo) e per comprendere la risposta del tumore all’eventuale terapia
  • la tomografia computerizzata (TC), tra gli strumenti diagnostici per immagini più usati nella diagnosi di tumori solidi, i quali non riguardano il sangue o il sistema linfatico.

I marcatori, o marker, tumorali sono sostanze prodotte dalle cellule neoplastiche, e con gli esami del sangue è possibile individuarle, risalendo al tipo di tumore di cui si soffre.

L’importanza dei check-up nella lotta ai tumori

Per evitare di arrivare ad una diagnosi tardiva, quando il tumore rischia di avere già distribuito le proprie cellule nell’organismo, abbiamo come strumento i check-up.

Come oncologo, lavoro in prima linea da anni nella lotta ai tumori, e il miglior consiglio che posso dare è proprio il ricorrere a check-up periodici. Il Santagostino propone dei pacchetti di check-up, divisi per genere e per età. Monitorare il proprio stato di salute è, in questo senso, più semplice e doveroso.

Prima di effettuare un check-up, viene svolta una visita per il bilancio della salute, così da operare un quadro generale delle condizioni del paziente e capire le sue esigenze. In questo modo il professionista crea una griglia diagnostica, con la quale può già fornire al paziente indicazioni relative alla sua vita quotidiana, come approfondiremo in chiusura.

I principali screening periodici

Nella maggior parte dei casi, gli screening che possono essere eseguiti al fine di individuare precocemente un tumore sono:

La diagnosi precoce riguarda anche i tipi di tumore neuroendocrino (NET), che sono molti rari. Interessano polmoni, pancreas, stomaco e intestino. La loro incidenza su base annua è di circa 5 casi su 100.000 persone, in Italia.

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Come fare prevenzione?

Ogni giorno, sempre in Italia, sono diagnosticati 1.000 casi di tumore. Il dato non è di per sé negativo. Al contrario, indica una diagnosi sempre più precoce ed efficace, con risultati di sicuro vantaggio per il paziente e un costo minore per le strutture preposte alla cura.

Il beneficio è ancora maggiore con un adeguato programma di prevenzione per le patologie più frequenti. Prevenire è meglio che curare, questo non è solo un modo di dire, perché la giusta prevenzione ha minori costi socio-economici ed è più efficace.

Il mio consiglio è quello di prenotare una visita di prevenzione, così da avere un primo inquadramento e costruire un percorso ad hoc di controlli. Per sconfiggere i tumori: diagnosi precoce e più prevenzione.

2022-04-05T11:40:30+02:00 31 Luglio 2020|Categories: Salute|0 Commenti