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Pubblicato inBenessere

Perdita di peso (o calo ponderale): quando bisogna preoccuparsi?

Perdere peso non volontariamente, in modo inaspettato e improvviso può essere sintomo di diverse patologie, anche importanti. E richiede pertanto una indagine, anche specialistica, per arrivare alla causa sottostante e intervenire.

perdita di peso, quando è un problema quali esami fare

La perdita di peso può essere una fisiologica conseguenza di scelte che investono lo stile di vita.

Scelte quali un cambiamento nel regime alimentare o la decisione di intraprendere una adeguata e regolare attività fisica.

In altre circostanze, invece, un brusco e inaspettato calo ponderale può essere un sintomo di cui tenere conto per un approfondimento diagnostico. Quali sono, allora, le patologie che possono determinare un brusco e inaspettato calo di peso? E quali esami fare?

Risponde il dottor Mario Roncadin, Specialista in Radiologia e Oncologia del Santagostino.

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Quando preoccuparsi per la perdita di peso?

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La perdita di peso inaspettata o, in termini medici, il cosiddetto calo ponderale involontario, è una condizione che potrebbe essere determinata da diversi fattori e scelte, che di per sé non dovrebbero destare alcuna preoccupazione nel paziente. Le cause di una normale perdita di peso possono essere di due tipi, ovvero di tipo psicosociale e di tipo organico, con cause rispettivamente non oggettivabili oppure oggettivabili. Ad esempio:

  • cambiamenti nella dieta: se una persona adotta un regime alimentare più sano e bilanciato, potrebbe sperimentare una perdita di peso iniziale, soprattutto se in precedenza aveva cattive abitudini alimentari
  • attività fisica: l’avvio di un programma regolare di esercizi può portare a una perdita di peso, per via della maggiore attività fisica e dell’aumento del consumo di calorie
  • cambiamenti nel metabolismo: con l’avanzare dell’età il metabolismo può rallentare, e alcune persone possono perdere o anche aumentare di peso senza cambiare le proprie abitudini alimentari o di esercizio
  • situazioni di stress temporaneo: avvenimenti stressanti, problemi lavorativi o situazioni familiari complesse possono influire sul peso corporeo.

Ci sono poi alcuni casi in cui si verifica una perdita di peso improvvisa e inaspettata. Il calo ponderale può essere spia di una condizione da indagare quando tra i 6 e i 12 mesi si ha un dimagrimento di 5 kg o più oppure del 5% o più rispetto al proprio peso corporeo. Queste circostanze devono essere quindi oggetto di check up.

In sintesi, è importante tener conto di:

  • quanto peso corporeo si è perso
  • in quanto tempo.

Cosa succede quando si perde tanto peso?

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Tuttavia, una perdita di peso non voluta – soprattutto se eccessiva e rapida – può provocare una serie di effetti collaterali negativi sullo stato di salute e sulle condizioni del corpo, tra i quali:

La perdita di peso rapida e involontaria può portare, inoltre, a un senso di instabilità, debolezza e vertigini che possono persino portare allo svenimento. Le diete drastiche e nutrizionalmente insufficienti possono causare carenze di grassi, proteine, carboidrati, vitamine e minerali. Un rapido calo ponderale può anche determinare una diminuzione della densità ossea, favorendo l’osteoporosi.

Gli effetti collaterali di un sospetto calo ponderale possono essere anche psicofisici e includere diminuzione della concentrazione, pensieri ossessivi sul cibo, sbalzi d’umore, demotivazione, ansia e diminuzione dell’interesse sessuale.

Quali sono le malattie che fanno perdere peso?

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Una delle cause comuni del calo ponderale di un paziente è l’ipertiroidismo, una condizione per la quale la ghiandola tiroidea produce eccessive quantità di ormoni tiroidei, accelerando il metabolismo e portando a una perdita di peso non intenzionale. L’insufficienza renale cronica è, poi, una seconda patologia che può contribuire alla perdita di peso, dal momento che può determinare una diminuzione dell’appetito.

Malattie gastrointestinali come la celiachia, l’infiammazione intestinale cronica o la sindrome dell’intestino irritabile, la cirrosi epatica, ulcere gastroduodenali, possono causare malassorbimento di nutrienti, portando a una perdita di peso. La Broncopolmonite Cronica Ostruttiva (BCO) e le Infezioni croniche come la l’HIV/AIDS possono influire negativamente sull’appetito e sulla capacità del corpo di assorbire i nutrienti.

Le malattie cardiovascolari, come l’insufficienza cardiaca congestizia, possono portare a una perdita di peso dovuta a una riduzione della capacità del cuore di pompare sangue in modo efficiente. Inoltre, disturbi psichiatrici come la depressione o l’anoressia nervosa possono essere associati a cambiamenti nell’appetito e nel peso corporeo.

Quali sono i tumori che fanno perdere peso?

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La perdita di peso non intenzionale può essere un sintomo conseguente a diverse forme di tumore. Alcuni tumori sono noti per causare una riduzione importante del peso corporeo, spesso dovuta a diversi meccanismi patologici. Il tumore del pancreas è un esempio significativo, poiché può influenzare la produzione di insulina, causare cambiamenti nel metabolismo dei carboidrati, portando a una perdita di peso involontaria.

I tumori del tratto gastrointestinale, come quelli dell’esofago, dello stomaco e del colon possono influenzare direttamente la capacità del corpo di assorbire nutrienti, portando a una perdita di peso significativa. Nei casi più avanzati, il cancro può anche causare un aumento del dispendio energetico dovuto a processi infiammatori nel corpo.

Il linfoma e altri tipi di tumori del sistema linfatico possono causare perdita di peso attraverso vari meccanismi, tra cui l’infiammazione sistemica e l’alterazione del metabolismo. Anche il tumore del polmone può contribuire alla perdita di peso, sia a causa del suo impatto sul sistema respiratorio, che può richiedere più energia, sia a causa dell’effetto diretto del tumore sul metabolismo.

La perdita di peso involontaria è comunque un sintomo di per sé non specifico, e può essere determinata da molte e diverse patologie. Qualsiasi perdita di peso, non spiegabile dovrebbe essere attentamente valutata e contestualizzata con esami del sangue e, se necessario, indagini strumentali, per identificare la causa sottostante.

Quali esami sono indicati nei casi di forte perdita di peso?

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La valutazione di una perdita di peso involontaria richiede una serie di esami specifici e analisi del sangue per escludere o identificare le cause sottostanti. L’emocromo è fondamentale per rilevare eventuali segni di anemia e infiammazione/infezione.

L’elettroforesi proteica e il metabolismo del ferro sono importanti per valutare lo stato nutrizionale e rilevare eventuali carenze proteiche. Il colesterolo totale, colesterolo HDL e LDL, i trigliceridi possono fornire indicazioni sulla funzione epatica e il metabolismo lipidico.

Esami epatici, come le transaminasi, valutano la funzionalità del fegato, mentre la proteina C-reattiva (PCR) e la velocità di eritrosedimentazione (VES) sono marcatori di infiammazione che possono suggerire condizioni infiammatorie o autoimmuni. Esami per la funzionalità renale (creatinina, azotemia,uricemia) sono utili per escludere patologie.

Gli ormoni tiroidei (TSH, FT-3, F-T4) sono importanti per escludere disturbi tiroidei, comuni cause di alterazioni del peso corporeo. Le disfunzioni tiroidee possono infatti influenzare il metabolismo in maniera importante e portare a perdita di peso o anche aumento involontari.

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Esami per valutare la glicemia e la funzionalità del pancreas: amilasi, lipasi

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Gli elettroliti, inclusi calcio, magnesio, potassio, sodio, cloro, sono essenziali per un corretto metabolismo e possono essere alterati in condizioni patologiche.

I marker tumorali, come il CEA, Alfa Feto Proteina, CA19-9, CA 125 sono utili per escludere segni indiretti o sospetti di presenza di neoplasia. Per la definizione diagnostica, possono rendersi necessari esami strumentali come:

La scelta di questi esami è mirata a coprire un ampio spettro di eventuali cause di perdita di peso involontaria; come ad esempio malattie infiammatorie, disfunzioni renali, carenze nutrizionali, problemi epatici, disturbi tiroidei, malattie tumorali. La combinazione di questi test è in grado di fornire un approccio completo e mirato per identificare le ragioni per le quali il paziente sperimenta una perdita di peso involontaria.