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Pubblicato inSalute

Vitamina B8 (biotina, vitamina H o vitamina I): cos’è e quali benefici dà?

La vitamina B8, che il nostro organismo non è capace di accumulare, partecipa al metabolismo delle proteine e alla sintesi di acidi grassi e di glucosio. In questo modo si ottiene energia dai nutrienti.

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La biotina, o vitamina B8, è ricompresa nel gruppo delle vitamine idrosolubili. Il nostro corpo non è in grado di accumularla, e per questa ragione abbiamo necessità di assumerla regolarmente per mezzo dell’alimentazione.

Quali sono le proprietà della biotina? Qual è il bisogno giornaliero di vitamina B8, e ci sono eventuali controindicazioni nella sua assunzione? Risponde a queste domande il dottor Michele Cardone, specialista in Dermatologia del Santagostino.

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Che cos’è la biotina?

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La biotina (vitamina B8, vitamina H o vitamina I, questi i suoi altri nomi) appartiene all’insieme delle vitamine idrosolubili, un tipo di vitamina che non viene stoccato dal nostro organismo e ha bisogno di una assunzione regolare in un contesto di alimentazione equilibrata e varia.

Differentemente da quanto accade in altre vitamine che appartengono al gruppo B, come ad esempio la vitamina B1, non è sensibile alle temperature alte. È tuttavia sensibile rispetto ad acidi e alcaloidi.

A cosa serve?

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La biotina partecipa a diverse funzioni del nostro organismo: nel metabolismo proteico e dei carboidrati innanzitutto, oltre che nelle azioni di sintesi di acidi grassi e di glucosio. Possiamo dire che agisce come coenzima: che aiuta a convertire i nutrienti che consumiamo in energia utilizzabile dal corpo.

La sua assunzione può essere prevista nei casi in cui un soggetto soffra di:

Anche gli individui che praticano sport a livello semi-professionale possono assumerla, dal momento che hanno un grande dispendio di energie e presentano una accelerata sintesi proteica.

A cosa serve la vitamina B8 per i capelli?

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La biotina svolge un ruolo particolarmente prezioso per i nostri capelli. Dal momento che stimola la produzione di cheratina.

La cheratina è una proteina fibrosa, risulta costituita da lunghe catene proteiche chiamate filamenti di cheratina, che sono composti da unità proteiche più piccole chiamate amminoacidi. Nel corpo umano, la cheratina è presente nei capelli, nelle unghie e nell’epidermide.

La vitamina B8, inoltre, è fondamentale per il benessere del cuoio capelluto, oltre che dei capelli, dal momento che svolge anche la funzione di regolazione della secrezione sebacea.

Come capire se si ha carenza?

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La vitamina B8, come vedremo a breve, è presente in una grande quantità di alimenti. Anche la flora intestinale ne produce, ed è quindi difficile che si abbia una carenza di vitamina B8.

È comunque possibile che se ne abbia carenza nel caso in cui si verifichi un eccessivo consumo di albume di uovo crudo, che agisce come antagonista della biotina. E nei casi di carenza, il soggetto potrebbe presentare sintomi quali:

Una carenza di biotina può essere intercettata anche nei casi in cui insorgono problematiche a carico di cute e capelli: capelli fragili, o che tendono a cadere, una pelle che si presenta secca e irritata.

Il fabbisogno giornaliero di vitamina B8 oscilla tra i 15 ed i 100 mcg al giorno. Il fabbisogno raddoppia nei casi di chi pratica sport semi-professionale, come abbiamo indicato.

I crampi notturni, spesso dovuti alle posizioni assunte durante il sonno, possono essere anche correlati a carenze nutrizionali di ferro, magnesio e di alcune vitamine, compresa la biotina.

Quali sono i cibi ricchi di biotina?

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Gli alimenti in cui è presente la vitamina B8 sono diversi. Si possono indicare:

  • fegato
  • tuorlo d’uovo
  • latte e derivati
  • piselli secchi
  • arachidi
  • lievito di birra
  • verdure e funghi.

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Quali sono gli effetti collaterali?

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Attualmente non sono conosciuti effetti collaterali, o indesiderati, legati ad una assunzione di vitamina B8 eccessiva. Anche perché la quantità in eccesso, di biotina, viene espulso per mezzo delle urine.

Sono stati segnalati casi di interferenza della biotina con alcuni test di laboratorio. In particolare è stato osservato che nei pazienti che assumono biotina si possono riscontrare risultati erroneamente alti oppure erroneamente bassi per alcune indagini di laboratorio clinicamente rilevanti su cuore e tiroide. Tali risultati non attendibili possono portare a una gestione inappropriata del paziente o ad una diagnosi errata.

È necessario pertanto chiedere regolarmente ai pazienti se stanno assumendo biotina prima di effettuare indagini di laboratorio.