Skip to content
Pubblicato inBenessere

Tingere i capelli fa male?

È opinione diffusa che le tinte per capelli possano essere causa di rischi per la salute del capello e delle persone che ne fanno uso. Facciamo chiarezza con l’aiuto del dermatologo.

tingere i capelli fa male

Tingere i capelli fa male? Può essere una delle cause di cancro al seno?

I timori connessi all’uso dei prodotti coloranti per capelli sono numerosi e molto diffusi tra la popolazione: si ritiene che possano indebolire la fibra del capello e danneggiarla, che possano scatenare reazioni avverse o indurre serie problematiche di salute.

Ma quanto sono fondate queste assunzioni? Lo abbiamo chiesto al dott. Michele Cardone, dermatologo del Centro Medico Santagostino.

Prenota una visita tricologica

Cosa fa male nelle tinte?

↑ top

Le tinture per capelli sono spesso accusate di provocare allergie, irritazioni o conseguenze più gravi. Si tratta tuttavia di preoccupazioni che avevano ragione di esistere perlopiù in passato, quando si impiegavano colorazioni formulate mediante prodotti metallici, come il piombo acetato, e altre sostanze pericolose di cui oggi è proibito l’utilizzo

Con i progressi della cosmetologia, la composizione delle tinte è notevolmente cambiata. Le tinture disponibili oggi in commercio contengono ingredienti coloranti meno aggressivi e rischiosi e sostanze pensate proprio per proteggere il cuoio capelluto e per ridurre l’assorbimento percutaneo dei coloranti, limitando così possibili effetti tossici.

L’utilizzo delle tinte per capelli deve infatti tener conto di precisi limiti stabiliti dalla legge e le sostanze coloranti contenute al loro interno devono conformarsi a parametri imposti, come nel caso della PPD (p-Phenylenediamine, una tipologia di colorante utilizzata nelle tinte permanenti). 

Un discorso a parte riguarda le reazioni allergiche. Queste possono insorgere specialmente nel caso dell’utilizzo di tinte ad ossidazione, ma, anche in questo caso, si tratta di episodi molto più isolati rispetto a quanto accadeva in passato. 

Tra le conseguenze dannose ricondotte alle tinte per capelli rientra, infine, l’eventuale danneggiamento del fusto. Anche in questo caso, è importante specificare che questo problema può sopraggiungere solo nei casi in cui:

  • si utilizzano prodotti coloranti non sicuri;
  • ci si affida a personale non qualificato;
  • ci si sottopone troppo spesso a trattamenti di colorazione e decolorazione, che indeboliscono in modo eccessivo la fibra del capello. 

Le tinte per capelli sono cancerogene?

↑ top

Come abbiamo visto, le tinte si sono evolute molto nel corso degli anni, e proprio per questo il presunto rischio cancerogeno connesso al loro utilizzo si riferisce specialmente ai coloranti di vecchia concezione (precedenti al 1980). Non vi sono ricerche scientifiche che abbiano accertato un legame diretto tra l’uso di tinte di moderna formulazione e una probabilità più alta di sviluppare tumori. Non sussistono perciò ragioni per cui bisogna evitare di colorare i capelli.

Il solo studio ad aver rilevato un rischio aumentato di cancro riguarda donne con familiarità al tumore al seno che tingono con frequenza i capelli. Si tratta però di uno studio condotto negli Stati Uniti, dove i regolamenti sui componenti chimici delle tinture sono meno restrittivi rispetto a quelli europei (molte sostanze che sono vietate in Europa sono invece ammesse negli USA).

Quale tinta non rovina i capelli?

↑ top

Se le colorazioni per capelli vengono fatte con moderazione, adoperando prodotti sicuri e affidandosi all’esperienza di operatori professionisti, non rovinano i capelli.

Per limitare al massimo eventuali danni al fusto del capello basta seguire alcuni semplici accorgimenti:

  • fare la tinta con cadenza regolare, lasciando trascorrere tra un trattamento e l’altro almeno un mese;
  • evitare di sottoporsi a trattamenti invasivi;
  • utilizzare frequentemente prodotti idratanti e nutrienti quali balsamo, maschere e simili, che aiutano a mantenere sani i capelli.

Perché non tingere i capelli?

↑ top

Si consiglia di cominciare a colorare i capelli in modo permanente solo quando si ha la necessità di coprire i capelli bianchi.

È possibile, infatti, cambiare colore di capelli con soluzioni meno “definitive”. Esistono a questo scopo shampoo colorati e prodotti schiarenti, che offrono una colorazione più leggera rispetto alle tinture permanenti. Si può rimandare l’uso di queste ultime a quando sarà necessario coprire la ricrescita bianca.

Prenota una visita tricologica

Tinta in gravidanza: è possibile farla?

↑ top

Uno dei quesiti più diffusi riguardanti l’uso delle tinte coloranti riguarda la possibilità di utilizzarle o meno durante la gravidanza. Va chiarito, a questo proposito, che non esistono studi certi condotti in donne incinte, e per questa ragione molti medici ritengono opportuno sconsigliare l’utilizzo delle tinture per capelli in questa fase così delicata.

Le posizioni sull’argomento sono tuttavia discordanti. Alcuni credono che si debbano evitare le tinte durante i mesi di gestazione, per scongiurare che le sostanze contenute al loro interno siano assorbite dal cuoio capelluto e possano risultare nocive per il feto. Altri, al contrario, sono del parere che si possano utilizzare senza problemi. 

Il consiglio è quello di essere prudenti, pur tenendo presente che attualmente non sono stati rilevati effetti negativi indotti dalle tinte né in donne in stato di gravidanza né nei loro bambini.