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Pubblicato inSalute

La dieta Plank: funziona o è da evitare?

Vediamo caratteristiche, vantaggi e svantaggi della dieta Plank, e se sia opportuno intraprendere questo tipo di protocollo alimentare.

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La dieta Plank è un regime alimentare che promette un rapido dimagrimento. Dalle origini e dall’efficacia controversa, si tratta di una rigida alimentazione iperproteica, articolata in un menu inflessibile che deve essere rispettato pedissequamente. La dieta promette di far perdere addirittura 9 chili in 15 giorni, ma funziona davvero? E soprattutto è una dieta sana per l’organismo?

Prima ancora di affrontare nello specifico le caratteristiche di questa dieta, è utile sottolineare che un simile regime alimentare non può essere considerato equilibrato e il dimagrimento a cui si assiste non è benefico per la nostra salute.

La dottoressa Sara Madonini, biologa nutrizionista del Santagostino, risponde alle domande e ai dubbi più comuni sul tema, chiarendo nello specifico l’effettiva utilità della dieta, in cosa consista, e quali controindicazioni abbia.

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Cos’è la dieta Plank?

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La dieta Plank è una strategia alimentare iperproteica e ipocalorica, mirata a un repentino dimagrimento, che promette di far perdere addirittura 9 chili in 15 giorni. Il nome richiama quello del fisico tedesco, Max Planck ma, a parte l’assonanza nella denominazione, non ci sarebbe alcun tipo di legame con il famoso scienziato. Anzi, la società “Max Planck”, una delle principali istituzioni tedesche nel settore della ricerca scientifica, ha negato a più riprese qualsiasi legame.

La dieta è strutturata secondo un rigido menù settimanale, che deve essere ripetuto per 2 settimane, e che prevede una riduzione delle calorie e un’introduzione di proteine superiore alla norma, con il consumo soprattutto di carne, pesce e uova.

Dopo le 2 settimane, non è prevista alcuna fase di mantenimento, dal momento che, secondo gli autori della dieta, il peso “rimarrebbe” costante per circa 3 anni, grazie alle modifiche metaboliche suscitate nell’organismo. È importante sottolineare che non ci sono evidenze scientifiche a favore di queste ultime considerazioni. 

Cosa si mangia nella dieta Plank? 

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Essendo una dieta iperproteica, la dieta Plank si basa su un alto consumo di alimenti che contengono proteine, soprattutto di origine animale. Gli alimenti che possono essere consumati durante la dieta includono:

  • Pollo
  • Bistecche
  • Prosciutto cotto
  • Uova
  • Pesce
  • Yogurt
  • Formaggio
  • Spinaci
  • Carote
  • Sedano
  • Insalata
  • Frutta
  • Pane in minima quantità
  • Caffè
  • Tè.

Sono, invece, assolutamente vietati:

  • Carboidrati 
  • Zuccheri 
  • Fibre 
  • Grassi vegetali
  • Alcol
  • Bevande gassate.

Non ci sono riferimenti a porzioni e quantità degli alimenti, e non è previsto alcun programma di attività fisica da associare alla dieta: al contrario, considerata la significativa restrizione calorica, l’attività fisica intensa è sconsigliata.

Come si fa la dieta Plank? 

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La dieta Plank può essere definita una dieta lampo, dal momento che i tempi di durata sono estremamente brevi: 14 giorni. Come già espresso, si tratta di una dieta iperproteica e ipocalorica, che introduce una quantità di proteine notevolmente superiore alle raccomandazioni per una alimentazione equilibrata. Dal momento che interi gruppi di alimenti vengono eliminati, si tratta di una dieta che per forza di cose deve essere breve.

Come accennato, nella dieta Plank viene ideato un menù che comprende gli alimenti permessi (soprattutto carne e pesce), e che prevede 3 pasti al giorno, senza spuntini. Il menù è rigido, e deve essere seguito alla lettera, senza la possibilità di sostituire o cambiare alcun alimento.

Esempio di menù

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In base a quanto detto prima, è possibile proporre un menù tipico della dieta Plank a titolo puramente esemplificativo. Ricordiamo che in nessun caso, questo esempio, deve essere preso a modello di un’eventuale dieta.

Ecco un esempio di menù, in base ai giorni della settimana, comprensivo di colazione, pranzo e cena:

  • Giorno 1: Caffè amaro; 2 uova sode e spinaci; bistecca alla griglia con contorno di insalata e sedano
  • Giorno 2: Caffè amaro e un panino; una bistecca, insalata e frutta; prosciutto cotto
  • Giorno 3: Caffè amaro e un panino; 2 uova sode; insalata e pomodori; prosciutto cotto e insalata
  • Giorno 4: Caffè amaro e un panino; 1 uovo, carote, formaggio svizzero; frutta a piacere e 1 yogurt
  • Giorno 5: Caffè amaro, limone e carote; pesce al vapore e pomodori; bistecca con insalata
  • Giorno 6: Caffè amaro e un panino; pollo grigliato; 2 uova sode e carote
  • Giorno 7: Tè con limone; bistecca alla griglia e qualsiasi tipo di frutta; cena libera.

Nel menu giornaliero della dieta plank è previsto un consumo molto elevato di acqua, pari ad almeno due litri quotidiani. L’obiettivo è cercare di sopperire all’elevata quantità di proteine introdotte con l’alimentazione.

Come si può notare da questo menù esemplificativo, la dieta è molto rigida e restrittiva, e si basa sul consumo di un numero molto ridotto di alimenti. Questo la rende difficile da seguire.

Quanti chili si perdono in una settimana di dieta Plank? 

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La dieta Plank permette una significativa perdita di peso già nelle fasi iniziali. Generalmente, questo protocollo nutrizionale promette un dimagrimento che va dai 6 ai 9 chili, in 2 settimane, in base all’aderenza al piano alimentare proposto.

Questa perdita di peso così rilevante è chiaramente da imputare alla forte restrizione calorica, a prescindere da peso, corporatura e stile di vita. 

La dieta Plank funziona davvero?

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È importante sottolineare che, in ogni caso e in ogni tipo di regime dietetico, il dimagrimento si ottiene quando si verifica un deficit calorico, ovvero, quando l’energia introdotta con gli alimenti è inferiore a quella consumata con l’attività quotidiana e fisica.

Nella maggior parte dei casi, la dieta Plank funziona, ma solo perché si instaura un regime strettamente ipocalorico. Di conseguenza, va da sé che è tranquillamente possibile perdere peso con una normale dieta ipocalorica, ma che, al contrario della dieta Plank, garantisca tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno, compresi cibi “soddisfacenti”, perché, ricordiamo, che il cibo è anche piacere e non solo nutrimento.

Dunque, è alla drastica riduzione energetica della dieta Plank che va imputata la notevole perdita di peso. Tuttavia, la rapidità del dimagrimento dovrebbe scoraggiare dall’intraprendere una simile pratica. Insieme alla perdita di peso, infatti, sembra non verificarsi una rilevante perdita di grasso. Questo è indice di un dimagrimento non equilibrato e salutare. 

Inoltre, con un calo ponderale repentino si può rischiare di perdere anche massa muscolare. Quest’ultima è importante come fattore predittivo del recupero del peso perduto, in altre parole: più si riesce a preservare la massa muscolare, più il dimagrimento sarà duraturo. 

Infine, per quanto riguarda la notevole perdita di peso, con dieta equilibrata non è possibile perdere più di 700-1000 grammi a settimana. Dunque: 1,4 -2 chili in 2 settimane. Inoltre, la perdita di peso viene valutata sul medio o lungo periodo, e non a breve termine.

Per tutti questi motivi, una strategia alimentare che promette dimagrimenti elevati in pochissimo tempo non deve essere considerata credibile. È molto probabile che i chili persi molto velocemente con la dieta Plank vengano ripresi in poco tempo.

Controindicazioni ed effetti negativi

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È importante sottolineare, che la dieta Plank è uno di quei protocolli dietetici che nessun professionista consiglierebbe a un suo paziente. Una delle maggiori criticità è da rintracciare nel dimagrimento eccessivamente rapido e aggressivo, che oltre ad alterare la proporzione tra le masse corporee, può determinare una diminuzione eccessiva di massa magra.

Poiché in questa dieta non sono previste fibre, carboidrati e grassi sani, inoltre, l’apporto nutrizionale risulta molto sbilanciato. Questo può causare costipazione, carenze e anche effetti collaterali per chi ha delle patologie preesistenti quali diabete, colesterolo, anemia, disfunzioni renali e disordini metabolici. Allo stesso tempo, l’elevata quantità di proteine potrebbe avere effetti avversi come, ad esempio un sovraccarico renale e potrebbe aumentare il rischio di infarti e ictus.

Altri effetti negativi riguardano la mancanza di energie, dal momento che l’apporto calorico totale è così basso da poter rendere difficile affrontare normalmente le attività giornaliere. 

In alcuni casi, possono verificarsi importanti squilibri ematochimici. Alcuni effetti negativi della dieta possono essere:

Chiaramente, gli eventuali danni alla salute non sono permanenti, considerato il breve periodo di tempo in cui va rispettata la dieta, ma sicuramente possono insorgere stati di malessere in alcune persone.

Inoltre, essendo ricca di alimenti di origine animale, la dieta potrebbe provocare un innalzamento dei livelli di colesterolo nel sangue. 

Tra le altre controindicazioni della dieta plank, inoltre, si potrebbe verificare un brusco cambio dell’umore e un bisogno crescente di cibi comfort per sopperire alla “depressione” alimentare causata da un regime troppo restrittivo e senza soddisfazioni per il palato. Questo potrebbe portare al rischio di abbuffate che avrebbero il solo effetto di riprendere i chili persi, rendendo vana la fatica.

Chi non deve fare la dieta Plank?

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La dieta Plank deve essere evitata in presenza di patologie e condizioni come: