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Pubblicato inSalute

Ciclo irregolare

Un ciclo mestruale irregolare è una condizione comune a molte donne. In molti casi rientra in un quadro di alterazione fisiologica, che non deve preoccupare, talvolta invece può essere spia di condizioni di salute sottostanti che devono essere valutate e trattate.

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Il ciclo mestruale è un fenomeno fisiologico che può manifestarsi in modo profondamente diverso da persona a persona. È scandito con precisione in alcune donne, mentre tende a essere irregolare in altre.

Ma quali possono essere le cause all’origine di un’irregolarità nel ciclo mestruale? E quali effetti possono derivarne? Facciamo chiarezza con il dott. Rosalbino Mantuano, ginecologo del Santagostino.

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Quando si può parlare di ciclo irregolare?

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Prima di ogni cosa, è importante chiarire quando un ciclo mestruale si possa definire irregolare.

Secondo le definizioni canoniche, un ciclo mestruale regolare dovrebbe avere una lunghezza di 28 giorni (eumenorrea). La realtà, tuttavia, spesso e volentieri si allontana da questo intervallo di riferimento. La durata media del ciclo mestruale può infatti variare in modo significativo, oscillando tra i 24 e i 38 giorni. Ciascuna donna, in un certo senso, risponde a “regole” proprie.

È possibile allora considerare regolare un ciclo se la sua durata è simile ogni mese, al di là dall’arco di tempo trascorso tra due mestruazioni successive. Il criterio da valutare è la regolarità nel tempo, non il conformarsi a un intervallo prefissato di 28 giorni. 

Viceversa, un ciclo mestruale può dirsi irregolare se non ha un andamento costante, ma presenta una variabilità nella frequenza, nella durata o nelle caratteristiche, come accade nelle seguenti circostanze:

  • discrepanza temporale tra un ciclo mestruale e l’altro
  • fluttuazione nel numero di giorni di sanguinamento
  • assenza di tre o più cicli mestruali consecutivi (amenorrea)
  • perdita di sangue mestruale superiore o inferiore in confronto al solito
  • spotting premestruale.

A cosa è dovuto il ciclo irregolare?

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Ma quali sono i fattori che possono modificare la regolarità del ciclo mestruale? 

È importante chiarire che una certa discontinuità mestruale in determinati periodi della vita di una donna è fisiologica. Durante l’adolescenza, prima dei 20 anni, per esempio, è comune che l’assetto ormonale non sia entrato a regime e che anche il processo del ciclo mestruale ne risenta. Allo stesso modo, è frequente che a ridosso della menopausa la regolarità mestruale venga meno, a seguito dei cambiamenti ormonali che intervengono in questa fase.

Un’alterazione del ciclo mestruale può dipendere tuttavia da una varietà di altre cause, sia fisiche che psicologiche, tra cui:

Talvolta, infine, un ciclo irregolare può essere dovuto a cause patologiche:

  • sindrome dell’ovaio policistico
  • endometriosi
  • polipi o fibromi uterini
  • malattia infiammatoria pelvica, causata da un’infezione batterica
  • insufficienza ovarica precoce, associata a un malfunzionamento delle ovaie 
  • alterazioni della funzionalità tiroidea: ipertiroidismo o ipotiroidismo
  • tumori uterini
  • diabete di tipo 1
  • sindrome di Cushing, contraddistinta da livelli eccedenti di cortisolo nel sangue
  • sindrome di Asherman, responsabile dell’accumulo di tessuto cicatriziale all’interno dell’utero, che di fatto oblitera la cavità uterina impedendo un regolare sviluppo della mucosa endometriale
  • iperplasia surrenalica congenita, caratterizzata dall’ingrossamento delle ghiandole surrenali e da una produzione carente di cortisolo, aldosterone o di entrambi

Cosa succede se hai il ciclo irregolare?

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L’irregolarità mestruale può avere diverse conseguenze sulla salute e sul benessere generale di una donna. Vediamo quali sono le principali:

  • anemia: mestruazioni abbondanti o di lunga durata (8-10 giorni) possono portare a una perdita eccessiva di ferro
  • osteoporosi, una perdita di massa ossea legata ad anomalie nei livelli di estrogeni
  • malattie cardiovascolari
  • iperplasia endometriale, una condizione caratterizzata dalla crescita eccessiva dell’endometrio, la mucosa interna uterina che può assumere un aspetto polipoide
  • infertilità: qualora un ciclo irregolare sia correlato a problemi di ovulazione o ad altre condizioni che influenzano la fertilità potrebbe rendere più difficile concepire un bambino.

Quando preoccuparsi per il ciclo irregolare?

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Come abbiamo visto, non sempre un ciclo mestruale irregolare deve essere motivo di preoccupazione.

Vi sono tuttavia alcune situazioni di irregolarità che meritano di essere approfondite, perché potrebbero essere la spia di problemi di salute sottostanti.

Ecco alcuni segnali che possono indicare la necessità di sottoporsi a una visita ginecologica per accertare il quadro:

  • irregolarità improvvisa: se i cicli sono sempre stati regolari e improvvisamente subiscono delle modificazioni 
  • assenza delle mestruazioni per tre o più cicli consecutivi
  • mestruazioni abbondanti o prolungate
  • spotting tra un ciclo e l’altro
  • mestruazioni dolorose (dismenorrea) o accompagnate da nausea, vomito o altri sintomi invalidanti
  • compresenza di sintomi correlati a condizioni mediche: cambiamenti significativi nel corpo o nello stato di salute generale (aumento della crescita dei peli, cambiamenti improvvisi nel peso, problemi di salute mentale)

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Ciclo irregolare: diagnosi e trattamento

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Per accertare le cause all’origine di un ciclo irregolare è necessaria una valutazione medica da parte un ginecologo, associata all’esecuzione di alcuni esami.

Il medico procederà a una diagnosi sulla base delle informazioni raccolte in fase di anamnesi (caratteristiche del ciclo mestruale della paziente, storia clinica) e degli esiti degli esami svolti:

  • esami del sangue per valutare i livelli ormonali
  • ecografia pelvica per esaminare l’utero e le ovaie
  • eventuali altri test specifici per escludere condizioni patologiche come la sindrome dell’ovaio policistico o l’endometriosi.

La terapia dipenderà dalle cause sottostanti

  • se le irregolarità sono legate a condizioni come stress o variazioni nel peso corporeo, sarà sufficiente adottare dei cambiamenti nello stile di vita, seguire una dieta equilibrata o adottare tecniche di gestione dello stress
  • in presenza di disfunzioni ormonali, la cura consiste nella somministrazione di farmaci per regolare la produzione endocrina e stabilizzare il ciclo, come la pillola anticoncezionale
  • qualora le irregolarità siano causate da problemi strutturali come fibromi uterini o polipi, può essere valutato un intervento chirurgico per rimuoverli.

Un trattamento adeguato permetterà di regolarizzare il ciclo mestruale, ristabilendo una situazione di equilibrio e prevenendo eventuali complicazioni a lungo termine. 

Fondamentale, per il mantenimento di una salute riproduttiva ottimale, è il monitoraggio del ciclo mestruale (menogramma) che ogni donna può fare in autonomia servendosi di un’agenda, di un calendario o di una delle tante app oggi disponibili, e segnando la data di inizio di ogni singolo flusso mestruale. Per una maggiore accuratezza è utile annotare la quantità, la durata del flusso e le caratteristiche del sanguinamento (colore, consistenza, presenza di coaguli).

Mantenere traccia dei cicli aiuta infatti a individuare eventuali cambiamenti e a intervenire per tempo comunicandoli al proprio medico.