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Pubblicato inBenessere

Come fare il calcolo del ciclo mestruale

È davvero possibile calcolare il proprio ciclo mestruale con precisione? Dai metodi più tradizionali alle app per smartphone, la ginecologa del Santagostino ci spiega come fare

calcolo ciclo mestruale

Conoscere e poter prevedere tempi e svolgimento del ciclo mestruale è molto importante. Può facilitare una gravidanza o, al contrario, limitare il rischio di gestazioni indesiderate e più in generale consente una consapevolezza e coscienza maggiore del funzionamento del proprio corpo.

In questo senso, ovviamente, va specificato che il il calcolo dell’ovulazione e dei giorni fertili non è assolutamente un metodo contraccettivo affidabile, ma offre soltanto una indicazione di massima

È noto che le mestruazioni si ripresentano in media ogni 28 giorni, ma questo dato non è sufficiente, e non è valido per tutte le donne. Vediamo dunque come fare il calcolo del ciclo mestruale in modo preciso e sicuro con l’aiuto della dottoressa Guia Carminati, specialista in ginecologia del Santagostino.

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Fasi e durata del ciclo mestruale

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Il ciclo mestruale è solitamente diviso in quattro fasi.

  1. Mestruazione: questa prima fase inizia il primo giorno delle mestruazioni. È caratterizzata dallo sfaldamento dello strato interno dell’utero (endometrio) attraverso il flusso mestruale. Solitamente dura dai 3 ai 7 giorni.
  2. Fase follicolare: inizia subito dopo la fase mestruale e dura fino all’ovulazione. Durante questa fase, gli ormoni stimolano l’ovaio a preparare uno o più follicoli per rilasciare un ovulo. In genere dura circa 10-14 giorni.
  3. Ovulazione: questa fase avviene all’incirca a metà ciclo; quando il follicolo dominante matura e rilascia un ovulo dall’ovaio; è questo il periodo fertile del ciclo.
  4. Fase luteale: inizia subito dopo l’ovulazione e dura fino alla fine del ciclo mestruale. Durante questa fase, il follicolo svuotato diventa il corpo luteo, che produce progesterone per preparare l’utero per una possibile gravidanza. Se la gravidanza non si verifica, il corpo luteo si riassorbe e i livelli di estrogeno e progesterone diminuiscono, portando al periodo mestruale successivo.

Queste fasi sono regolate da una complessa interazione di ormoni e segnalazioni biochimiche nel corpo.

Quando si inizia a contare il ciclo?

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Si può iniziare a fare il calcolo del ciclo mestruale annotando il primo giorno delle mestruazioni (giorno 1) e continuare fino al giorno che precede le mestruazioni successive. Questo intervallo di tempo costituisce la lunghezza del ciclo. In genere, i cicli mestruali durano da 21 a 35 giorni, ma possono variare da persona a persona.

Ci sono diversi modi per prevedere quando arriverà la prossima mestruazione e che possono aiutare a tenere traccia del ciclo in modo più preciso.

  1. Calendario: si annota la data di inizio delle mestruazioni per diversi mesi e si calcola la media dei giorni tra un ciclo e l’altro. Questo metodo fornisce un’idea approssimativa del ciclo mestruale medio di una persona.
  2. App per il monitoraggio del ciclo: esistono numerose app per smartphone progettate per monitorare il ciclo mestruale. Registrando le date delle mestruazioni e altri sintomi correlati, queste app possono predire quando ci si può aspettare la prossima mestruazione. Attenzione a non fare troppo affidamento alle app per il calcolo dei giorni fertili o meno: un’app non può mai essere usata come metodo contraccettivo.
  3. Osservazione dei sintomi: alcune donne notano cambiamenti nel loro corpo che indicano l’avvicinarsi delle mestruazioni, come dolori addominali, sensibilità al seno o cambiamenti nel muco cervicale. Osservare questi sintomi può aiutare una donna a prevedere quando arriverà il ciclo.
  4. Monitoraggio della temperatura basale: la temperatura corporea basale (la temperatura del corpo a riposo) può aumentare leggermente dopo l’ovulazione. Tenere traccia della temperatura basale ogni mattina può aiutare a identificare quando avviene l’ovulazione e di conseguenza prevedere l’arrivo delle mestruazioni.

Quanti giorni dopo il ciclo si può rimanere incinta?

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Il periodo nel quale è più probabile rimanere incinta coincide con la fase dell’ovulazione e dei giorni immediatamente precedenti.

Il calcolo del ciclo mestruale è fondamentale a questo scopo: poiché, come abbiamo visto, l’ovulazione avviene circa a metà del ciclo, in presenza di un ciclo mestruale regolare l’ovulazione avviene dopo circa 14 giorni dall’inizio dell’ultimo ciclo mestruale e il periodo fertile inizierà dopo circa 10 giorni dall’inizio del ciclo mestruale.

Al di fuori di questa “finestra fertile” il concepimento non è impossibile, ma è molto meno probabile. In presenza di un ciclo irregolare questo conteggio può subire delle variazioni. Per questo è importante che ogni donna impari a conoscere il proprio corpo e i propri ritmi.

Inoltre, è bene sapere che anche in presenza di un ciclo regolare la “finestra fertile” può essere sfasata, e che diversi elementi legati alla salute, allo stile di vita e all’età possono incidere.

Quali sono i giorni più fertili per una donna?

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I giorni di massima fertilità coincidono con il giorno dell’ovulazione e i due giorni che la precedono. Non è possibile individuare con certezza assoluta la data dell’ovulazione, ma si possono invece individuare i giorni nei quali la probabilità che si verifichi l’ovulazione è più elevata.

Inoltre, è importante ricordare che il periodo fertile non si limita al giorno dell’ovulazione, perché l’ovulo espulso dall’ovaio può sopravvivere circa 24 ore e gli spermatozoi possono restare in vita all’interno dell’apparato genitale femminile fino a 72-96 ore dal rapporto sessuale.

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Per individuare con maggiore accuratezza i giorni fertili, è possibile utilizzare un  test di ovulazione.

Si tratta di uno strumento simile al test di gravidanza che rileva nelle urine la presenza dell’ormone luteinizzante (LH), che aumenta 24-36 ore prima dell’ovulazione.

Lo stick va posto sotto il flusso dell’urina e in pochi secondi comunicherà attraverso un simbolo sul display se la concentrazione dell’LH è elevata oppure no. Oggi i test di ovulazione hanno un’attendibilità molto alta (fino al 99%); per massimizzare la riuscita del risultato è bene utilizzarli con la prima urina del mattino.