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Pubblicato inBenessere

Protesi glutei: ci sono rischi?

L’applicazione di protesi in silicone è un intervento di medicina estetica finalizzato a restituire forma e volume alle natiche

Glutei rifatti

Le protesi ai glutei rappresentano una possibilità offerta dalla chirurgia estetica per rimodellare le forme delle natiche. Questo tipo di intervento può rendersi necessario nel momento in cui, con l’avanzare dell’età, la pelle perda il proprio tono e la sua elasticità.

Quando si è giovani, infatti, rassodare il proprio corpo risulta più semplice. Il metabolismo è ancora attivo e attraverso un’alimentazione sana, una dieta bilanciata e una regolare attività fisica è possibile mantenersi in forma e in salute.

Il processo di invecchiamento dell’organismo inizia a partire dai 30 anni e manifesta gradualmente i suoi effetti sul corpo. 

Cominciano a comparire i primi inestetismi e altre manifestazioni estetiche via via più evidenti. Anche i glutei sono coinvolti in questo processo e con l’avanzare dell’età tendono progressivamente a cedere.

Vediamo allora i casi in cui i trattamenti chirurgici possono essere utili a migliorare le proprie condizioni, quali sono gli eventuali rischi di un intervento di protesi ai glutei e quanto possono durare i tempi di convalescenza.

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Protesi glutei: che cos’è la gluteoplastica?

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Tra le principali opzioni chirurgiche per rimodellare e rassodare i glutei c’è la gluteoplastica. Si tratta di un intervento che consiste nell’applicazione di protesi artificiali o, in alternativa, di tessuto adiposo. Quest’ultimo può essere prelevato da altre aree del corpo del paziente allo scopo di restituire tonicità e forma alle natiche.

Questi tipi di interventi possono essere risolti nel giro di massimo un paio d’ore. Al termine del trattamento chirurgico, solitamente viene applicata una medicazione finalizzata ad esercitare una pressione sulla zona operata.

Le ragioni per le quali i glutei iniziano a cedere e, di conseguenza, potrebbe rendersi necessario un intervento, sono molteplici e non sono imputabili solo all’avanzare dell’età.

Tra le altre cause possibili, infatti, ci possono essere:

  • un dimagrimento troppo repentino a causa del quale la pelle non riesce a rimodellarsi abbastanza rapidamente
  • la gravidanza
  • uno stile di vita eccessivamente sedentario

In tutte queste situazioni, i glutei rischiano di perdere in compattezza e volume. Ed è in tali circostanze che la gluteoplastica può essere funzionale a far ritrovare alle natiche il loro volume e il loro tono. Il fattore anagrafico resta, in ogni caso, determinante nella scelta di ricorrere alla chirurgia. La gluteoplastica, infatti, può risultare particolarmente utile per i soggetti di età superiore ai 45 anni, che siano ovviamente in salute e conducano una vita sana.

Come tirare su i glutei con la la chirurgia?

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Come detto, l’intervento per rimodellare i glutei può avvalersi dell’utilizzo di protesi in silicone. Queste vengono installate nelle natiche attraverso una piccola incisione verticale, di pochi centimetri, praticata tra i glutei.

Come in tutti gli interventi chirurgici, che hanno carattere più o meno invasivo, esiste una componente di rischio. Anche se le probabilità che eventuali complicanze si palesino sono estremamente basse, una possibilità c’è. Tra le principali ci sono:

  • spostamento delle protesi
  • infezioni
  • gonfiore
  • contrattura capsulare, quando l’organismo reagisce in modo scorretto all’inserimento di un corpo estraneo

In quest’ultimo caso, il rischio è che non solo l’intervento abbia esito negativo, ma che si possano manifestare anche dei disagi fisici nel paziente. Anche tale eventualità, tuttavia, è estremamente rara.

Ciò che, invece, risulta particolarmente delicato è il periodo di convalescenza, immediatamente successivo all’intervento chirurgico. Non tanto per il rischio di eventuali complicanze, quanto per i tempi di recupero che possono essere più o meno lunghi a seconda che il paziente segua in modo scrupoloso o meno le indicazioni dello specialista. 

Questa fase può arrivare a durare fino a una settimana, durante la quale è necessario avvalersi di una fascia di compressione da applicare all’area operata. Su indicazioni del chirurgo, questo dispositivo può essere utilizzato anche per un periodo superiore ai sette giorni.

I tempi di recupero, invece, sono decisamente più lunghi per quanto riguarda l’attività fisica che andrebbe sospesa almeno per un paio di mesi o fino a quando il clinico non dia il via libera.

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Glutei rifatti, quanto può costare?

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I costi relativi agli interventi per rifarsi i glutei dipendono dal tipo di tecnica utilizzata e dal grado di invasività del trattamento. Tra le operazioni meno invasive e, di conseguenza, più economiche c’è la gluteoplastica con acido ialuronico. Questo intervento, finalizzato a restituire forma e volume ai glutei, viene effettuato in anestesia locale e consiste nell’iniezione di acido ialuronico attraverso una micro-cannula. Il costo per questo trattamento può andare da un minimo di 800 euro a un massimo di 1300.

Decisamente meno economici, invece, sono gli impianti di protesi, tra le pratiche più costose, che partono da un minimo di cinquemila euro a salire.

Foto di Khusen Rustamov da Pixabay