Il mal di testa può essere scatenato o esacerbato dall’uso del pc, e insieme ad altri sintomi quali visione offuscata, male al collo o alla schiena, caratterizza la cosiddetta “computer vision syndrome”. Un disturbo che comporta un affaticamento visivo legato all’utilizzo di dispositivi digitali, come computer, smartphone e tablet.
Il mal di testa da pc interessa un vasto numero di persone, soprattutto tra le categorie che per lavoro utilizzano il computer molte ore al giorno, ad esempio studenti, bancari, commercialisti, segretari, ma anche giornalisti, informatici e videogamer.
Con l’aiuto della dottoressa Laura Geremia, specialista in neurologia del Santagostino, cerchiamo di capire meglio come si sviluppa questo disturbo, quali sono i sintomi principali e i rimedi per contrastarli.
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Cosa succede se si sta troppo davanti al computer?
↑ topQuando si sta molto tempo davanti a uno schermo, il primo organo colpito è quello della vista, che viene forzata a mantenere a fuoco le immagini provenienti da una fonte di luce ravvicinata. Si tratta di uno sforzo muscolare che causa stanchezza, cui si aggiungono secchezza e arrossamento dati dalla tendenza a chiudere meno gli occhi, da circa 17 battiti di ciglia al minuto a circa 12. Bisogna considerare, inoltre, che gli occhi davanti al monitor sono in posizione di convergenza e ciò può comportare ulteriore sforzo, causando mal di testa da pc.
In secondo luogo le errate posture provocano contrattura muscolare e conseguente dolore al collo ed alla schiena. La combinazione di contrattura e affaticamento visivo genera la cefalea tensiva, un tipo di mal di testa che è caratterizzato da dolore in genere a partenza nucale irradiato alla fronte, continuo.
Al mal di testa da pc possono accompagnarsi inoltre un senso di fiacchezza e talvolta insonnia.
Come evitare il mal di testa da pc?
↑ topEsistono dei semplici accorgimenti che possono essere adottati per alleviare questi disturbi.
Siccome i primi organi colpiti sono quelli della vista, è molto importante che:
- lo schermo venga posizionato a 50-70 centimetri dal viso
- il centro del monitor sia collocato a 10-20 centimetri al di sotto degli occhi, per consentire anche una corretta postura cervicale
- lo schermo sia più luminoso delle luci ambientali, con adeguato contrasto (scritte nere su fondo bianco)
- siano impostata in automatico la luminosità dello schermo, in modo che si adatti alla luce presente all’interno dell’ambiente
- vengano minimizzati i riflessi con un posizionamento del monitor in modo adeguato rispetto alla fonte di luce e pulendo lo schermo con panno antistatico
- ci si ricordi di battere le palpebre regolarmente per permettere la corretta idratazione dell’occhio
- si utilizzino degli occhiali da vista con lenti apposite che accentuano i toni caldi contrastando la luce fredda dello schermo (filtri anti luce blu)
Come detto, anche la postura scorretta di collo e schiena può innescare la cefalea tensiva. Per questa ragione, è necessario usare un’adeguata sedia mantenendo la schiena dritta ed appoggiando le braccia.
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Un aspetto altrettanto importante, poi, riguarda le pause. In genere, è consigliata la regola di 20 secondi di pausa. Bisogna fissare lo sguardo su un oggetto a circa 6 metri ogni 20 minuti. Mentre ogni una o due ore sarebbe opportuno alzarsi dalla propria postazione.
Un’altra strategia per prevenire o alleviare i principali disturbi provocati da un’esposizione prolungata al monitor di un computer è quella di usare la tecnica del “palming”. Questa consiste nel mettere le mani a coppa con i gomiti sul tavolo e appoggiare la testa mettendo gli occhi all’interno delle mani. L’obiettivo è quello di ottenere il buio completo, restando in questa posizione per almeno un minuto.
All’insorgenza di mal di testa occorre alzarsi dalla postazione e fissare lo sguardo a distanza. In genere i sintomi scompaiono con il riposo.
Foto di StartupStockPhotos da Pixabay