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Pubblicato inBenessere, Salute

Liposuzione, tutto quello che c’è da sapere

Questo intervento chirurgico è finalizzato alla riduzione dei depositi di grasso attraverso l’aspirazione dell’adipe. Vediamo quando è più opportuno ricorrervi e quali sono i rischi correlati

Liposuzione prima e dopo

La liposuzione è un intervento chirurgico finalizzato alla rimozione o riduzione dei depositi di grasso del corpo. Può essere praticata sia in anestesia locale sia in anestesia generale attraverso piccole incisioni da cui può essere aspirato l’adipe.

Con l’aiuto del dottor Alfredo Colapietra, vediamo in cosa consiste nel dettaglio questa procedura, quando è possibile effettuarla, quali sono gli obiettivi dell’intervento, le aree del corpo trattabili e gli eventuali rischi correlati.

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Liposuzione, in che cosa consiste

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L’aspirazione del grasso avviene attraverso piccole incisioni  di massimo cinque o sei millimetri, praticate in corrispondenza dei depositi di adipe. La lipoaspirazione viene effettuata con delle cannule inserite nelle incisioni e collegate a dei dispositivi di aspirazione.

Quando la liposuzione riguarda una sola area del corpo,  l’interno coscia o le culottes de cheval, l’intervento in sé ha durata limitata (circa venti minuti), mentre l’intera procedura non supera i quarantacinque minuti.

Nel caso in cui, invece, le zone da trattare siano molteplici, con interventi che riguardano fianchi, interno delle ginocchia o glutei, i tempi si allungano, possono raggiungere anche l’ora ed è necessario procedere in anestesia generale.

Naturalmente, anche la durata della convalescenza è proporzionale all’entità dell’intervento chirurgico.

Se a fronte di una piccola procedura di liposuzione, la convalescenza si esaurisce nell’arco di una settimana, i tempi possono prolungarsi significativamente per procedure di maggiore entità e su aree più estese del corpo.

Benché nel corso degli anni siano state sviluppate molteplici tecniche di intervento, ci sono alcuni punti comuni a tutte. Attraverso la suzione, infatti, vengono rimossi pezzetti di tessuto sottocutaneo nel quale, oltre alle cellule adipose, sono presenti sia linfa sia sangue.

Prima di procedere, al paziente viene somministrata una soluzione a base di fisiologica e epinefrina per contenere le emorragie, oltre ad un anestetico locale nella zona da trattare chirurgicamente per limitare il dolore.

Al termine della procedura verrà praticato un bendaggio e successivamente la paziente dovrà portare una guaina elasto-compressiva per riaccolamento dei tessuti con la contrazione cutanea per circa 3 settimane.

Quando si può fare la liposuzione?

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Si può fare la liposuzione in qualsiasi periodo dell’anno, anche se i periodi migliori vanno da ottobre a maggio.

Tuttavia, la liposuzione non è un intervento indicato per tutti. Si tratta pur sempre di una procedura chirurgica invasiva che comporta inevitabilmente dei rischi. Il soggetto ideale che può essere sottoposto a interventi di questo tipo ha tessuti elastici e il suo peso è piuttosto vicino al peso forma. Solo tessuti sufficientemente elastici, infatti, possono adattarsi a volumi del corpo ridotti in seguito a lipoaspirazione. L’intervento non è adatto a persone obese o in forte sovrappeso in quanto non comporta una perdita di peso generalizzata ma solo una riduzione delle adiposità localizzate. Non ci devono essere inoltre insufficienze venose superficiali o profonde.

In generale, il paziente deve condurre una vita sana, praticare attività fisica e il suo peso deve mantenersi stabile. Chi soffre di problemi cardiocircolatori, diabete o ha infezioni in corso non può sottoporsi a liposuzione.

Allo stesso tempo, anche determinati trattamenti farmacologici non sono compatibili con questo intervento. In particolare quei farmaci che possono alterare i processi di coagulazione del sangue come l’eparina o l’aspirina.

Nei due mesi che precedono l’intervento chirurgico, andrebbe assolutamente evitato il fumo di tabacco, che costituisce un fattore di rischio in quanto può comportare disturbi circolatori e impattare negativamente sull’elasticità dei tessuti.

Quali sono i rischi della liposuzione?

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Tra i principali rischi e pericoli associati agli interventi di liposuzione ci sono sicuramente le tromboembolie.

Le tromboembolie consistono in una occlusione dei vasi sanguigni periferici, che possono essere sistemici o polmonari, causati da coaguli o grumi di grasso.

Pur essendo estremamente rare, queste eventualità vanno assolutamente considerate perché potrebbero risultare estremamente pericolose per la salute del paziente.

Sono, invece, comuni dopo l’intervento ecchimosi e piccoli lividi cutanei che si assorbono nel giro di qualche settimana. Su aree estese possono invece esserci lievi depressioni sulla superficie cutanea dovuta al riassorbimento del grasso.

Quali sono gli obiettivi dell’intervento e le aree trattabili?

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La liposuzione è un intervento definitivo. Tuttavia, la collaborazione da parte del paziente è un aspetto cruciale per raggiungere gli obiettivi e, soprattutto, mantenerli nel tempo.

Chi si sottopone a lipoaspirazione deve mantenere stili di vita sani, cercando di non aumentare in modo significativo il proprio peso attraverso una dieta equilibrata e una regolare attività fisica.

Anche nel corso della convalescenza, il paziente può seguire semplici abitudini che possono facilitare il decorso post operatorio. Ad esempio, sono consigliati massaggi della durata di cinque o dieci minuti per far assorbire più rapidamente gli ematomi e limitare il gonfiore delle aree trattate. Anche l’utilizzo quotidiano, per alcune ore, di fasce elastiche può essere idoneo allo scopo.

La liposuzione deve avere come obiettivo principe la rimozione di grasso in quantità idonee a provocare un disagio minimo nel paziente che si sottopone all’intervento.

Il ricorso a questo intervento può avvenire per ridurre accumuli adiposi in specifiche aree del corpo quali:

  • glutei e fianchi
  • sottomento e collo
  • cosce (sia all’interno sia all’esterno)
  • schiena
  • seno
  • ginocchia, caviglie e polpacci
  • addome
  • braccia

Anche in caso di accumulo di tessuto adiposo del seno maschile, condizione conosciuta come ginecomastia, si può ricorrere a interventi di lipoaspirazione.

Tra le altre condizioni mediche per le quali questo intervento può essere indicato ci sono:

  • tumori benigni del tessuto adiposo (lipomi)
  • anomalie del tessuto adiposo che comportano una redistribuzione dei lipidi, note come lipodistrofie
  • lipedema

Bisogna sottolineare, poi, che la liposuzione è più efficace in alcune zone del corpo che in altre e l’esito dell’intervento può variare a seconda della densità dell’adipe, che cambia da individuo a individuo.

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Quanto tempo ci vuole per vedere i primi risultati?

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In seguito all’intervento, bisogna lasciare alla pelle il tempo necessario a rimodellarsi. La convalescenza dipende da

  • elasticità della cute
  • quantità di grasso rimossa

Per vedere i primi risultati della liposuzione è necessario attendere che il gonfiore si riassorba completamente, per cui sono necessari alcuni mesi. A quel punto anche i miglioramenti dovuti all’intervento saranno maggiormente visibili.

Per tornare alla propria attività lavorativa, potrebbero essere necessari alcuni giorni. Per le normali attività quotidiane, tra le quali sono compresi anche gli esercizi fisici, ci possono volere fino a due settimane.

In seguito a operazioni a basso impatto e minimamente invasive, si può riprendere a lavorare anche nel giro di 48-72 ore.

La liposuzione, nella maggior parte dei casi, garantisce risultati di lungo termine a patto che sussistano precise condizioni:

  • bisogna mantenere il peso corporeo stabile nel tempo
  • è necessario osservare stili di vita sani che comprendano dieta equilibrata e regolare attività fisica

L’aumento di peso successivo alla liposuzione, infatti, potrebbe comportare la comparsa di accumuli adiposi in aree del corpo che, a quel punto, possono diventare problematiche.

Gli interventi di lipoaspirazione non migliorano gli inestetismi causati dalla cellulite o le smagliature.