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Pubblicato inGenitori

Come funziona il test di gravidanza

Qual è il modo corretto per eseguire un test di gravidanza a casa? Quando farlo? Come interpretare il risultato?

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Quando si pensa di essere rimasta incinta, il primo pensiero è quello di eseguire un test di gravidanza per averne o meno la conferma. Quasi sempre, la scelta è quella di farne uno a casa e solo in seguito di sottoporsi a un prelievo del sangue per accertarne l’esito.

I dispositivi a uso domestico disponibili in commercio sono infatti uno strumento pratico e immediato per confermare o escludere l’avvenuto concepimento: possono essere svolti nell’intimità del proprio ambiente familiare e mostrano il risultato in pochi minuti.

Ma come funziona un test di gravidanza e, soprattutto, come si usa? Quale è il momento più opportuno per farlo? Ecco tutti gli aspetti da conoscere.

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Che cos’è un test di gravidanza e come funziona

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Tutti i test di gravidanza si basano sulla rilevazione della gonadotropina corionica umana (beta HCG), un ormone prodotto durante la gravidanza. La beta HCG può essere individuata sia attraverso l’urina sia attraverso il sangue, e questa rilevazione può avvenire circa una settimana/dieci giorni dopo il concepimento. 

I test di gravidanza a uso domestico, che rilevano la beta HCG nell’urina, forniscono una risposta qualitativa, indicando se si è incinte o no. D’altra parte, i test ematici offrono una valutazione quantitativa, misurando la concentrazione esatta dell’ormone. La scelta tra i due dipende dalle esigenze personali e dalla necessità di confermare i risultati.

Spesso, come si è detto, si preferisce effettuare prima un test domestico – in un contesto riservato e protetto come quello casalingo e con una modalità rapida che riduce sensibilmente i tempi di attesa del risultato – e solo dopo verificarne l’attendibilità con un esame ematico.

I test da eseguire a casa sono facilmente reperibili – senza necessità di prescrizione medica – in farmacia, parafarmacia, in alcuni supermercati oppure online. Si presentano come degli stick costituiti da una striscia reattiva capace di reagire alla beta HCG. Consentono di gestire in autonomia il delicato momento in cui si deve accertare il concepimento, contribuendo così a diminuire l’ansia che si prova in queste circostanze. Sono in grado di fornire un risultato affidabile fino al 99%, se utilizzati nel modo giusto.

Come si fa il test di gravidanza a casa?

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Ma come si fa correttamente un test di gravidanza? Innanzitutto è bene osservare alcuni accorgimenti preliminari:

  • verificare, al momento dell’acquisto, la data di scadenza indicata sulla confezione per accertarsi dell’efficacia del prodotto
  • non esporre il dispositivo a sbalzi di temperatura
  • aprire l’involucro contenente il test solo al momento dell’uso

Per essere certi di effettuare in modo appropriato il test, è fondamentale seguire le istruzioni fornite nel foglietto illustrativo, poiché tra dispositivi di marche differenti possono esserci delle minime variazioni nelle modalità di esecuzione.

In generale, il modo di procedere è il seguente:

  • esporre la striscia reattiva dello stick al flusso di urina per alcuni secondi (di solito bastano poche gocce) oppure immergerla in un campione di urina raccolto all’interno di un contenitore
  • poggiare il test su una superficie piana con il riquadro per il controllo rivolto verso l’alto
  • attendere il tempo indicato per leggere il risultato. Generalmente, la finestra di controllo mostrerà se il test è stato eseguito correttamente e, nel giro di pochi minuti, fornirà una risposta positiva o negativa

Pur potendo eseguire la maggior parte dei test in qualsiasi momento della giornata, è consigliabile utilizzare la prima urina del mattino per ottenere una maggiore concentrazione di ormoni e, di conseguenza, risultati più sicuri.

È importante, inoltre, evitare di assumere troppi liquidi prima del test: così facendo, si rischierebbe infatti di diluire in modo eccessivo la concentrazione della gonadotropina corionica umana, e di rendere più difficile la rilevazione dell’ormone.

Come capire se il test di gravidanza è positivo?

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Dopo aver eseguito il test, arriva il momento cruciale di osservare il risultato che si manifesta sulla finestra di controllo dello stick. Come interpretarlo?

Ancora una volta, si raccomanda di seguire attentamente le istruzioni fornite con il test, dal momento che, a seconda del dispositivo acquistato, i simboli utilizzati per presentare il risultato positivo possono essere differenti.

In linea generale, se nella finestra di controllo appare una linea colorata, una doppia linea, un sorriso, un simbolo + oppure la dicitura “incinta”, si è di fronte a un esito positivo.

Quando questi indicatori sono assenti, il test va interpretato come negativo, segno che in quel dato momento non sono rilevabili livelli significativi di HCG. In caso di risultati ambigui o dubbi, il consiglio è quello di ripetere il test dopo alcuni giorni oppure di eseguire un esame del sangue per una rilevazione quantitativa – più precisa – dell’ormone. Anche in caso di esito positivo, è raccomandabile confermare la gravidanza attraverso un prelievo sanguigno.

Quando si fa il primo test di gravidanza?

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Il momento giusto per effettuare il primo test di gravidanza dipende dalla regolarità del ciclo mestruale.

Se il ciclo è regolare, il test può essere eseguito già dal primo giorno di ritardo delle mestruazioni. In questo caso, il test è efficace a partire da circa 7/10 giorni dall’annidamento dell’ovulo fecondato nell’utero e 14 giorni dal presunto concepimento. Tuttavia, la sensibilità del test aumenta nei giorni successivi, rendendo consigliabile attendere almeno due o tre giorni di ritardo per ottenere risultati più affidabili.

Per chi ha cicli irregolari, la situazione è più complessa. In questo caso, è consigliabile effettuare il test quattro o cinque giorni dopo la data approssimativa in cui dovrebbero comparire le mestruazioni. Questo aiuta a compensare l’incertezza legata alla variabilità del ciclo e permette di avere un risultato più accurato.

Più precisamente, per avere un esito affidabile, sarebbe bene fare il test a 19 giorni dal rapporto non protetto. Questo lasso di tempo copre il periodo di sopravvivenza degli spermatozoi nell’utero nel caso di rapporti avvenuti prima dell’ovulazione, i tempi del concepimento e dell’impianto e l’inizio del rilascio (in quantità rilevabili) della gonadotropina corionica umana.

Se dovessero comparire i  primi sintomi della gravidanza o ci fosse il sospetto concreto di un possibile concepimento, ad esempio dopo un rapporto sessuale recente non protetto, è possibile fare il test già 5-7 giorni prima del previsto arrivo delle mestruazioni. È però consigliabile considerare questo risultato come indicativo e ripetere il test dopo alcuni giorni per confermare i risultati.

Falsi negativi

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Sebbene siano molto affidabili, i test di gravidanza possono a volte restituire un risultato falso negativo. Questo significa che possono segnalare l’assenza di una gravidanza quando, in realtà, questa è in corso. In quali circostanze si può avere questo riscontro ingannevole?

  • il test acquistato è scaduto o è stato conservato in modo inadeguato: l’efficacia del test dipende dal rispetto della data di scadenza e dalla sua corretta conservazione. Test scaduti, danneggiati o non conservati correttamente potrebbero fornire risultati inesatti
  • sono stati commessi errori nell’esecuzione: per assicurarsi un risultato accurato ed evitare errori procedurali che potrebbero inficiare l’esito del test, è necessario seguire con attenzione le istruzioni del produttore. Per esempio, qualora si immerga lo stick in un contenitore per l’urina, è importante che quest’ultimo sia pulito
  • il test viene fatto precocemente: se il test viene eseguito troppo presto, l’ormone beta HCG potrebbe non essere presente in quantità sufficienti per essere rilevato
  • le urine sono eccessivamente diluite a causa di un’assunzione sovrabbondante di liquidi prima del test o l’uso di farmaci diuretici che possono ridurre la concentrazione di beta HCG

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Falsi positivi

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La circostanza contraria a un falso negativo è, naturalmente, un falso positivo. Il caso in cui, cioè, il test indica una gravidanza che invece è assente. Si tratta di una possibilità piuttosto remota, che tuttavia può presentarsi eccezionalmente in alcuni scenari:

  • sono stati assunti farmaci contenenti l’ormone beta HCG, per esempio quelli che inducono l’ovulazione utilizzati per il trattamento della fertilità nei percorsi di fecondazione assistita
  • sono in corso condizioni mediche particolari, come cisti ovariche rare, patologie renali, alcune tipologie di tumore, disturbi che alterano i valori ormonali (specialmente nelle donne in menopausa o premenopausa)
  • il test acquistato è scaduto oppure non è stato conservato correttamente: come nel caso dei falsi negativi, un test scaduto, danneggiato o conservato in modo inadeguato potrebbe fornire un esito errato
  • è in corso una gravidanza extrauterina: in questo caso più che di un falso positivo si tratta di un risultato positivo effettivo, tuttavia la gravidanza non può essere portata a termine
  • il corpo continua a produrre residue quantità di hCG dopo una gravidanza precedente, che tuttavia non è giunta a termine
  • si è in presenza di una gravidanza biochimica: dopo il concepimento e l’impianto dell’embrione, inizia la produzione degli ormoni gestazionali, ma la gravidanza non procede come dovrebbe. Nei successivi stadi settimanali, i livelli di beta HCG subiscono infatti un improvviso calo. Si verifica un aborto molto precoce, definito “biochimico” poiché la conferma della gestazione si basa esclusivamente sugli ormoni, senza riscontro visibile tramite ecografia