- Quando è spotting e quando è ciclo?
- Che colore ha lo spotting premestruale?
- Quando lo spotting deve preoccupare?
Nei giorni che precedono il ciclo mestruale, si possono verificare delle perdite vaginali. Si tratta di spotting premestruale che può variare in consistenza e in durata. Scopriamone di più.
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Quando è spotting e quando è ciclo?
↑ topAll’incirca 7 giorni prima del ciclo mestruale, possono presentarsi delle perdite striate, di colore rosaceo, con eventuale presenza di muco. Queste perdite sono causate dai bassi livelli di progesterone, responsabile dell’annidamento dell’ovulo fecondato nell’endometrio e in seguito del mantenimento della gravidanza.
Quando il progesterone è a livelli molto bassi, l’endometrio comincia a sfaldarsi, causando queste perdite. Se queste perdite si riproducono in più occasioni, prima del ciclo mestruale, ci potrebbero essere delle cause ricorrenti per i bassi livelli di progesterone. Si potrebbe trattare di stress, stanchezza o altre situazioni di malessere che vanno investigate.
In generale, lo spotting è un’avvisaglia del ciclo che sta per arrivare, ma potrebbe anche essere legato a perdite da impianto, gravidanze extra-uterine o aborti spontanei. Tra le altre cause, ci potrebbero essere infezioni dell’apparato riproduttivo, cisti, fibromi, endometriosi, tumori e altri disturbi che richiedono il consulto medico.
Le differenze principali tra lo spotting e il ciclo mestruale stanno nella consistenza e nella durata. Le perdite legate allo spotting sono molto leggere, da non necessitare protezioni intime spesse. Il loro colore può andare dal rosa al marrone e la loro durata è alquanto breve, rispetto al ciclo mestruale.
Più importante è sapere distinguere le perdite da impianto dallo spotting premestruale. In alcuni casi, solo un test di gravidanza può togliere il dubbio a riguardo.
In ogni caso, è importante non trascurare le cause dello spotting premestruale e consultare uno specialista.
Che colore ha lo spotting premestruale?
↑ topCome detto, lo spotting premestruale può presentare perdite di diverso colore. Questo ci può fornire informazioni utili a capire la sua origine.
In effetti, quando il colore delle perdite è più tendente al rosso chiaro, questo indica che il sangue è fuoriuscito da poco ed è ancora fresco.
Man mano che il sangue è esposto all’ossigeno, subisce ossidazione e può virare verso tonalità più scure di rosso o addirittura al marrone. Il sangue più vecchio o più lento nel processo di fuoriuscita tende a presentare questa tonalità più scura.
Il colore delle perdite è più simile al marrone nel processo finale dello spotting premestruale. Questo perché il sangue è stato esposto più a lungo all’ossigeno e l’ossidazione ne favorisce la colorazione più scura.
In alcuni casi, lo spotting presenta in realtà una miscela dei colori menzionati. Questo può dipendere dalla durata delle perdite, la qualità del sangue e le variazioni ormonali.
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Quando lo spotting deve preoccupare?
↑ topLo spotting premestruale può variare, ma nella maggior parte dei casi è leggero e non desta preoccupazioni. Ci possono essere circostanze in cui, però, bisogna tenerlo sotto controllo e osservare se ci siano elementi che possano preoccupare.
È fondamentale essere consapevoli dei segnali che indicano quando lo spotting potrebbe richiedere un’attenzione più approfondita da parte di un professionista sanitario.
Uno spotting persistente, abbondante o con altri sintomi come dolore addominale, potrebbe necessitare di ulteriori controlli per escludere altre cause, come fibromi uterini, polipi o altre anomalie ginecologiche.
Anche la durata dello spotting è da tenere sotto osservazione. Bisogna osservare se le perdite si verificano per un periodo prolungato e la loro frequenza.
È importante però anche fare attenzione agli altri sintomi che si possono presentare.
Prurito, bruciore, odore sgradevole o cambiamenti nella consistenza delle perdite vaginali, potrebbero indicare la presenza di un’infezione o irritazione locale.
Fenomeni di spotting durante la gravidanza sono da tenere ancor di più sotto osservazione. Questi vanno tempestivamente comunicati al medico perché possa effettuare un monitoraggio adeguato della donna e del feto.