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Pubblicato inSalute

I rimedi per il mal di testa

Il mal di testa è uno dei disturbi di cui più spesso ci lamentiamo. In che modo può essere trattato e prevenuto? Quando è indispensabile consultare uno specialista?

Quali sono i migliori rimedi per curare il mal di testa? La cefalea (questo il termine medico con cui si indica un dolore che riguarda qualsiasi parte della testa) è uno dei disturbi che più frequentemente ci colpiscono e per cui, dunque, ricerchiamo soluzioni.

In genere si tratta di una condizione non pericolosa, causata da fattori quali stress, stanchezza e un’alimentazione squilibrata, oppure, nelle donne, dall’approssimarsi del ciclo mestruale. In alcuni casi può essere però dovuta ad altre patologie, talvolta anche gravi.

Spesso la reazione istintiva, quando si è colti da mal di testa, è quella di intervenire con dei farmaci da banco per placare il dolore. Eppure, non sempre questa scelta è la più adeguata. Non esiste infatti un’unica tipologia di mal di testa, ma varie manifestazioni che differiscono tra loro in base alla causa scatenante e a seconda dell’area di localizzazione, dell’intensità e della frequenza con cui insorgono (emicrania, cefalea tensiva, cefalea a grappolo). 

Come è opportuno comportarsi allora in caso di mal di testa? Scopriamolo con l’aiuto del dott. Alberto Lerario, neurologo del Santagostino.

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Cosa è meglio per il mal di testa?

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Le cause del mal di testa possono essere diverse e da queste dipende la strategia terapeutica da adottare. In alcuni casi si può ricorrere a dei comuni analgesici da banco, adottare dei cambiamenti nello stile di vita oppure affidarsi a rimedi naturali o tecniche di massaggio.

Altre volte – specialmente quando la cefalea compare in forma grave e tende a ripresentarsi nel tempo – è necessario invece rivolgersi a uno specialista per approfondire le cause del disturbo e identificare la cura più appropriata.

Quali farmaci assumere per la cefalea?

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Quando la cefalea si manifesta occasionalmente e in forma lieve o moderata, i farmaci di prima scelta per curare gli attacchi sono i FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), come ibuprofene, naprossene e acido acetilsalicilico, oppure analgesici come il paracetamolo. È raccomandabile che questi medicinali non siano assunti in un’ottica fai da te, ma prescritti dal proprio medico, in grado di individuare il trattamento più adeguato in relazione alla tipologia, alla frequenza, alle cause e alla sintomatologia del mal di testa.

Quando il mal di testa è invece forte o si presenta in forma cronica, possono essere utilizzati farmaci in grado di arrestarlo. Si tratta di trattamenti che agiscono soprattutto sulle emicranie. Ne fanno parte:

  • i triptani, i quali impediscono ai nervi di produrre sostanze che possono provocare le emicranie. Vengono assunti per via orale o sottocutanea oppure mediante spray nasale;
  • la diidroergotamina, un vasocostrittore che può essere somministrato per via sottocutanea, intramuscolare o endovenosa o sotto forma di spray nasale;
  • i ditani, una nuova classe di farmaci con lo stesso funzionamento dei triptani, ma con minori effetti collaterali sul sistema cardiovascolare (come alterazioni della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca);
  • i gepanti, anch’essi farmaci di recente introduzione, che possono interrompere il mal di testa bloccando una proteina nel sangue che scatena l’emicrania. Vengono assunti per via orale;
  • farmaci antiemetici, utilizzati per alleviare emicranie di intensità da lieve a moderata.

Va precisato che un’assunzione eccessiva di questi farmaci può provocare un effetto rimbalzo, cioè divenire causa di mal di testa. Le cefalee causate da un uso smodato di medicinali vengono definite cefalee di rimbalzo e si manifestano come mal di testa frequenti o quotidiani. Per evitarle, è importare dosare attentamente l’utilizzo di farmaci, ricorrendo, laddove possibile, ad altre soluzioni terapeutiche.

Quali abitudini di vita aiutano a contrastare la cefalea?

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La cura del mal di testa può passare anche dalla correzione di alcuni comportamenti che potrebbero contribuire all’insorgenza di attacchi. In particolare, può aiutare a ridurre il mal di testa osservare accorgimenti come:

  • praticare con regolarità attività sportiva;
  • seguire un’alimentazione equilibrata;
  • consumare i pasti sempre negli stessi orari;
  • evitare di assumere posture scorrette che potrebbero irrigidire i muscoli del collo e provocare cefalea; 
  • correggere tensioni al livello della muscolatura masticatoria (bruxismo), delle spalle e delle mani;
  • evitare la luce, i profumi e i rumori troppo intensi;
  • mantenere un equilibrio nel ritmo sonno-veglia;
  • introdurre nella propria routine pratiche di rilassamento o meditazione.

Quali sono i rimedi naturali per il mal di testa?

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Per curare il mal di testa evitando di abusare di farmaci sintomatici, è possibile ricorrere a delle soluzioni non farmacologiche, che prevedono rimedi di tipo naturale. Tra questi ricordiamo:

  • l’assunzione di nutraceutici, ovvero quei principi attivi contenuti naturalmente in alcuni alimenti che contribuiscono al benessere dell’organismo, come per esempio il magnesio;
  • il consumo di tisane rilassanti (camomilla, valeriana, melissa…) che, inducendo un senso di rilassatezza, possono aiutare a combattere le sensazioni di stress e agire così, in modo indiretto, sull’insorgenza di mal di testa;
  • l’applicazione di impacchi freddi sulla fronte oppure, al contrario, bagni caldi o l’applicazione di impacchi caldi sulla nuca.

Quali punti toccare per far passare il mal di testa?

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Rientrano tra i rimedi non farmacologici per il mal di testa anche tecniche di automassaggio e digitopressione, che permettono di ottenere benefici andando ad agire manualmente su alcune aree del corpo. Per alleviare la cefalea sono specialmente indicati i seguenti movimenti:

  • premere la zona della fronte tra pollice e indice e poi rilasciarla gradualmente, ripetendo il gesto;
  • premere con i pollici l’area situata subito al di sotto delle sporgenze ossee della nuca.

Tra le metodiche alternative che trattano i sintomi della cefalea tramite la stimolazione di precise zone del corpo vi è anche l’agopuntura, in particolar modo per quel che riguarda le emicranie e cefalee di tipo tensivo.

Mal di testa forte: cosa fare?

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In caso di dolore particolamente intenso o addirittura violento alla testa, il consiglio è sempre quello di rivolgersi al proprio medico curante o di recarsi al pronto soccorso per poter ottenere una diagnosi corretta e un trattamento adeguato.  

È importante non sottovalutare la cefalea quando:

  • si presenta in modo improvviso, con un dolore acuto, mai provato in precedenza;
  • non recede, ma peggiora con il passare del tempo, nonostante l’assunzione di analgesici;
  • compare insieme a sintomi quali fiacchezza, confusione, perdita della memoria, sonnolenza e difficoltà nell’articolazione delle parole; 
  • insorge dopo un trauma cranico;
  • si manifesta con febbre, irrigidimento del collo, difficoltà a masticare, dolore al cuoio capelluto o arrossamento di un occhio e disturbi della vista (visualizzazione di aloni).

Si tratta di sintomi che vanno considerati dei veri e propri segnali di allarme, che potrebbero essere spie di un danno cerebrale o di patologie quali meningiti, encefaliti o glaucomi.

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Quando non passa il mal di testa?

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Quando il dolore alla testa diventa persistente e invalidante, compromettendo lo svolgimento delle normali attività quotidiane, e non migliora nonostante l’uso di antidolorifici, è fondamentale consultare un neurologo. Il parere di uno specialista è infatti cruciale per ottenere una diagnosi appropriata e una cura specifica. Solo così si può scongiurare il rischio di una cronicizzazione del disturbo ed evitare l’abuso di farmaci inefficaci o persino controproducenti.