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Pubblicato inSalute

L’ovaio multifollicolare: è un problema?

Quando si parla di ovaio multifollicolare? Cosa comporta questa condizione per la salute della donna?

ovaio-multifollicolare

Quando si parla di salute riproduttiva femminile, la condizione di ovaio multifollicolare può destare preoccupazione o confusione.

Ma si tratta realmente di una patologia? Quando può verificarsi? Richiede un trattamento?

Facciamo chiarezza con l’aiuto del dott. Rosalbino Mantuano, ginecologo del Santagostino, approfondendo cosa significa avere le ovaie multifollicolari e quali implicazioni può avere per la salute della donna.

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Cosa vuol dire avere le ovaie multifollicolari?

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Le ovaie multifollicolari o ovaie multicistiche (in inglese multifollicular ovaries, MFO) sono caratterizzate da una serie di cisti follicolari all’interno delle ovaie. Queste cisti, che contengono gli ovuli in fase di sviluppo, possono essere di dimensioni e numero variabili. In genere, si riscontrano da 6 a 10 cisti per ovaio, con un diametro che può raggiungere i 10 millimetri. Le ovaie restano di dimensioni regolari o leggermente maggiori rispetto alla norma.

È importante sottolineare che, nonostante la presenza di questi follicoli, le ovaie multifollicolari non rappresentano necessariamente un problema per la salute riproduttiva.

Ovaio multifollicolare: chi colpisce?

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L’ovaio multifollicolare è una condizione che si riscontra in circa il 10% delle donne, con una maggiore incidenza tra le ragazze giovani, in particolare durante la pubertà.

Che differenza c’è tra ovaio policistico e ovaio multifollicolare?

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È comune confondere l’ovaio policistico (PCOS) con l’ovaio multifollicolare (MFO), si tratta tuttavia di due condizioni cliniche diverse.

La sindrome dell’ovaio policistico è un disturbo di natura endocrino-metabolica causato da uno squilibrio ormonale che può comportare sintomi come:

Nella PCOS si osservano più di 10 cisti di piccole dimensioni, generalmente inferiori a 10 millimetri, e perlopiù concentrate nella regione periferica dell’ovaio. Vi è inoltre un aumento del volume delle ovaie (cosiddetta ipertrofia).

L’ovaio policistico può persistere per tutta la vita riproduttiva di una donna, mantenendo la sua caratteristica morfologia anche in presenza di gravidanza o trattamento farmacologico.

D’altra parte, l’ovaio multifollicolare non è associato alle complicanze indotte dall’alterato assetto ormonale tipico dell’ovaio policistico. Le cisti follicolari nelle ovaie multifollicolari sono meno numerose (da 6 a 10) ma di dimensioni maggiori, fino a 10 millimetri di diametro, e sono distribuite in modo sparso in tutto l’ovaio. Le ovaie, come si è accennato, mantengono un aspetto regolare o hanno dimensioni lievemente aumentate.

Diversamente dall’ovaio policistico, le ovaie multifollicolari tendono a risolversi spontaneamente nel tempo, specialmente dopo la pubertà.

Quali sono le cause dell’ovaio multifollicolare?

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L’insorgenza dell’ovaio multifollicolare sembra essere correlata a un aumento dell’attività ormonale, fattore che spiegherebbe la tendenza a svilupparsi durante il periodo puberale. Più precisamente, questa condizione sarebbe legata a un incremento della produzione notturna di gonadotropina, tipico dell’età dello sviluppo e destinato a regredire con il passare del tempo. Per questa ragione non viene considerata una reale patologia.

L’ovaio multifollicolare, tuttavia, può riguardare anche donne adulte. In questo caso tra i principali fattori che possono indurne la comparsa vi sono:

  • l’iperprolattinemia, ovvero un’eccessiva produzione dell’ormone prolattina, che può influenzare negativamente il normale funzionamento delle ovaie e la maturazione degli ovociti 
  • l’anovulazione, vale a dire la mancata ovulazione
  • uno stato di sottopeso, diete restrittive, un esercizio fisico troppo intenso o altre condizioni che influenzano la regolare comparsa del ciclo mestruale inducendo amenorrea secondaria, cioè l’assenza di ciclo mestruale
  • la sospensione di contraccettivi ormonali orali o del device intrauterino medicato (IUD)
  • l’iperstimolazione ovarica, prodotta da trattamenti di fecondazione assistita o dall’uso di farmaci per stimolare l’ovulazione.

Ovaio multifollicolare: sintomi

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Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le ovaie multifollicolari di rado causano sintomi evidenti. Nella maggior parte dei casi, le donne in cui si manifestano non avvertono alcun disagio correlato e scoprono di questa condizione durante esami di routine o ecografie ginecologiche. 

Talvolta, tuttavia, possono presentarsi:

Come rimanere incinta con l’ovaio multifollicolare?

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L’ovaio multifollicolare non è di per sé un ostacolo alla possibilità di avere una gravidanza, se non qualora sia associato a un’assenza di ovulazione. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia, la difficoltà di concepimento è reversibile. Intervenendo sulla causa del problema, infatti, le ovaie tornano a funzionare regolarmente, ripristinando la possibilità di rimanere incinta.

In caso di ovaio multifollicolare, potrebbero verificarsi dei problemi anche in seguito al concepimento, poiché un elevato numero di follicoli può comportare un innalzamento dei livelli di ormoni e dunque un maggiore rischio di aborti spontanei nelle fasi iniziali della gestazione. Il monitoraggio costante da parte di un ginecologo e un eventuale trattamento a base di progesterone, tuttavia, può evitare queste complicanze.

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Come si cura l’ovaio multifollicolare?

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Come si è visto, la presenza di ovaio multifollicolare non equivale a una vera e propria patologia. Quasi sempre, infatti, tende a scomparire spontaneamente una volta superata la pubertà.

In altre circostanze, quando il disturbo è correlato ad alterazioni del ciclo mestruale, può essere prescritta una terapia medica. Il trattamento prevede solitamente l’assunzione della pillola anticoncezionale, che ha l’effetto di tenere a riposo l’attività delle ovaie, regolarizzare il ciclo mestruale e prevenire la comparsa di nuove cisti.

In casi rari, l’ovaio multifollicolare può trasformarsi in policistico: quando accade, la terapia va modulata di conseguenza.