Skip to content
Pubblicato inGenitori

Il climaterio, non temo le vampate neanche in estate

La sindrome climaterica è una condizione comune a molte donne che si manifesta intorno ai 40-50 anni di età. Scopriamone di più con l’aiuto del ginecologo del Santagostino, Roberto Liguori

La sindrome climaterica

Per ogni donna arriva quel periodo fisiologico della vita caratterizzato da disturbi fisici e psicologici dovuti alla carenza di estrogeni e alla progressiva involuzione della funzionalità delle ovaie. Questa fase della vita è definita climaterio e può insorgere tra i 40 e i 50 anni di età. Tale condizione si manifesta con una sintomatologia variegata, ma è fondamentale saperla affrontare al meglio, soprattutto dal punto di vista mentale.

Con l’aiuto del ginecologo del Santagostino, Roberto Liguori, cerchiamo di capirne di più sul significato del climaterio, la sua sintomatologia e la maniera migliore per affrontare nel modo giusto questa nuova fase della vita di una donna.

Prenota una visita ginecologica

Che cosa significa il termine climaterio?

↑ top

«Per climaterio si intende quel periodo della vita della donna che precede e segue ancora per alcuni anni la menopausa». Si tratta di una fase caratterizzata da un ampio ventaglio sintomatologico, sia a livello fisico sia psicologico.

Il ruolo del ginecologo, in questa fase, è fondamentale anche e soprattutto per quanto riguarda le implicazioni mentali che il climaterio comporta nelle donne. «Il ruolo del ginecologo è principalmente quello di intervenire sulla perdita del privilegio biologico legato alla carenza di estrogeni con la terapia sostitutiva». Questo tipo di trattamento «nel rispetto delle indicazioni e soprattutto delle controindicazioni presenta più vantaggi che rischi».

Oltre a ciò, però, spetta allo specialista un altro compito, altrettanto importante, ovvero «quello di aiutare la donna ad andare per così dire incontro al fenomeno menopausa» e non arrivare impreparati a questa nuova fase della sua vita.

Il climaterio non è una condizione patologica, benché si manifesti con specifici disturbi quali, tra gli altri, vampate di calore, disturbi del sonno e altri disturbi dell’umore. Per questa ragione, quindi, si parla anche di sindrome climaterica, che è comune alla maggior parte delle donne che si avvicinano alla menopausa.

Quanto dura il periodo del climaterio?

↑ top

Il climaterio «normalmente ha una durata variabile compresa tra gli otto e i dieci anni». Il suo esordio, nella maggior parte dei casi, precede l’inizio della menopausa.

«Per menopausa si intende l’assenza completa delle mestruazioni da almeno 12 mesi. Normalmente essa insorge tra i 45 e i 55 anni».

Nei casi in cui la menopausa insorga al di fuori di questo range di riferimento, si parla di:

  • menopausa precoce, quando si manifesta al di sotto del limite inferiore di riferimento
  • menopausa tardiva, nel momento in cui fa il suo esordio al di sopra del limite superiore di riferimento

«In entrambi i casi, solitamente, si tratta di una condizione ereditaria. Con la menopausa, inoltre, cessa la produzione di estrogeni da parte delle ovaie».

Come distinguere il climaterio dalla menopausa?

↑ top

Come detto, il climaterio si manifesta con un ampio ventaglio di sintomi e disturbi. In prima luogo, questa fase è caratterizzata da irregolarità mestruali, «con cicli più abbondanti o addirittura con frequenza di due volte nell’arco del mese o talvolta con ritmo oltre i canonici 28 giorni»

Contestualmente a ciò, «inizia a comparire tutto quel corteo sintomatologico che precede la menopausa e che è determinato dalla carenza di estrogeni»:

Oltre a questi sintomi, il climaterio può manifestarsi anche a livello psicologico con disturbi psicoaffettivi quali:

La chiave per distinguere il climaterio dalla menopausa sta proprio nel monitoraggio del ciclo mestruale. La diagnosi di menopausa, infatti, si fa in assenza di ciclo mestruale per 12 mesi consecutivi.

Per supportare la diagnostica, generalmente, viene richiesto dallo specialista il dosaggio degli ormoni coinvolti come gli estrogeni per l’appunto e l’ormone follicolo stimolante (FSH).

Cosa sono le vampate?

↑ top

«Le vampate di calore rappresentano probabilmente il disturbo più caratteristico e lamentato della condizione climaterica».

Le vampate sono dovute principalmente a due ragioni:

  • funzionalità del sistema vasomotorio irregolare
  • squilibrio ormonale proprio del climaterio

Questo disturbo è facilmente riconoscibile in quanto si manifesta con una sintomatologia ben definita. «Le vampate si caratterizzano per un’improvvisa sensazione di calore di provenienza indefinita e in grado di diffondersi all’intero corpo».

Nella maggior parte dei casi, possono essere accompagnate da:

  • sudorazione
  • palpitazioni
  • arrossamento del viso

Nel caso di eccessiva frequenza giornaliera questi sintomi possono arrivare «a condizionare anche la vita relazionale».

Prenota una visita ginecologica

Climaterio: rimedi naturali

↑ top

I disturbi legati alla sindrome climaterica così come quelli dovuti alla menopausa possono essere ‘combattuti’ adottando stili di vita e abitudini sane.

In primo luogo, una moderata attività motoria, in particolare di tipo aerobico, può evitare le complicazioni sintomatologiche più comuni, soprattutto per quanto riguarda il rischio cardiovascolare o le patologie metaboliche.

Anche la fitoterapia, ovvero l’utilizzo di piante medicinali e i suoi derivati, può essere utile a contrastare i sintomi del climaterio.

È opportuno, inoltre, adottare un regime alimentare ricco di vitamine e sali minerali e mantenere il peso corporeo ideale. Abuso di alcol e fumo di sigaretta sono entrambi fattori che possono anticipare la menopausa e, di conseguenza, andrebbero evitati.

Foto di silviarita da Pixabay