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Pubblicato inSalute

Cosa comporta il calo ponderale nei bambini

Il calo ponderale nei bambini si verifica quando il peso diminuisce. Può avere alla sua origine cause di diverso tipo. Vediamo quali sono, cosa significa la perdita di peso nel neonato o nel bambino e quando preoccuparsi.

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Il calo ponderale nei bambini è spesso fonte di preoccupazione per i genitori. È possibile distinguere tra un calo ponderale fisiologico, che è del tutto normale, e si verifica nel neonato nei primi giorni di vita, e una perdita di peso patologica.

Il dottor Paolo Minelli, pediatra del Santagostino, risponde alle domande più frequenti sul tema, facendo chiarezza sulle cause di tale condizione e su quanto peso è normale che un bambino perda.

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Calo ponderale nei bambini: cosa vuol dire?

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Il calo ponderale nei bambini si verifica quando il loro peso corporeo diminuisce rispetto alla norma, per la loro età e altezza. Si tratta di un fenomeno che può essere temporaneo o persistente e che può avere diverse cause.

Iniziamo col dire che il peso del bambino alla nascita dipende da diversi fattori, ad esempio:

  • sesso
  • razza
  • fattori genetici
  • età gestazionale (cioè la settimana di gravidanza in cui è nato il bambino)
  • gemellarità
  • abitudini comportamentali della madre durante la gestazione (per esempio: fumo e stress sono fattori di esiguo accrescimento). 

In generale, il calo ponderale è fisiologico nei primi giorni di vita del neonato. Questo è dovuto al processo di adattamento del bambino al mondo circostante, molto diverso dall’ambiente intrauterino.

In generale, il peso di un neonato a termine di una gravidanza condotta regolarmente (tra le 38 e le 42 settimane di gestazione), è considerato normale se è di:

  • 3,4 kg per maschi
  • 3,2 kg per le femmine.

In generale, è considerato nella norma un valore compreso tra i 2,5 e i 4 kg.

Calo ponderale nel neonato

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La perdita di peso, dunque, è fisiologica durante i primi giorni di vita, e nello specifico tra il secondo e il quarto giorno. Il neonato, infatti, passa dall’ambiente liquido intrauterino, dove le sue necessità sono completamente soddisfatte, al mondo gassoso, più freddo e dalla temperatura instabile, in cui deve nutrirsi e respirare autonomamente. 

Il bambino inizia subito a perdere liquidi in eccesso che aveva alla nascita attraverso l’eliminazione dell’urina e delle feci e tramite la respirazione. Inoltre, inizia a consumare calorie, per alimentarsi, piangere e scaldarsi. 

Inoltre, il suo stomaco è ancora troppo piccolo per poter contenere grandi quantità di latte, di conseguenza l’introito calorico non riesce a compensare il dispendio di energia. Da ciò, si verifica una diminuzione di peso, che rientra perfettamente nella normalità e non deve destare preoccupazioni. 

Con il passare dei giorni, il bambino riesce a compensare la perdita di liquidi assumendo quantità di latte sempre maggiori.

Calo ponderale fisiologico: quanto peso è normale perdere?

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Il calo ponderale è normale quando il bambino perde tra il 5 e il 10% del suo peso corporeo. Per fare un esempio, se un bambino pesa 3 kg alla nascita, nei primi 7 giorni di vita, può perdere fino a 300 grammi. 

Il recupero del peso è correlato direttamente alla sua capacità di nutrirsi e assumere il latte, e di conseguenza, dipende dalla produzione di latte materno. 

Generalmente, tra il terzo e il quinto giorno dopo il parto, si verifica la montata lattea, ovvero quella fase dell’allattamento in cui il colostro, ovvero il primo latte prodotto dopo il parto, contenente una maggiore quantità di proteine, anticorpi, vitamine e minerali che lo rendono fondamentale per il sistema immunitario del neonato, si trasforma gradualmente in latte.

Quando si recupera il peso?

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Il calo ponderale, come già detto, si verifica in genere tra il secondo e il quarto giorno di vita.

Dopo il quinto giorno, dovrebbe verificarsi un aumento di peso costante, che va dai 130 ai 330 grammi a settimana.

Il neonato dovrebbe tornare al suo peso di nascita entro le prime 2 settimane di vita, e prendere fino a 1,4 chili, nei primi 3 mesi. 

Quando preoccuparsi del calo ponderale?

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Il calo ponderale nei bambini è considerato patologico quando è superiore al 10% rispetto al peso alla nascita. Può essere sempre utile un esempio: se il neonato alla nascita pesa 3,2 kg, e dopo 4 giorni pesa 2,8 kg, significa che ha perso 400 grammi, quindi più del 10%.

Quali sono le cause di calo ponderale nel bambino?

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Il peso del bambino viene influenzato, in prima battuta, dalla sua alimentazione.

Per prima cosa, è necessario accertarsi che il bambino consumi i pasti regolarmente e in quantità adatte alla sua età. Può avvenire, però, che il bambino perda peso nonostante un’alimentazione adeguata. In quest’ultimo caso, il calo ponderale potrebbe essere il segnale di un problema più serio che deve essere valutato attentamente.

Malassorbimento

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La causa più comune di calo ponderale nel bambino è il malassorbimento. Questa condizione si verifica quando i nutrienti contenuti nei cibi non vengono correttamente estratti e assorbiti dall’organismo, provocando una mancata assimilazione di sostanze fondamentali per la crescita e il corretto sviluppo dell’organismo. Oltre a una perdita di peso, questo può provocare anche un rallentamento della crescita.

All’origine del malassorbimento, possono esserci patologie di diverso tipo, per esempio:

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Disturbi endocrini

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La perdita di peso nel bambino potrebbe essere dovuta anche a disturbi endocrini, per esempio:

Nel caso dell’ipertiroidismo, in particolare, si verifica una iperfunzione della ghiandola tiroidea, che ha come conseguenza un aumento del consumo di energia, superiore all’energia che viene fornita con il cibo.

In ogni caso, il calo ponderale nel bambino non deve mai essere sottovalutato: è necessario rivolgersi al proprio pediatra, per una visita accurata, e se necessario, effettuare esami del sangue e altri test che accertino la presenza di eventuali patologie.