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Pubblicato inBenessere

Aspartame cancerogeno? Verità e miti sul dolcificante più diffuso

L’aspartame è da tempo al centro di dibattiti riguardo ai suoi effetti sulla salute. Recentemente, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha fornito nuovi aggiornamenti sulla sua potenziale cancerogenicità, suscitando nuove domande e preoccupazioni. Sono davvero motivate?

Come funzionano i dolcificanti artificiali? Sebbene l’aspartame abbia all’incirca le stesse calorie per grammo del normale zucchero, il suo potere dolcificante è circa 200 volte superiore. Il che vuol dire che ne basta una piccolissima quantità per ottenere lo stesso grado di dolcezza, con conseguente risparmio calorico. Viviamo in un’epoca in cui si cerca costantemente di ridurre l’assunzione di calorie senza rinunciare al gusto: non stupisce, quindi, l’utilizzo dei dolcificanti nell’alimentazione umana. In particolare, l’aspartame, spesso indicato come additivo E951, è utilizzato fin dagli anni 80 nella preparazione di dolci, bevande, gomme da masticare ed altri prodotti,un potenziale alleato nella lotta contro obesità e malattie correlate.

L’Aspartame sotto la Lente: La Classificazione OMS

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Il 14 luglio 2023 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato i risultati delle ultime analisi circa il rischio di cancerogenicità dell’aspartame, che è ora classificato come tipo 2B della classificazione IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), ovvero possibilmente cancerogeno per l’uomo. Significa che è meglio non consumarlo più?

Iniziamo dalla classificazione utilizzata dalla IARC. Innanzitutto, si tratta di un indice che esprime il livello di certezza che una determinata sostanza possa causare il cancro, e non il livello di rischio associato all’esposizione a quella sostanza. In altre parole, indica se una sostanza possa essere nociva (sì/no, ovvero o una sostanza è cancerogena, o non lo è), e non quanto o a quale livello. La classificazione IARC prevede quattro gruppi:

  • il gruppo 1 comprende le sostanze per le quali esiste sufficiente evidenza scientifica che producano cancro negli esseri umani, come ad esempio fumo, alcool e radiazioni ionizzanti
  • il gruppo 2A include le sostanze ‘probabilmente cancerogene’, per le quali le prove scientifiche di cancerogenicità negli umani sono limitate, mentre è sufficiente in esperimenti su animali, come il consumo di carne rossa o il DDT.
  • il gruppo 2B è formato dalle sostanze ‘possibilmente cancerogene’: anche per questo gruppo l’evidenza scientifica di danni all’uomo è limitata, ed inoltre è considerata meno che sufficiente l’evidenza in esperimenti su animali, come ad esempio il piombo e ora l’aspartame.
  • il gruppo 3 infine, comprende tutte le sostanze per le quali non è considerata adeguata l’evidenza di cancerogenicità né per l’uomo né per gli animali.

La nuova classificazione dell’aspartame è dunque da leggere, secondo l’OMS, non come una preoccupazione immediata circa la sicurezza nel consumo di questa sostanza, ma come un invito a proseguire la ricerca scientifica sui possibili effetti di tale consumo.

Quanto aspartame possiamo consumare?

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La dose giornaliera massima consigliata di aspartame, stabilita dal Comitato congiunto FAO/OMS di esperti sugli additivi alimentari (JECFA), è rimasta infatti invariata, 40 milligrammi per chilo di massa corporea. A quanto equivalgono? Considerando un quantitativo tipico orientativo di 200 mg per ogni lattina di bevanda edulcorata, questo vorrebbe dire una quantità massima di circa 14 lattine al giorno per una persona di 70 kg, una quantità ben al di sopra del normale consumo. La quantità è orientativa e dipende dallo specifico prodotto, ma resta il fatto che, in altre parole, un normale consumo è attualmente ritenuto sicuro per l’uomo.

La recente classificazione dell’aspartame non dovrebbe scatenare il panico, ma piuttosto sollecitare ulteriori ricerche.
Senza dunque lasciarsi andare ad innecessari allarmismi, è quindi sempre , fondamentale affidarsi a fonti credibili e mantenere una dieta equilibrata, concedendosi ogni tanto qualche peccatuccio dolciario….

Fonti:

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  • https://www.who.int/news/item/14-07-2023-aspartame-hazard-and-risk-assessment-results-released
  • https://cdn.who.int/media/docs/default-source/nutrition-and-food-safety/jecfa-summary-of-findings-aspartame.pdf?sfvrsn=a531e2c1_22&download=true