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Pubblicato inGenitori

Sbalzi di umore: ciclo o sintomi più profondi?

Si tratta di disturbi della sfera affettivo-comportamentale di cui possono soffrire le donne in concomitanza della settimana che precede la comparsa del flusso mestruale

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Alcune donne riferiscono, in concomitanza della settimana che precede la comparsa del flusso, di soffrire di disturbi sia fisici che psicologici o affettivo-comportamentali di intensità variabile. Parliamo, in questi casi, di sintomi pre-ciclo.

Tra le condizioni più frequenti associate a questi sintomi ci sono i cosiddetti sbalzi d’umore. Non sempre, però, questi sono strettamente legati al ciclo mestruale. Talvolta alla base possono infatti esserci cause più profonde.

Con l’aiuto del ginecologo del Santagostino, Rosalbino Mantuano, vediamo di che cosa si tratta e quali sono le cause principali di queste condizioni.

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Cosa sono Pms e Pmdd?

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La sindrome premestruale (Pms) provoca sintomi da una a due settimane prima del ciclo di una donna. Le manifestazioni più comuni includono affaticamento, gonfiore, irritabilità, depressione e ansia.

Il disturbo disforico premestruale (Pmdd) è, invece, la forma grave di sindrome premestruale. Il Pmdd può far sentire una donna molto triste o nervosa, avere problemi con gli amici o la famiglia e può causare difficoltà a prestare attenzione al lavoro o alla scuola. Le cause di sindrome premestruale e Pmdd non sono ancora note.

Altri problemi, come la depressione e il disturbo d’ansia, sono simili a quelli innescati dalla sindrome premestruale e dal Pmdd. La differenza principale è che i sintomi di questi due disturbi si verificano solo nei giorni che precedono il ciclo di una donna. La depressione e l’ansia sono, invece, evidenti tutto il tempo.

A cosa sono dovuti gli sbalzi d’umore?

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Le prove scientifiche disponibili suggeriscono che la sindrome premestruale (Pms) è un disturbo innescato da cambiamenti negli ormoni ovarici, nelle donne che presentano i sintomi, durante la fase luteinica (che fa seguito all’ovulazione e che si ha circa nella parte centrale del ciclo).

Non è chiaro il motivo per cui alcune donne sviluppino la sindrome premestruale (Pms) o il disturbo disforico premestruale (Pmdd) e altre no.

Infatti, i livelli di estrogeni e progesterone sono simili nelle donne con o senza questi disturbi.

Si pensa che ciò derivi dall’interazione tra i cambiamenti ciclici negli steroidi ovarici e il funzionamento dei neurotrasmettitori cerebrali centrali. Il neurotrasmettitore più implicato nelle manifestazioni della sindrome premestruale è la serotonina, sebbene vi siano prove che dimostrano il coinvolgimento di:

  • beta-endorfina
  • acido gamma-aminobutirrico (Gaba)
  • sistema nervoso autonomo

I sintomi più comuni associati a Pms e Pmdd

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Gli sbalzi d’umore sono uno dei sintomi più comuni associati alla sindrome premestruale. Altre manifestazioni che interessano il tono dell’umore e del comportamento e che sono piuttosto frequenti tra le donne durante la fase premestruale includono:

  • irritabilità
  • ansia
  • tensione
  • umore triste o depresso
  • diminuzione dell’interesse per le attività e le relazioni interpersonali

La sintomatologia della sindrome premestruale moderata o grave si associa a una diminuzione della produttività lavorativa, all’aumento dell’assenteismo e a un incremento del ricorso alle prestazioni sanitarie.

La sindrome premestruale è definita dall’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) come la presenza di almeno un disturbo che si verifica nella fase luteale del ciclo. Questo disturbo dovrebbe portare a una compromissione dello stato di benessere.

La International Society for Premenstrual Disorders (ISPMD), invece, ha identificato i criteri “fondamentali” per la sindrome premestruale clinicamente significativa che include almeno un sintomo o disturbo di tipo psicologico o comportamentale.

I sintomi devono in qualche modo compromettere il benessere psicofisico e dovrebbero regredire con la comparsa della mestruazione o poco dopo.

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Come regolare gli sbalzi d’umore?

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La Pms e la Pmdd possono essere aggravate da stress, ansia, depressione e altre condizioni psicologiche. Inoltre, convivere con la sindrome premestruale o Pmdd può causare difficoltà nelle relazioni interpersonali, al lavoro o a scuola, e nella vita quotidiana in generale. La terapia di rilassamento può aiutare ad alleviare lo stress e l’ansia quotidiani e può includere tecniche come

Per quanto riguarda, invece, i trattamenti farmacologici, gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (Ssri) rappresentano un trattamento altamente efficace per i sintomi della sindrome premestruale e del Pmdd.

La vitamina B6 (fino a 100 mg/giorno) potrebbe avere un piccolo beneficio per le donne con sindrome premestruale lieve. Non devono essere assunti più di 100 mg di vitamina B6 al giorno.

Alcune donne con sindrome premestruale o Pmdd stanno meglio quando assumono una pillola anticoncezionale. Tuttavia, alcune pazienti riferiscono un peggioramento o nessun miglioramento della sindrome premestruale. In tal caso, dovrebbero utilizzare un trattamento alternativo. La pillola può essere assunta in regime continuo e non ciclico per evitare la comparsa del flusso mestruale. L’assunzione continua della pillola previene i consueti cambiamenti ormonali ciclici che potrebbero influenzare l’umore.

Foto di Free-Photos da Pixabay