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Pubblicato inSalute

Come pulire l’ombelico al bambino (ma non solo)

L’ombelico è una parte delicata soprattutto nei neonati. Spesso trascurata nell’igiene quotidiana degli adulti, vediamo quali accorgimenti seguire per pulirlo al meglio nei neonati, scongiurando il rischio di infezioni.

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Pulire l’ombelico è spesso un’azione trascurata quando ci si prende cura della propria igiene personale. Tuttavia, proprio come il resto del corpo, anche l’ombelico deve essere pulito accuratamente, soprattutto perché la sua conformazione anatomica, fatta di piccole pieghe e solchi, lo rendono un facile ricettacolo di sudore, pelle morta, residui dei tessuti degli indumenti e batteri.

L’igiene dell’ombelico diventa però ancora più importante quando si parla di bambini e neonati.

Insieme alla dottoressa Pessina, ostetrica del Santagostino, vediamo come pulire l’ombelico del bambino e del neonato, quali accorgimenti utilizzare e a cosa prestare attenzione. 

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Come pulire l’ombelico del neonato?

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Appena tornati dall’ospedale quando il moncone del cordone ombelicale è ancora attaccato, è importante che l’ombelico venga mantenuto asciutto, disinfettando la parte o meglio favorendone l’essiccazione. Bisogna procedere con la disinfezione dell’ombelico del bambino 2 o 3 volte al giorno, utilizzando una garza sterile con alcool denaturato o con acqua ossigenata.

Le eventuali crosticine possono essere rimosse con la stessa garza. Una volta che il moncone si sarà staccato, potrebbe essere necessario pulire ancora la parte, semplicemente utilizzando acqua. La caduta del moncone deve avvenire entro 12-14 giorni, la zona circostante non deve arrossarsi e non deve emettere un odore sgradevole.

Se si evidenziano precocemente questi segni di infezione si può procedere facendo delle toccature con la tintura madre di calendula imbevendo un cotton fioc. Se la situazione perdura è necessario rivolgersi al pediatra

Come pulire l’ombelico in gravidanza?

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L’ombelico della gestante durante la gravidanza può modificarsi. Di solito si distende, può esserci un po’ di prurito per questa distensione della cute. È sufficiente utilizzare un po’ di acqua e sapone per detergerlo.

Come togliere la lanugine dall’ombelico?

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Iniziamo col dire che le piccole formazioni di lanugine che si concentrano nell’ombelico sono dovute all’accumulo delle fibre degli indumenti, polvere, cellule morte, sebo e sudore, e sono assolutamente innocue. 

Per gli adulti, è sufficiente detergere la parte durante il bagno o la doccia, con acqua e sapone, oppure usare un batuffolo di cotone imbevuto di alcol e strofinare delicatamente le superfici interne dell’ombelico.

Molto importante, una volta terminata la detersione, asciugare bene la parte, per evitare che l’umidità favorisca la proliferazione batterica. Il discorso cambia quando si parla di bambini, e soprattutto di neonati.

È vero che l’ombelico di un bambino non si deve toccare?

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Non c’è alcuna ragione medica per cui l’ombelico di un bambino non dovrebbe essere toccato. Come già detto, durante il bagnetto o la pulizia quotidiana del bambino, è normale e necessario pulire delicatamente l’area per prevenire infezioni. Tuttavia, è importante lavare l’ombelico con cura e delicatamente, evitando di strofinare o grattare l’area. Inoltre, se si notano segni di infiammazione, arrossamento o secrezione dall’ombelico del bambino, è importante consultare un medico.

Come fare quando l’ombelico del bambino è infiammato?

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Talvolta all’interno dell’ombelico del neonato si vede una piccola innocua pallina scura, di pochi millimetri: si tratta di un granuloma che il pediatra indicherà come trattare.

Successivamente la pulizia dell’ombelico non richiede grande cura: durante il bagnetto basta divaricare un pochino la pelle e lavare con acqua. Oppure durante il cambio del pannolino con un cotton fioc bagnato asportare l’eventuale sporcizia. Spesso un bimbo più grandino gioca con il suo ombelico, che si presenta come un piccolo bottoncino o una interessante fessura in cui inserire qualcosa.

Perché l’ombelico fa cattivo odore?

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L’ombelico può emettere un odore sgradevole quando al suo interno si accumulano sudore, sporco e batteri, ma soprattutto in caso di infezioni batteriche o micosi.

Per questo è importante prestare particolare attenzione alla detersione della zona, in particolare se si ha un ombelico profondo e di conseguenza più difficile da pulire. 

Il cattivo odore può essere, infatti, oltre che una conseguenza di una scarsa igiene, il segno di una condizione che richiede un trattamento medico. Un ombelico maleodorante va attenzionato soprattutto quando è associato a prurito, arrossamento, dolore, gonfiore e secrezioni.

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Cosa succede se non si pulisce l’ombelico al bambino?

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Una scarsa igiene dell’ombelico può causare onfalite, cioè un’infiammazione della zona ombelicale che si presenta arrossata, tumefatta, dolente e maleodorante e che va opportunamente disinfettata e trattata secondo le indicazioni del pediatra con pomate antisettiche o in casi più gravi antibiotiche.