- Menopausa, quando arriva nella vita di ogni donna?
- Quanto tempo deve passare per dire di essere in menopausa?
- Cosa è la premenopausa e quali sono i suoi sintomi?
- Menopausa chirurgica, cosa comporta?
- In menopausa è possibile rimanere incinta?
- Menopausa anticipata, a quale età può avvenire?
- Il supporto del ginecologo
La menopausa coincide con la cessazione definitiva del flusso mestruale. Da vari studi epidemiologici e statistici è stato dimostrato che nel mondo Occidentale, da quando è stato possibile recuperare documenti, nel corso dei secoli la menopausa si è mostrata stabile. Avviene tra i 50 e i 55 anni di età, con una media di 53 anni. A differenza del menarca (la comparsa della prima mestruazione), che oggi si verifica intorno all’età di 11 anni mentre nell’Ottocento avveniva intorno ai 18 anni.
Il primo dato da tenere in considerazione è il cambiamento della lunghezza della vita. Ci sono donne che vivono fino a 100 anni, andando in menopausa a 50. È possibile affermare che le donne oggi passano più tempo della propria vita senza mestruazioni rispetto alla durata dell’età fertile, se consideriamo anche gli anni che precedono la comparsa del menarca.
Menopausa, quando arriva nella vita di ogni donna?
↑ topL’età che si considera normale per la menopausa è 50-55 anni. Ma per ogni donna va considerata la storia individuale, affiancata dai due fattori sinora avallati da prove scientifiche che possono influire sull’età di comparsa della menopausa:
- L’ereditarietà, che può anticipare oppure posticipare l’età in cui la donna va in menopausa.
- Il fumo, che può solo anticiparla.
Quanto tempo deve passare per dire di essere in menopausa?
↑ topDevono trascorrere 12 mesi senza il ciclo per affermare che è avvenuta la menopausa e che la donna non è più fertile perché l’ovaio ha interrotto la funzione della fertilità in modo definitivo.
È bene ricordare che una volta si pensava che con la menopausa l’ovaio terminasse definitivamente il suo compito, invece questo continua a produrre una piccola parte di ormoni in percentuali diverse da prima: estrogeni più deboli e una quota di androgeni. La questione varia da donna a donna e questo spiega la varietà di sintomi che possono comparire.
Cosa è la premenopausa e quali sono i suoi sintomi?
↑ topLa premenopausa – correttamente chiamata climaterio – coincide invece con l’epoca della vita che precede il momento puntuale della menopausa, ovvero il momento in cui, trascorsi 12 mesi dalla scomparsa del ciclo, si può affermare che la donna è in menopausa. Il climaterio corrisponde all’instaurarsi di tutta una sintomatologia che si presenta anche prima che le mestruazioni cessino.
Dopo i 46-47 anni molte donne cominciano a entrare in questa fase di transizione. Si possono avere cicli più irregolari, la scomparsa dell’ovulazione, il ciclo può saltare, si allungano gli intervalli fra un ciclo mestruale e l’altro.
Questi segnali ci dicono che si sta avviando un processo, che – è bene ribadire – è diverso da donna a donna.
Anche dopo i 12 mesi dalla scomparsa del ciclo mestruale, possono permanere cambiamenti del quadro endocrino e di una serie di funzioni del nostro organismo.
I sintomi che possono comparire:
- Irregolarità del ciclo mestruale.
- Episodi di emorragie mestruali.
Inoltre, la donna ha la percezione di una situazione di instabilità, che può manifestarsi con:
- Difficoltà ad addormentarsi e nel dormire, dovuta anche a crampi alle gambe e instabilità motoria.
- Possibile aumento della cefalea.
- Problemi urinari alla vescica che diventa più instabile, con conseguente necessità di urinare più frequentemente.
- Sonno notturno irregolare.
- Risveglio precoce.
- Comparsa di una certa irritabilità.
- Sudorazione intensa anche durante la notte o in situazioni ad alta carica emotiva.
- Reazioni vasomotorie (le cosiddette “vampate”): la donna avverte una sorta di fiamma che sale dal petto verso la testa. Nel 50 per cento dei casi, nei primi anni dopo la cessazione del flusso, le pazienti riferiscono una continuazione della sintomatologia vasomotoria.
- Sindrome depressiva, malinconia, grigiore nel vedere l’esistenza. Nel 30-40 per cento dei casi le donne riferiscono una sintomatologia depressiva. Una buona percentuale di pazienti in questa fase intraprende l’uso di psicofarmaci.
- Alterazione dello stile di vita del benessere quotidiano, riferito da un discreto numero di donne.
In alcune donne questo lungo elenco di sintomi può non manifestarsi affatto o manifestarsi con blanda intensità.
Menopausa chirurgica, cosa comporta?
↑ topCirca il 15 per cento delle donne in Italia va incontro a menopausa chirurgica.
La menopausa chirurgica può essere di due tipi:
- Può avvenire per l’intervento di asportazione dell’utero. In questo caso, più frequente, le ovaie continuano a svolgere la propria funzione. Pertanto il flusso mestruale scompare ma gli altri sintomi faranno la loro comparsa quando si manifesterà la menopausa, nel momento in cui sarebbe quindi avvenuta in maniera spontanea.
- Un intervento più demolitivo avviene nelle pazienti oncologiche. Si tratta della isterectomia con annessiectomia bilaterale, che comporta l’asportazione di utero, cervice, tube e ovaie. A qualsiasi età venga fatto questo intervento, comporta l’interruzione repentina degli ormoni. Per questo motivo si verifica maggiore frequenza e intensità dei sintomi sopra descritti.
In menopausa è possibile rimanere incinta?
↑ topDato che la menopausa coincide con la fine della fertilità per definizione, non è possibile rimanere incinta in questo periodo della vita. Negli ultimi anni, con l’avvento della fecondazione assistita, può avvenire che una donna decida di voler intraprendere una gravidanza anche se si trova in menopausa. In questo caso la somministrazione di ormoni viene fatta dall’esterno. L’utero viene così preparato ad accogliere un embrione che non è frutto della sua ovulazione ma che viene prodotto dalla donazione degli ovociti di un’altra donna giovane e dal seme del compagno o di un donatore.
Menopausa anticipata, a quale età può avvenire?
↑ topIn Italia, una percentuale molto bassa di donne – meno dell’1 per cento – va in menopausa spontanea prima dei 40 anni anni. Nel 15 per cento dei casi questo avviene prima dei 45 anni.
Le cause comprovate di una menopausa anticipata possono essere la familiarità e il fumo. A volte un fattore determinante può essere quello ambientale, ma non ci sono attualmente dati statistici a supporto.
Prima dei 50-55 anni la menopausa va considerata prematura e anche meno fisiologica.
Ricordiamo infatti che la menopausa è un fenomeno fisiologico che fa parte della vita della donna.
Si parla tanto di menopausa perché questa situazione di caduta della produzione estrogenica influenza un po’ tutto il nostro corpo:
- Ha effetto sui tessuti del nostro organismo: la donna può prendere peso e trovarsi ingrassata.
- Può accelerare una perdita di massa ossea e causare osteoporosi: le donne ne soffrono più degli uomini.
- È possibile che influenzi la situazione cardiovascolare e il metabolismo degli zuccheri.
- Coinvolge il funzionamento della tiroide.
- Può causare ipertensione.
- È fra le cause di ipercolesterolemia.
- Può dare problemi cardiovascolari.
- In generale, può portare a un peggioramento della qualità della vita.
Il supporto del ginecologo
↑ topLa menopausa ha sicuramente bisogno di un’attenzione particolare. Il ginecologo dovrebbe essere il medico di riferimento che aiuta la donna a “invecchiare bene” e sfrutta questo momento per impostare una terapia non solo farmacologica. Deve avvenire una vera e propria presa in carico della paziente e del suo stile di vita.
I tre pilastri della salute, non solo della donna ma di ogni individuo a partire dall’infanzia sono:
- Corretta alimentazione
- Attività fisica regolare
- Benessere psicologico
Occorre un approccio clinico e integrato che si prenda cura della qualità della vita dei pazienti. È questo il caso della medicina funzionale, che lavora sull’equilibrio fisico e mentale dell’organismo.
Per la quota di popolazione che presenta sintomi, possono essere utili – a seconda dei casi – la terapia ormonale o la fitoterapia. Anche in questi casi attività fisica e alimentazione possono aiutare tantissimo, partendo sempre dall’analisi dello stile di vita della paziente.
Per quanto riguarda effetti della menopausa come ipotiroidismo, ipertensione e altre situazioni specifiche, il ginecologo è il medico di riferimento che può consigliare alla paziente percorsi diagnostici e terapeutici legati ad altri specialisti.