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Pubblicato inBenessere

L’insonnia – da cosa dipende e come si affronta

Il dott. Alberto Lerario, medico neurologo, e la dott.ssa Renata del Giudice, psicoterapeuta, ci spiegano cos’è l’insonnia, da cosa dipende e come si può affrontarla grazie all’approccio multidisciplinare degli specialisti del Santagostino.

Il dott. Alberto Lerario, medico neurologo, e la dott.ssa Renata del Giudice, psicoterapeuta, ci spiegano cos’è l’insonnia, da cosa dipende e come si può affrontarla grazie all’approccio multidisciplinare degli specialisti del Centro Medico Santagostino.

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L’insonnia

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L’insonnia è una patologia molto frequente che arriva a coinvolgere fino al 40% della popolazione, almeno una volta nella vita e nel 10% dei casi raggiunge i criteri di insonnia cronica.
Viene definita come un disturbo del sonno in chi ne avrebbe le adeguate capacità e possibilità di farlo, con dei risvolti negativi durante l’attività quotidiana diurna.

Tipologie di insonnia

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Esistono diversi tipi di insonnia che, dal punto di vista temporale, possono essere definite come difficoltà nell’addormmentamento o come un eccessivo risveglio precoce, più volte durante la notte o nelle prime ore della mattinata.

Cause dell’insonnia

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Sono molte le cause che provocano questo disturbo

Cause mediche

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Malattie cardiologiche, malattie respiratorie polmonari, malattie ortopediche, oncologiche, neurologiche o malattie neuro-degenerative, come le demenze.

Cause psichiatriche

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Disturbi dell’umore, ansia, depressione

Cause legate allo stile di vite

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Diete errate, eccessiva attività fisica, uso smodato dei device come smartphone e tablet.

Quando rivolgersi al medico?

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Quando il disturbo del sonno impatta negativamente durante l’attività quotidiana, causando eccessiva sonnolenza, difficoltà di concentrazione o anche di memoria, fino a provocare disturbi dell’umore come la depressione o anche ansia.

Come superare l’insonnia?

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Per superare l’insonnia è necessaria una presa in carico multidisciplinare e quindi è consigliabile avere pareri da un’equipe composta da neurologi, psicoterapeuti, psichiatri e medici di medicina funzionale, otorinolaringoiatri e nutrizionisti.

Un approccio di questo tipo permette di inquadrare al meglio il disturbo, escludendo altre patologie concomitanti o disturbi del sonno e prevedendo una presa in carico il più possibile integrata, specializzata, che possa anche comprendere trattamenti farmacologici o non farmacologici.

La terapia cognitivo-comportamentale

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Secondo le più recenti linee guida internazionali la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia è il trattamento di elezione in casi di insonnia. Non è prettamente una psicoterapia, piuttosto un trattamento mirato al disturbo del sonno. Si basa sui modelli psicofisiologici del sonno e agisce su tutte quelle caratteristiche comportamentali, cognitive e fisiologiche che mantengono il disturbo del sonno nel tempo.
Diversi studi hanno anche evidenziato l’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale nei casi in cui l’insonnia è associata ad altre patologie, come quelle polmonari, cardiovascolari, patologie croniche o disturbi psichiatrici.
In questi casi il trattamento non agisce solo sul disturbo del sonno ma migliora anche la patologia concomitante, limitandone le ricadute e le recidive.

Il percorso al Santagostino

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Al Santagostino esiste un percorso specifico per chi soffre d’insonnia, che consiste in una prima visita neurologica in cui si inquadra la problematica del paziente, per poi stabilire un percorso di trattamento il più integrato possibile tra una terapia medica farmacologica e un percorso psicologico mirato per il disturbo del sonno.

Per accedere al percorso di trattamento per l’insonnia sono previsti due incontri di valutazione con uno psicologo esperto in disturbi del sonno. Al primo incontro il paziente compilerà dei test, dei questionari e un diario del sonno per almeno una settimana. Al secondo colloquio di valutazione, a una settimana di distanza dal primo, in base a quanto emerso dai questionari e dall’intervista clinica il professionista potrà inquadrare al meglio il disturbo del sonno e proporre il trattamento più adatto per il paziente. Innanzitutto la terapia cognitivo-comportamentale per l’insonnia che prevede 9 incontri circa e potrà essere effettuata anche a distanza, online.
In altri casi, invece, può essere proposto un approfondimento psichiatrico o di medicina funzionale, luceterapia, tecniche di rilassamento o training autogeno.