- Quali sono i sintomi della dispepsia o “gastrite nervosa”?
- Dove fa male la gastrite nervosa?
- Come riconoscere una “gastrite da stress”?
- Cosa fare quando si ha la gastrite nervosa?
- Come si può curare questo disturbo?
- Quale farmaco per rilassare lo stomaco?
- Cosa non mangiare con la gastrite da stress?
- Come non somatizzare l’ansia sullo stomaco?
“Gastrite da stress” o “gastrite nervosa” sono i termini con i quali è comunemente conosciuto un disturbo chiamato dispepsia o dispepsia funzionale. A differenza della gastrite vera e propria, che può comportare infiammazione della mucosa gastrica e complicanze come l’ulcera, in caso di dispepsia lo stomaco appare normale ad un esame endoscopico.
Con l’aiuto del dottor Andrea Costantino, medico del Santagostino specializzato in Gastroenterologia, proviamo a capire qualcosa in più su questo disturbo, con quali sintomi può manifestarsi e quali possono essere i rimedi e le soluzioni per trattarlo.
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Quali sono i sintomi della dispepsia o “gastrite nervosa”?
↑ topLa dispepsia è un termine che deriva dal greco e significa letteralmente “alterata digestione”. Questo disturbo può manifestarsi tipicamente con quattro sintomi, ossia:
- bruciore di stomaco
- dolore nella parte alta dell’addome
- sensazione di pienezza dopo aver mangiato
- inappetenza
- malessere generale
Dove fa male la gastrite nervosa?
↑ topA differenza della gastrite vera e propria, la dispepsia nella grande maggioranza dei casi non è causata da una patologia organica, ma è dovuta ad un’ipersensibilità del soggetto all’acidità gastrica.
La gastrite, invece, è una infiammazione che può essere visibile e riscontrabile attraverso un esame endoscopico e con l’analisi istologica. Di tutti i pazienti che riferiscono sintomi associabili alla dispepsia, solo il 25% circa ha realmente la gastrite o soffre di complicanze ad essa legate come, ad esempio, l’ulcera.
Nelle persone con età maggiore di 50 anni di età bisogna essere più attenti perché l’insorgenza improvvisa di questi sintomi, di cui prima non si era sofferto, indirizza il medico ad escludere altri tipi di patologie, ad esempio una neoplasia dello stomaco. Queste sono rare, ma a volte possono insorgere con sintomi simili. La valutazione del medico sarà utile per decidere quando sarà necessario eseguire un esame endoscopico.
Come riconoscere una “gastrite da stress”?
↑ topIn caso di dispepsia funzionale, anche nel caso venisse condotta una gastroscopia, il risultato dell’esame restituirebbe nella maggioranza dei casi un quadro nella norma.
La maggior parte dei disturbi di questo tipo, infatti, è dato da una maggiore sensibilità del soggetto alla normale acidità gastrica che, magari, per altri non risulta essere un problema o un fastidio.
Il nostro stomaco ha fisiologicamente al suo interno un’acidità molto elevata e questo è funzionale alla capacità del nostro organismo di favorire il processo di digestione degli alimenti.
Quando, invece, il paziente abbia davvero la gastrite, la causa principale, nella maggior parte dei casi, può essere l’Helicobacter Pylori. Si tratta di un batterio abbastanza diffuso nel mondo che, quando presente all’interno dello stomaco, a volte, può causare infiammazioni, gastrite e, in alcuni casi, complicanze quali l’ulcera sia nello stomaco sia nel duodeno.
A volte tuttavia, importanti eventi stressanti o altri fattori soggettivi possono causare infiammazione a livello dello stomaco. Questo avviene perché il nervo vago che mette in comunicazione il nostro apparato digerente e il nostro sistema nervoso può far produrre maggiori secrezioni gastriche. Tuttavia, questa è una possibilità molto rara che avviene solo in situazioni estremamente “stressanti” per il nostro organismo, come un ricovero prolungato, un lutto, , oppure in persone che vivono difficoltà sentimentali importanti, somatizzandole.
Cosa fare quando si ha la gastrite nervosa?
↑ topRiconoscere una gastrite da stress può essere un processo complesso poiché i suoi sintomi possono sovrapporsi ad altre condizioni gastriche. Per questo, è importante consultare un medico per una valutazione accurata.
Per cercare di risolvere la “gastrite nervosa” bisogna innanzitutto diagnosticarla attraverso un esame obiettivo dello specialista. Lo scopo del medico è capire, effettuando l’anamnesi e raccogliendo la storia clinica del paziente, se si tratti di gastrite vera e propria. Eventualmente effettuando analisi ed esami come l’endoscopia o l’analisi istologica.
Come si può curare questo disturbo?
↑ topIn caso di gastrite, la cura migliore è rappresentata dai farmaci che riducono le secrezioni acide gastriche come gli inibitori della pompa protonica. Questi possono risultare utili anche per alleviare i sintomi della dispepsia funzionale. In alcuni casi questi risolvono il problema che non si ripresenta, in altri casi però, possono funzionare solo per un breve periodo di tempo. In un secondo momento ci si potrà confrontare con il medico per valutare la somministrazione di farmaci che possono ridurre l’ipersensibilità all’acidità gastrica.
Una delle soluzioni migliori per contrastare i disturbi associati alla dispepsia funzionale cronica è quella di praticare attività fisica aerobica in modo regolare e costante. Ciò significa almeno 30 minuti al giorno per almeno tre volte alla settimana.
Non è ancora chiaro il legame biologico che esiste tra attività fisica e disturbi della “gastrite da stress”. Molti studi effettuati al riguardo, però, hanno dimostrato che la pratica fisica sia molto efficace nel ridurre le manifestazioni sintomatologiche della dispepsia funzionale.
Quale farmaco per rilassare lo stomaco?
↑ topEsistono diversi tipi di farmaci che possono aiutare a rilassare lo stomaco e alleviare i sintomi correlati all’ansia e alla tensione muscolare. Tuttavia, è importante consultare un medico prima di assumere qualsiasi farmaco per garantire che sia sicuro ed efficace per la tua situazione specifica. Alcune opzioni comuni includono i già citati inibitori di pompa protonica, farmaci antispastici, antiacidi. Anche i probiotici possono risultare utili come coadiuvanti per ripristinare l’equilibrio della flora intestinale.
Cosa non mangiare con la gastrite da stress?
↑ topQuando si soffre di questa forma di gastrite, è consigliabile evitare alcuni alimenti e bevande che possono aumentare l’infiammazione e l’irritazione dello stomaco, incidendo sulla produzione di succhi digestivi acidi. Tra questi ci sono:
- cibi piccanti come pepe, peperoncino e curry
- alimenti acidi come succhi di agrumi, pomodori e prodotti a base di pomodoro, aceto e salse a base di aceto
- bevande gassate
- caffè e tè nero
- alcol
- alimenti grassi e fritti
- cioccolato e dolci ricchi di grassi.
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Come non somatizzare l’ansia sullo stomaco?
↑ topChi soffre di gastrite nervosa e di gastrite cronica può agire sul proprio stile di vita e sulla gestione di stress e ansia, puntando ad un generale miglioramento della qualità della vita. Non esiste un metodo valido in assoluto ma, oltre a praticare attività sportiva regolarmente e a seguire una dieta equilibrata, può essere utile regolarizzare i propri ritmi di vita, cercando di ritagliarsi del tempo per sé, ad esempio con una passeggiata nella natura. Anche la meditazione e lo yoga possono aiutare a ridurre stress e ansia, alleviando al contempo le tensioni e le contrazioni muscolari.