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Pubblicato inSalute

La dieta SIRT o del gene magro: cibi, menù e controindicazioni

La dieta SIRT è un regime alimentare particolarmente restrittivo, basato sull’introduzione di alimenti che sarebbero in grado di attivare le sirtuine. Secondo gli ideatori garantirebbe un rapido dimagrimento, ma non esistono evidenze scientifiche che ne confermino l’efficacia sul lungo periodo (e la sostenibilità)

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La dieta SIRT, anche detta dieta del gene magro, è un particolare regime nutrizionale, basato sull’introduzione di alimenti che sarebbero capaci di attivare le sirtuine.

Queste sono un gruppo di proteine che svolgono diverse funzioni, dal rallentamento dell’invecchiamento cellulare alla regolazione di una grande varietà di processi legati al metabolismo.

Introdotta dai nutrizionisti Aidan Goggin e Glen Matten, la dieta determinerebbe un rapido calo ponderale, già nella prima settimana, per poi consentire il mantenimento del peso ideale nel tempo. Come molte delle diete che promettono risultati rapidi e immediati, anche la Sirt, presenta in realtà delle controindicazioni. Bisogna infatti sottolineare che non esistono evidenze scientifiche che confermino una correlazione diretta tra sirtuine e dimagrimento. Senza considerare i dubbi sulla sua sostenibilità sul lungo periodo.

Fatta questa doverosa premessa, insieme alla dottoressa Rimini, biologa nutrizionista del Santagostino, vediamo di cosa si tratta, come funziona e quali sono nello specifico vantaggi e svantaggi della dieta SIRT.

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Cos’è la dieta SIRT o del gene magro?

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La dieta SIRT o del gene magro è un particolare regime alimentare basato sull’introduzione di un gruppo di proteine dette sirtuine. Queste proteine, prodotte in modo fisiologico dell’organismo, sono responsabili di diverse funzioni, legate, in particolare, al rallentamento dell’invecchiamento cellulare e alla regolazione di una grande varietà di processi legati al metabolismo. Nello specifico, le sirtuine:

  • Attivano i processi di consumo energetico, attingendo alle riserve di grasso e ricavando energia dai lipidi in eccesso
  • Proteggono le cellule dallo stress metabolico e regolano il processo di invecchiamento
  • Sono indicatori importanti dello stato metabolico, dal momento che vengono prodotte in caso di scarsità di nutrienti. 

La dieta SIRT, dunque, sfrutta le proprietà degli alimenti che sarebbero in grado di attivare le sirtuine. In via del tutto teorica, si ritiene che questi cibi abbiano effetti dimagranti, e nello specifico favorirebbero il consumo di calorie in modo più veloce, favorendo un rapido dimagrimento

I cosiddetti alimenti SIRT, secondo i principi di questa dieta, conterrebbero nutrienti potenzialmente in grado di regolare i processi metabolici, di arrestare la produzione e l’immagazzinamento di lipidi, regolare i meccanismi legati all’invecchiamento, incrementare la massa muscolare e così via.

Quali sono i cibi che attivano le sirtuine?

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Gli alimenti SIRT sono cibi ricchi di antiossidanti e facilmente reperibili al supermercato. Si tratta in sostanza di prodotti alimentari sani, che, in regime di dieta SIRT, devono essere consumati ogni giorno, alternandoli, e vanno abbinati a fonti proteiche, come le uova, il pesce o la soia. Tra i cibi SIRT figurano:

  • Vino rosso
  • Fragole
  • Cavolo riccio
  • Cipolle
  • Prezzemolo
  • Soia
  • Olio extravergine d’oliva
  • Tè matcha
  • Cioccolato fondente (minimo 85% di cacao)
  • Grano saraceno
  • Noci
  • Rucola
  • Radicchio rosso
  • Datteri
  • Curcuma
  • Capperi
  • Mirtilli
  • Caffè
  • Levistico (sedano di monte).

Come funziona la dieta SIRT o del gene magro? Lo schema

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La dieta SIRT o del gene magro si articola in 2 fasi. 

Si tratta di una regime alimentare fortemente ipocalorico, soprattutto nella fase iniziale, che dura 7 giorni, e prevede una perdita di peso consistente. 

Può essere replicabile nel tempo, con intervalli di sospensione. Rimane comunque necessario rivolgersi a un medico o a un nutrizionista, prima di iniziare una dieta SIRT, per valutare l’opportunità di seguire questo tipo di dieta dimagranti, in base allo stato di salute generale e all’eventuale presenza di patologie.

Prima fase

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La prima fase della dieta SIRT dura 7 giorni e prevede una drastica riduzione calorica. Segnatamente, nei primi 3 giorni, è raccomandato un introito energetico inferiore alle 1000 calorie, con il consumo di:

  • 3 succhi verdi al mattino, a metà mattina e metà pomeriggio
  • 1 pasto solido.

I centrifugati o succhi, secondo gli ideatori della dieta, dovrebbero rendere i principi attivi dei vegetali SIRT più facilmente assorbibili.

Nei 4 giorni seguenti, le calorie da introdurre salgono a 1500, e viene aggiunto un secondo pasto solido, che può consistere, ad esempio in un:

  • Primo piatto di pasta di grano saraceno
  • Secondo piatto di gamberoni oppure petto di pollo
  • Contorno di cavolo riccio e cipolla rossa (o altri vegetali contenuti nell’elenco di alimenti SIRT).

Uno degli alimenti SIRT focali in questo regime alimentare, che deve essere consumato ogni giorno, è il cioccolato fondente all’85%, in una quantità di 15-20 grammi. 

In questa prima fase, secondo gli ideatori, dovrebbe verificarsi una perdita di circa 3 kg, cosa molto probabile visto che l’introito calorico è molto basso.

Seconda fase

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La seconda fase della dieta SIRT ha una durata di 2 settimane ed è mirata a consolidare il dimagrimento ottenuto nella fase precedente. Si consumano:

  • 3 pasti al giorno
  • 1 succo verde
  • 2 spuntini.

Non ci sono restrizioni sulle calorie, ma devono essere seguite alcune raccomandazioni su come assumere i cibi SIRT. Oltre a questi, possono essere aggiunti:

  • Uova
  • Pollo
  • Gamberoni
  • Fagioli
  • Patate
  • Pasta e pizza
  • Insalate
  • Frutta e verdura varia.

Insieme ai pasti, 2 o 3 volte a settimana si può bere un bicchiere di vino rosso, che contiene polifenoli, in grado di attivare le sirtuine.

Quanto dura la dieta SIRT?

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La dieta SIRT ha una durata totale di 3 settimane.

Quali sono i benefici?

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Oltre alla repentina perdita di peso, e alla possibilità di replicare la dieta a intervalli, secondo gli autori della dieta, i cibi che sarebbero in grado di attivare le sirtuine avrebbero diversi effetti benefici per la salute come:

  • Incremento della massa muscolare
  • Diminuzione dell’appetito
  • Controllo degli zuccheri nel sangue
  • Azione di contrasto ai radicali liberi.

È importante sottolineare, tuttavia, che non vi sono evidenze scientifiche che confermino questi effetti benefici e la relazione tra attivazione delle sirtuine e dimagrimento, o più in generale non ci sono prove che il consumo dei cibi cosiddetti SIRT abbia davvero risvolti positivi misurabili. 

Dieta SIRT o del gene magro: controindicazioni

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La dieta SIRT o del gene magro non procura danni all’organismo, ma si tratta comunque di una dieta abbastanza difficile da seguire, dal momento che la restrizione calorica è importante, ed è la principale causa del dimagrimento.

Tutte le diete che vanno a diminuire l’apporto calorico complessivo nella giornata fanno dimagrire, che vengano fatte sotto forma di frullati, integratori, o altro. 

E, più in generale, le diete basate sui vegetali hanno un alto contenuto di antiossidanti, molecole bioattive e microelementi, e possono contrastare processi di invecchiamento cellulare. 

Nel lungo periodo, tuttavia, il basso introito calorico potrebbe causare un adattamento dell’organismo alla restrizione calorica, con una conseguente propensione a riprendere peso con più facilità.

Ripetiamo, inoltre, che non vi sono evidenze scientifiche a supporto della dieta SIRT, e che ogni tipo di regime alimentare volto al dimagrimento deve essere seguito sotto lo stretto controllo di un nutrizionista, per scongiurare problemi nutrizionali più gravi.

Infine, è importante considerare anche l’aspetto privativo che può avere un regime alimentare di questo tipo. Basare alcuni pasti su frullati o centrifugati, da una parte può far perdere elementi importanti come la fibra alimentare; dall’altra influenza l’aspetto psicologico, difficilmente – infatti – si sarà soddisfatti del pasto e di conseguenza si potrebbe andare incontro ad una mancanza di motivazione e all’incapacità di seguire le indicazioni prescritte. 

Dieta SIRT e senso di sazietà

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La sazietà comincia già da quello che vediamo nel piatto ed è pericoloso prescindere da questo aspetto per troppo tempo, come le 3 settimane indicate dalla dieta SIRT. È necessario sentirsi appagati da quello che si mangia per essere sazi. 

I regimi più efficaci, infatti, sono quelli con un approccio a lungo termine, che insegnano quanto e come mangiare, come cucinare e associare nuovi sapori. 

Bisogna chiedersi sempre perché se si vuole seguire un regime così restrittivo, se ne valga davvero la pena, dal momento che, molto spesso, il peso perso non si riesce a mantenere.