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Pubblicato inBenessere

Dieta del minestrone, perché non è consigliata dai professionisti

Un regime dietetico altamente restrittivo come la cosiddetta dieta del minestrone è controproducente. L’obiettivo di ogni dieta deve essere la restrizione calorica non eccessiva mantenuta nel tempo

dieta del minestrone scheda settimanale

Le diete che prevedono una restrizione calorica eccessiva e applicata a un periodo di tempo molto limitato costituiscono un tema molto critico. Fra questi regimi dietetici appare anche la cosiddetta dieta del minestrone, il cui schema settimanale andrebbe ripetuto per non più di due volte consecutive, quindi non superando i 14 giorni totali. Si tratta in ogni caso di una dieta che non apporta benefici all’organismo, vediamo perché.

Dieta del minestrone scheda settimanale, cosa prevede

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La dieta del minestrone, nata negli Stati Uniti e destinata soprattutto ai pazienti affetti da obesità in vista di interventi chirurgici, è un regime dietetico focalizzato sull’assunzione di verdura e liquidi.

Apporta fibre alimentari (presenti nelle verdure del minestrone) e liquidi (acqua di cottura del minestrone, tè, tisane) nei primi giorni, accanto a pochi zuccheri (esclusivamente quelli contenuti nella frutta). Il secondo giorno prevede l’inserimento di una patata alla minestra di verdure a pranzo e a cena.

A partire dal quarto giorno è possibile aggiungere minime quantità di ricotta, latte o yogurt. Il quinto giorno si può inserire poco pesce, il sesto una piccola quantità di carne di manzo. Chi sceglie di intraprenderla si chiede se si può mangiare il riso nella dieta: la risposta è sì, in piccole quantità, ma solo a partire dal settimo giorno.

Di seguito spieghiamo gli svantaggi di uno schema settimanale così poco equilibrato.

Dieta del minestrone, perché è dannosa per l’organismo

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La dieta deve essere un regime alimentare che sia possibile mantenere per tanto tempo. La restrizione finalizzata al solo dimagrimento non ha senso ed è oltretutto controproducente.

La dieta del minestrone fa parte di queste diete dannose perché consiste in una restrizione breve e intensa, con l’unico obiettivo della perdita di peso. Il peso è uno dei parametri più superficiali per la valutazione del dimagrimento. In realtà la perdita di peso in regimi come la dieta del minestrone è data dai liquidi in eccesso che vengono rilasciati.

Inoltre, la dieta del minestrone è molto sbilanciata rispetto all’apporto di macronutrienti e micronutrienti. In questo modo si perde il senso stesso della dieta come educazione alimentare: un regime di questo tipo è altamente squilibrato e non apporta i nutrimenti giusti.

Quanti chili si perdono con la dieta del minestrone?

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Questa dieta di origine americana punta alla perdita di 6-8 chili nel giro di 14 giorni. Ma cosa si perde? Con un regime del genere, caratterizzato dalla brevità di tempo e pertanto dalla velocità nella perdita di peso, si perde maggiormente massa muscolare rispetto alla massa grassa, oltre ai liquidi.

Ricordiamo che anche nei regimi dietetici prolungati nel tempo, e quindi più lenti, si perdono liquidi, massa magra e massa grassa, ma in questo caso è maggiore l’efficienza del consumo di massa grassa. È questo uno dei motivi per cui sono sempre da preferire i regimi dietetici poco restrittivi e duraturi.

Una volta conclusa la dieta si riprende a mangiare normalmente e si riprende il peso. È quanto di più dannoso possa accadere per il corpo: dimagrire e riprendere peso. Questo perché quando si dimagrisce lo si fa in massa muscolare, mentre quando si ingrassa si accumula appunto massa grassa. Il risultato è che, a parità di peso, la composizione corporea sarà peggiorata.

L’obiettivo di ogni dieta sana

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Il primo passo da compiere è quello di rivolgersi al biologo nutrizionista oppure al dietista o al dietologo. Il compito di tutti noi professionisti dell’alimentazione è quello effettuare, con i pazienti, un passaggio di competenze. Il paziente, grazie a una dieta sana ed equilibrata, comprenderà che, al di là della quantità, la qualità di quello che mangiamo è altrettanto importante.
Quindi prima di tutto l’obiettivo di ogni dieta deve essere mantenere a lungo termine una restrizione calorica, non eccessiva. In questo modo il grasso viene ossidato ovvero consumato.

Puntando a obiettivi come la composizione corporea – piuttosto che alla sola perdita di peso come avviene nella dieta del minestrone, che abbiamo visto essere controproducente – si dimagrirà in maniera reale. Si cambierà composizione corporea, perdendo massa grassa e in relazione aumentando la propria massa muscolare. È bene ricordare che in qualsiasi regime dietetico, nel dimagrimento non si perde solo massa grassa ma anche il muscolo (massa muscolare). Per rendere più efficiente il dimagrimento bisogna sempre affiancare alla dieta un’adeguata attività fisica.

La dieta come educazione alimentare

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Per tutti i motivi sopra elencati un regime come la dieta del minestrone è fortemente sconsigliato dai professionisti. Si tratta di un regime che contraddice il concetto di fondo della dieta come educazione alimentare.
Se cerchiamo di spostare l’idea di dieta come farmaco per dimagrire ma la pensiamo come stile di vita che si possa integrare nella propria quotidianità, le conseguenze del percorso sono il dimagrimento e il mantenimento del peso, perché il paziente avrà adattato il regime alimentare al proprio stile di vita.

Foto: Hand photo created by katemangostar – www.freepik.com