Cosa fare se il medico di base non risponde?

• Quando il medico di base non risponde?
• Quali sono gli obblighi del medico di famiglia?
• A chi rivolgersi se il medico di base non risponde?
• Come segnalare un medico di base che non risponde?

Quando il medico di base non risponde si è spesso assaliti dal dubbio. Come conviene comportarsi? Quanto tempo si deve aspettare prima di ritentare un secondo contatto? Quando, invece, conviene rivolgersi ad un altro dottore?

La scelta più logica è ovviamente quella di attendere il giorno successivo e, in caso di mancata risposta, ritentare un contatto. Quando però si ha a che fare con un’urgenza medica, lo scenario diventa più complesso, perché non esiste la possibilità di attendere, se non causando danni al paziente.

Quindi a chi rivolgersi quando il medico di base risulta irreperibile? Vediamo, caso per caso, quando ci si può rivolgere ad un altro medico, quando chiamare il 112 o il 118, oppure quando contattare la guardia medica.

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Rivolgersi al proprio medico di base con una email, un messaggio o una chiamata, per ragioni che possono essere, ad esempio, delle ricette per esami specialistici o per visite specialistiche o, ancora, un certificato di malattia, rappresenta la normalità per ogni paziente.

Solitamente si comunica al proprio medico di famiglia durante gli orari di lavoro, e se non si hanno comunicazioni nel giorno stesso è possibile che contatti il giorno successivo. Ma quali azioni intraprendere se il medico non risponde mai, oppure in caso di necessità pressante?

In termini generali il medico di base deve occuparsi dei propri pazienti garantendo assistenza sanitaria continuata. Non può avere più di 1500 assisiti e lo studio deve essere aperto per 5 giorni alla settimana.

Il medico di base deve poi svolgere sia visite di ambulatorio che domiciliari in modo gratuito, aggiornando la scheda clinica dei propri pazienti. Se necessario, può chiedere di consultare un altro medico specialista. Un medico di base si occupa della gestione di patologie sia in fase acuta che cronica, e rilascia certificati di malattia, ad esempio, di riammissione scolastica, o per l’idoneità ad attività sportiva non agonistica.

Se un dottore di base non risponde, un paziente ha diverse possibilità di azione a seconda della situazione, sia in casi di urgenza che non urgenza.

In caso di urgenza è possibile chiamare immediatamente il 118 o il 112 (Numero unico europeo per le emergenze), per entrare in contatto con il pronto soccorso più vicino. Questo garantisce l’assistenza medica immediata e adeguata. Soprattutto perché il personale è addestrato per gestire situazioni critiche e fornire le cure necessarie nel minor tempo possibile.

Nel caso di una situazione non urgente, il paziente può rivolgersi a un altro dottore di base o a un medico di famiglia alternativo, se ce ne sono altri registrati presso un ambulatorio. Si chiama quindi l’ambulatorio del medico di base per verificare la disponibilità di altri professionisti, o per ottenere indicazioni su come procedere nella scelta di un sostituto temporaneo.

Un’alternativa è rivolgersi a una guardia medica, gestita dai servizi di emergenza sanitaria regionali. La guardia medica offre assistenza medica fuori dagli orari di apertura degli ambulatori e dei medici di base. Le informazioni sono reperibili presso le strutture e gli orari di apertura della guardia medica chiamando il 112 e chiedendo indicazioni. Si può, inoltre, contattare il numero europeo 116117, per cure non urgenti, solo da linea fissa.

Il Santagostino mette a disposizione un servizio di continuità assistenziale a Milano, utile a chi ha bisogno di una visita medica con urgenza, in caso di problemi di salute percepiti come urgenti, ma che non richiedono un pronto soccorso.

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Nei casi in cui l’assenza del medico di base si protrae per giorni, senza alcuna causa specifica, se quindi si configura una situazione dolosa, è possibile fare segnalazioni?

Se l’assenza del medico di base è prolungata e ingiustificata, sì può denunciare il medico per inadempienza dei doveri professionali. Nel caso in cui si volessero fare segnalazioni deontologiche, si può compilare un modulo e inviarlo all’Ordine dei Medici, che valuterà il rispetto del Codice di Deontologia Medica.

Possono essere presentati reclami o segnalazioni all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) dell’Azienda Sanitaria di riferimento. Tutte queste segnalazioni possono essere inviate direttamente, via email, fax o posta ordinaria, e l’azienda sanitaria sarà tenuta a fornire una risposta entro 30 giorni.