- Quali sono i tipi di catetere?
- Come si inserisce un catetere vescicale?
- Catetere vescicale uomo: c’è differenza con quello femminile?
- Perché va messo il catetere?
- Quanto tempo si può tenere il catetere vescicale?
- Come evitare infezioni da catetere?
- È doloroso l’inserimento del catetere vescicale?
- Come stimolare la vescica dopo un cateterismo?
Con catetere vescicale si intende un tubicino sterile che viene inserito nella vescica o attraverso l’uretra o praticando un foro sull’addome.
Esistono diversi tipi di catetere vescicale, che possono essere distinti in base al calibro, al numero di vie, al tipo di materiale e al tipo di punta.
Vediamo i principali, come devono essere inseriti e in quali casi si rende necessario utilizzarli.
Quali sono i tipi di catetere?
↑ topIl calibro è standardizzato in unità French (F) note anche come unità Charrière (Ch). Le misure variano da 12 a 24 F per gli adulti e da 8 a 12 F per i bambini.
Il numero di vie permette di differenziare i cateteri:
- ad una via (un’unica via per il deflusso delle urine)
- a due vie (una via per il deflusso delle urine e una via per la distensione di un palloncino per l’ancoraggio in vescica)
- a tre vie (una via per il drenaggio, una per l’ancoraggio e una terza per consentire l’irrigazione vescicale)
Si possono trovare cateteri dei seguenti materiali:
- lattice (indicati per i cateterismi a breve termine essendo il lattice un materiale che può dare allergia o irritazione)
- hydrogel (fatti in lattice ma con rivestimento esterno in hydrogel così da renderne possibile l’applicazione anche in persone allergiche)
- silicone (morbidi, ad elevata biocompatibilità, ideali per il cateterismo a lungo termine)
- PVC (a basso rischio di irritazione, indicati nel cateterismo intermittente)
Riguardo alle caratteristiche della punta alcuni esempi sono: il catetere tipo Foley (molle e confortevole, il più utilizzato), il catetere Nelaton (utilizzato soprattutto nella donna), il catetere Couvelaire (semirigido, utilizzato soprattutto in caso di emorragia vescicale o dopo prostatectomia radicale) e il catetere Dufour (semirigido, indicato in caso di tamponamento vescicale).
Come si inserisce un catetere vescicale?
↑ topIl catetere nell’uomo viene inserito attraverso meato, ossia l’orifizio dell’uretra da cui escono sperma e urina.
Al paziente si somministra la lidocaina iniettata direttamente nell’uretra per rilassarla, fornire un po’ di effetto anestetico e favorire, di conseguenza, l’inserimento del catetere. Per la medesima ragione, si applica del lubrificante sulla punta del catetere.
A questo punto, si procede con l’inserimento che, nella maggior parte dei casi, può comunque creare disagio al paziente. Per tale ragione, può essere utile a ridurre il fastidio fare dei respiri lenti e profondi.
Nelle donne, l’apertura dell’uretra dove va inserito il catetere si trova sopra la vagina. Anche in questo caso, respiri lenti e profondi facilitano l’inserimento e possono ridurre il fastidio.
Ci si accorge di essere arrivati alla vescica nel momento in cui comincia a fuoriuscire l’urina attraverso il tubicino.
Catetere vescicale uomo: c’è differenza con quello femminile?
↑ topL’uretra femminile è più breve di quella maschile e più facilmente distensibile, l’uretra maschile è più lunga e stretta.
Sulla base di queste differenze quindi il catetere vescicale può variare tra maschio e femmina per lunghezza e calibro mentre non ci sono differenze per quanto riguarda le altre caratteristiche ed il metodo di inserimento è fondamentalmente il medesimo per entrambi.
Perché va messo il catetere?
↑ topIl posizionamento del catetere vescicale avviene solitamente per i seguenti motivi:
- risolvere una ritenzione urinaria acuta o cronica (che può comportare la formazione del globo vescicale, ossia la distensione anomala della vescica dovuta all’aumento di volume dell’urina)
- risolvere un’incontinenza urinaria
- monitorare la diuresi nei pazienti critici
- dopo alcuni interventi chirurgici
- ottenere urina per esami diagnostici
- immettere mezzi di contrasto o farmaci direttamente in vescica
- irrigare la vescica
Quanto tempo si può tenere il catetere vescicale?
↑ topIl cateterismo vescicale può essere:
- a breve permanenza (il catetere rimane in sede meno di 2 settimane)
- a lunga permanenza (il catetere rimane in sede più di 2 settimane)
- intermittente (quando si rimuove il catetere dopo ogni cateterismo).
A seconda del tipo di cateterismo da effettuare vengono utilizzati cateteri con determinate caratteristiche (selezionati per materiale, punta etc.) e, nel caso ad esempio di cateterismo a lunga permanenza, il catetere viene periodicamente sostituito.
Per quanto riguarda invece il cateterismo intermittente è possibile optare per l’autocateterismo: la persona si inserisce il catetere per via transuretrale autonomamente, così da permettere lo svuotamento completo della vescica. È una manovra che va effettuata più volte al giorno, in maniera autonoma e al domicilio. Questo tipo di cateterismo ha il grosso vantaggio di evitare il disagio di un cateterismo a permanenza.
Come evitare infezioni da catetere?
↑ topLe principali complicanze che possono occorrere in corso di cateterismo vescicale sono le infezioni delle vie urinarie e i traumi uretrali e/o vescicali.
Per ridurre al minimo il rischio di complicanze è importante ricorrere al cateterismo vescicale solo in presenza di una precisa indicazione clinica e rimuoverlo non appena l’indicazione all’uso venga a mancare.
È inoltre importante rispettare tutte le procedure di igiene per l’inserimento e la gestione del catetere, come il corretto lavaggio delle mani e l’utilizzo di attrezzatura sterile.
Essenziale infine controllare sempre che il catetere sia in posizione corretta.
È doloroso l’inserimento del catetere vescicale?
↑ topIl cateterismo transuretrale solitamente non è doloroso. Si può avvertire fastidio e bruciore durante l’inserimento o la rimozione del catetere. Questi sintomi sono solitamente più comuni negli uomini rispetto alle donne perché l’uretra maschile è più lunga.
Il cateterismo sovrapubico prevede invece un intervento chirurgico della durata solitamente di circa 30 minuti, eseguito in anestesia locale o generale.
Come stimolare la vescica dopo un cateterismo?
↑ topDopo un cateterismo vescicale, specie se di lunga durata, possono insorgere difficoltà nella ripresa di una diuresi spontanea.
Per stimolare la minzione, a seconda delle situazioni, si può ricorrere a farmaci (ad esempio alfalitici) oppure ad alcuni “trucchi” come porre una borsa di ghiaccio sull’addome.
Talvolta è necessario affidarsi ad uno specialista per uno studio più approfondito della funzionalità vescicale ed uretrale.