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Pubblicato inSalute

La carnitina per l’allenamento va bene?

La carnitina è un prodotto metabolico che il corpo umano sintetizza e che serve al trasporto dei grassi nei mitocondri, dove questi verranno trasformati in energia. Il suo uso in medicina è efficace, ma si è diffuso anche un utilizzo di integratori di carnitina per motivi sportivi o dietologici.

carnitina

La carnitina (L-carnitina) è un prodotto di sintesi che il corpo umano ricava da due aminoacidi, lisina e metionina, con l’ausilio di vitamina B3, vitamina B6, vitamina C e ferro.

Serve prevalentemente al trasporto degli acidi grassi, quelli a catena lunga, all’interno dei mitocondri dove poi vengono convertiti in energia.

Per questa sua caratteristica vengono prodotti integratori a base di carnitina che vengono usati sia in ambito ospedaliero, sia per lo sport, sia infine come coadiuvante nei percorsi alimentari per il dimagrimento.

Per avere un’idea più chiara degli usi della carnitina in generale, ma specialmente in alimentazione, abbiamo parlato con la dott.ssa Elisabetta Stella, biologa del Santagostino, specializzata in Scienze della Nutrizione Umana.

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La carnitina cos’è e a cosa serve?

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È un prodotto metabolico, ottenuto dall’interazione di aminoacidi con alcune vitamine del gruppo B, con la vitamina C e con il ferro.

La principale funzione per cui la carnitina è usata è una funzione metabolica. In particolare essa è responsabile del trasporto dei grassi a catena lunga all’interno dei mitocondri cellulari che sono la centrale energetica delle cellule. Qui i grassi vengono usati per la produzione di energia che sarà a disposizione dell’organismo.

La carnitina ha diversi usi in ambito medico, specialmente per la salute cardiovascolare.

Essa infatti migliora l’ossigenazione delle cellule ed il recupero delle cellule muscolari, quindi anche delle cellule muscolari cardiache.

Aiuta inoltre ad abbassare il colesterolo LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, poiché in generale migliora il quadro lipidico del paziente, cioè il rapporto tra colesterolo HDL (cosiddetto buono) e colesterolo LDL, per l’appunto.

Viene utilizzata con successo nei pazienti che sono affetti da claudicatio intermittens (ossia zoppia intermittente), e pazienti che presentano rischio di aterosclerosi.

Il suo uso in ambito sportivo non è stato dimostrato. Anzi, nonostante in teoria per la sua funzione dovrebbe essere un forte aiuto per le prestazioni atletiche e l’esercizio fisico, per il momento questa capacità non ha ottenuto conferme scientifiche valide, né per quello che riguarda un miglioramento delle prestazioni, né per dal punto di vista di una possibile funzione di aiuto nella rigenerazione cellulare post sforzo.

Perché la carnitina fa dimagrire?

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La carnitina non fa dimagrire in sé, e questo vale per qualsiasi integratore, cibo o attività fisica. Questo prodotto di sintesi aminoacidica comunque aiuta a metabolizzare i grassi a catena lunga che sono quelli più difficili da digerire e bruciare per ricavare energia (sono i grassi che troviamo principalmente nella carne).

Questo fa sì che la carnitina sia stata ritenuta un valido aiuto all’interno di un percorso alimentare volto al dimagrimento e alla ricomposizione corporea. Questo però è fatto di vari elementi che non possono essere sostituiti da un’integrazione, men che meno se casuale e senza la supervisione di un esperto.

La perdita di peso, o meglio, il dimagrimento, sono il risultato di una serie di strategie, prevalentemente alimentari (alimentazione sana ed equilibrata), ma anche pertinenti altri aspetti dello stile di vita, la cui azione combinata fa sì che la persona perda tessuto adiposo in eccesso mantenendo invece, o aumentando, la muscolatura (la cosiddetta massa magra).

L’uso di integratori aiuta, può essere parte di una strategia di dimagrimento, a seconda delle necessità individuali, dello stato di salute, degli obiettivi e del parere dello specialista.

Va precisato che le evidenze scientifiche al momento non supportano un’efficacia significativa della carnitina in questo ambito.

Quanta carnitina integrare al giorno?

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Le dosi dipendono dall’individuo, dal suo stato di salute, dal suo peso, dalle condizioni del suo apparato muscolo-scheletrico etc. Non esiste una dose standard, tuttavia generalmente l’apporto da integrare oscilla tra i 500 e i 2000 mg al giorno.

Va detto che la carnitina è comunque presente naturalmente in molti alimenti di origine animale.

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Quali sono gli effetti collaterali della carnitina?

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È un integratore sicuro se preso nelle dosi corrette, ma va sempre valutato il suo uso con il medico specialista. In particolare si deve fare attenzione in caso di patologie tiroidee e cardiovascolari.

Sono note poi interazioni con alcuni farmaci, tra cui gli antibiotici, per cui, anche in questo caso è necessario il parere del medico.

Inoltre sono noti casi di ipersensibilità al principio attivo, per cui i pazienti che presentano questa condizione conclamata farebbero bene ad astenersi dall’uso.

Non ci sono ancora studi clinici sufficienti per poter stabilire che l’uso della carnitina come integratore sia sicuro in gravidanza e in stato di allattamento.

Anche in questo caso il parere del medico è di fondamentale importanza, qualora l’assunzione fosse necessaria per motivi di salute.