- Perché è importante il calcolo della lunghezza fetale?
- Come viene indicata la lunghezza del feto nell’ecografia?
- Come calcolare la lunghezza fetale?
Seguire lo sviluppo del proprio bambino attraverso le ecografie è tra gli aspetti più emozionanti per i futuri genitori. Il calcolo della lunghezza fetale è un indicatore fondamentale in questo senso: consente di valutare le misure del nascituro e di monitorare la sua crescita nel tempo. Indirettamente è anche un indicatore del benessere fetale.
Ma come avviene questo calcolo? Quale sigla indica la lunghezza del feto? Scopriamone di più con l’aiuto del dott. Rosalbino Mantuano, ginecologo del Santagostino.
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Perché è importante il calcolo della lunghezza fetale?
↑ topLa lunghezza del feto non è solo un numero, ma un dato chiave per controllare il regolare sviluppo del bambino. Questo parametro fornisce infatti preziose informazioni sull’età gestazionale, permettendo così una stima più accurata della data presunta del parto, oltre a segnalare eventuali malformazioni fetali.
Come viene indicata la lunghezza del feto nell’ecografia?
↑ topDurante le indagini ecografiche eseguite nel corso del periodo gestazionale, sono diversi i parametri che vengono valutati per ottenere una panoramica dello sviluppo fetale.
Nell’ecografia del primo trimestre di gravidanza, che si effettua a partire dall’ottava settimana, il principale dato che viene preso in considerazione è la lunghezza cranio-sacrale o cefalo-rachidiana, ovvero la dimensione del bambino dalla testa all’osso sacro, indicata dalla sigla CRL. CRL sta infatti, in inglese, per Crown-Rump Lenght. Questo valore consente di determinare in modo attendibile l’età gestazionale: per questo l’ecografia del primo trimestre è detta anche ecografia di datazione. La precisione della stima è di circa tre-quattro giorni nella stragrande maggioranza dei casi.
Tra la dodicesima e la sedicesima settimana, un altro indicatore per datare la gravidanza – che offre un’accuratezza analoga a quella della lunghezza cranio-sacrale – è il diametro biparietale (BPD), ossia la distanza tra le due ossa parietali della testa del piccolo, o, altrimenti detto, tra le due orecchie.
Con l’ecografia del secondo trimestre, o morfologica, prevista tra la diciannovesima e la ventunesima settimana di gravidanza, è possibile calcolare la lunghezza del femore (FL), l’osso più lungo del corpo umano, cruciale per monitorare il corretto sviluppo del feto.
In questa occasione vengono misurate anche la circonferenza del cranio (HC), la circonferenza addominale (AC) e il diametro biparietale (BPD). Ciascuna di esse offre un quadro completo della crescita fetale, fornendo informazioni importanti per confermare o determinare nuovamente l’età gestazionale e appurare la presenza di eventuali anomalie.
Diametro biparietale (BPD), lunghezza del femore (LF), circonferenza cranica (CC) e addominale (CA) sono analizzate anche nel corso dell’ecografia del terzo trimestre o biometrica, eseguita in genere tra la trentesima e trentaquattresima settimana. Questo accertamento riesamina la crescita del feto e ne analizza l’anatomia, consentendo l’identificazione di eventuali malformazioni non rilevate durante l’ecografia morfologica precedente e a comparsa tardiva.
Come si calcola il CRL?
↑ topCome si è visto, una delle misurazioni fondamentali per determinare il calcolo della lunghezza fetale, in particolare nelle prime fasi della gravidanza, è il CRL. Questo misura la distanza dalla sommità della testa all’estremità inferiore della spina dorsale.
A ogni settimana di gravidanza corrisponde una lunghezza CRL media. Sono disponibili delle tabelle di riferimento che permettono di valutare la crescita del bambino settimana per settimana. Approssimativamente, in base ai valori di CRL le dimensioni medie di un feto sono:
Settimana di Gravidanza | Lunghezza (mm) |
---|---|
9 settimana | 25.4 |
10 settimana | 32.6 |
11 settimana | 43.8 |
12 settimana | 56.0 |
13 settimana | 69.7 |
14 settimana | 80.6 |
15 settimana | 93.9 |
Come calcolare la lunghezza fetale?
↑ topLe misure fetali ottenute mediante gli esami ecografici sono soggette a un’analisi basata sui cosiddetti “percentili”. Si tratta di tabelle sviluppate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e da società scientifiche accreditate a livello internazionale che ginecologi, ostetrici e pediatri utilizzano per valutare la corretta progressione della crescita del feto e, dopo la nascita, del bambino.
Per ottenere la lunghezza fetale nel secondo e terzo trimestre di gravidanza il maggiore parametro di riferimento, come si è visto, è la misura del femore. Ma come si ricavano le dimensioni del bambino a partire da questo dato? Ciò è possibile eseguendo un semplice calcolo matematico, ovvero moltiplicando per 7 la lunghezza del femore.
Indicativamente, con il trascorrere delle settimane di gravidanza le misure del feto in termini di lunghezza sono:
Settimana di Gravidanza | Lunghezza (cm) |
---|---|
16 settimana | 10.1 |
17 settimana | 11.6 |
18 settimana | 13.0 |
19 settimana | 14.2 |
20 settimana | 15.3 |
21 settimana | 25.6 |
22 settimana | 26.7 |
23 settimana | 30.6 |
24 settimana | 32.2 |
25 settimana | 33.7 |
26 settimana | 35.1 |
27 settimana | 36.6 |
28 settimana | 37.6 |
29 settimana | 39.3 |
30 settimana | 40.5 |
31 settimana | 41.8 |
32 settimana | 43.0 |
33 settimana | 44.1 |
34 settimana | 45.3 |
35 settimana | 46.3 |
36 settimana | 47.3 |
37 settimana | 48.3 |
38 settimana | 49.3 |
39 settimana | 50.1 |
40 settimana | 51.0 |
41 settimana | 51.8 |
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Come leggere le tabelle di crescita
↑ topÈ importante sottolineare che le misure elencate nelle tabelle sono delle indicazioni di massima che vanno prese come tali e non lette come parametri vincolanti. Ciascun feto, infatti, segue un percorso di crescita personale e potrebbe avere uno sviluppo maggiore o minore a seconda della settimana.
Il consiglio, per fugare ogni dubbio su eventuali discrepanze tra le dimensioni effettive del proprio bambino e quelle attese, è sempre quello di rimettersi al parere del ginecologo.