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Pubblicato inSalute

Bite ai denti: a cosa serve e quando utilizzarlo

Il bite per i denti è un dispositivo utilizzato per il trattamento di diverse condizioni. Vediamo in cosa consiste e quali sono le sue funzioni principali.

bite dentale

Molto spesso, si sente parlare di bite per i denti in relazione a diverse problematiche che coinvolgono l’apparato stomatognatico, ovvero il complesso degli organi che svolgono le funzioni legate alla masticazione, deglutizione, salivazione, fonazione etc.

Insieme alla dottoressa Alice Varacca, dentista e ortodontista del Santagostino, vediamo come funziona il bite dentale, quando metterlo e per quali disturbi. 

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Cos’è e a cosa serve il bite dentale?

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Il bite dentale è un dispositivo medico che consiste in una placca di resina acrilica che va a interporsi tra le due arcate dentali. La sua funzione è quella di intervenire su alcuni disturbi dell’apparato stomatognatico, salvaguardando la salute dei denti e alleviando i sintomi correlati. La branca dell’odontoiatria che si occupa di questo genere di disturbi è la gnatologia.

Nello specifico il bite dentale è utilizzato per trattare:

Quali sono le tipologie di bite per i denti?

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Esistono numerosi tipi di bite dentali. In base alla loro caratteristiche di progettazione è possibile distinguere i bite dentali in:

  • Automodellanti
  • Preformati o preconfezionati
  • Personalizzati.

I bite automodellanti consistono in maschere termoplastiche, generalmente in silicone, che cambiano forma con il calore e possono adattarsi all’ impronta dentale di ciascuno. Quelli preformati o preconfezionati sono placche di resina che hanno forma e dimensione standard. I bite personalizzati invece sono realizzati su misura dal dentista che, prendendo l’impronta dentale del paziente, costruisce il bite in base alle caratteristiche individuali della persona e al problema da risolvere

Il bite ha solitamente lo scopo di:

  • Scaricare la forza dei muscoli in modo più bilanciato direttamente sulla placca e non sui denti
  • Rilassare i muscoli mandibolari e cervicali
  • Preservare la salute dei denti, evitando di aggravare il loro deterioramento. 

I bite automodellanti o preformati, di solito, vengono utilizzati nei pazienti che non presentano disfunzioni a livello dell’articolazione temporo-mandibolare, oppure per proteggere i denti dall’usura dovuta al bruxismo. Possono essere acquistati in farmacia, senza prescrizione, a un prezzo basso. È bene ricordare però che questi dispositivi non si adattano perfettamente ai denti di ciascuno. In alcuni casi, infatti, possono essere controindicati e addirittura aggravare i disturbi di cui si soffre. 

Si raccomanda, pertanto, di non fare autodiagnosi, e di non autoprescriversi l’utilizzo di questi dispositivi. Sebbene il costo sia più alto, è sempre raccomandabile l’uso del bite personalizzato: il bite è un dispositivo medico che deve essere sempre utilizzato dietro il parere di uno specialista. 

Quando si mette il bite ai denti?

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Come accennato sopra, il bite per i denti può essere impiegato per il trattamento di disturbi diversi. Il tipo di dispositivo che viene utilizzato varia in base al problema. A volte si rende necessario il bite notturno, come nel bruxismo o nel russamento. Mentre, in altri casi, il suo utilizzo può avvenire anche durante il giorno. Vediamo nel dettaglio i disturbi principali che richiedono l’uso del bite. 

Bruxismo

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Il bruxismo è una parafunzione orale che comporta il serramento o digrignamento dei denti. Consiste nello sfregamento dell’arcata superiore contro quella inferiore per un’attivazione involontaria dei muscoli masticatori. 

Lo smalto è il materiale più duro presente nel nostro organismo, quindi lo sfregamento dello smalto sullo smalto provoca l’usura dei denti. Inoltre, anche sui tessuti di sostegno che vengono sovraccaricati, possono esserci conseguenze negative, portando, nei casi più gravi, alla perdita di elementi dentari.

Il bruxismo è una condizione piuttosto frequente che si verifica solitamente durante la notte. Può comportare diversi disturbi, come: 

  • Usura dei denti e parodonto
  • Dolore a livello mandibolare e muscolare
  • Mal di testa.

Solitamente si associa a problemi legati allo stress, alterazione di stati emotivi, malocclusione dentale. Anche se la causa d’origine rimane sconosciuta. Può essere fisiologico nei bambini ed autorisolversi al termine della permuta dei denti

Il trattamento con il bite non va a risolvere il problema o a incidere sulla causa, ma ha il solo scopo di lenire i sintomi. Il bite per il bruxismo, interponendosi tra le arcate, è prevalentemente volto a preservare gli elementi dentari dall’usura e al rilassamento della muscolatura.

Malocclusione

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Per malocclusione s’intende la scorretta chiusura del morso. Può essere conseguenza di malposizioni dentarie o alterazioni di posizione e dimensione dei mascellari.

Il bite, nel caso della malocclusione, permette di scaricare le forze occlusali in modo più bilanciato e simmetrico. Inoltre, favorisce una dinamica funzionale più corretta e consente di non sovraccaricare denti e articolazioni. Si tratta, in questo caso, di un bite che deve essere realizzato su misura. 

Disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare

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L’articolazione temporo-mandibolare è un’articolazione molto particolare e con caratteristiche uniche nel nostro corpo, con dinamiche funzionali molto complesse: è una doppia articolazione che presenta un disco articolare e un liquido lubrificante, che ne permettono i complessi movimenti. Le problematiche articolari possono essere numerose e di difficile diagnosi e trattamento, ma talvolta l’utilizzo del bite può portare giovamento al paziente.

Una delle condizioni patologiche che più spesso si verifica è lo spostamento del disco articolare che non fa più lavorare correttamente i due capi dell’articolazione.

Il bite può essere utilizzato per favorire lo spostamento del disco in una posizione più corretta e permettere all’articolazione di lavorare in modo più fisiologico. Altre volte ha invece la funzione di alleggerire il carico dell’articolazione stessa.

Russamento e apnee notturne

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L’odontoiatra o gli specialisti della medicina del sonno, in caso di russamento e apnee lievi o moderate, possono applicare un dispositivo intraorale individuale a scopo terapeutico. Il dispositivo permette un riposizionamento della mandibola favorendo una migliore funzionalità delle vie aeree ed il conseguente passaggio dell’aria. Questi dispositivi possono essere utilizzati solo dopo una attenta diagnosi da parte dello specialista.

Come si capisce che si ha bisogno del bite?

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Per capire quando si ha bisogno del bite è necessaria una visita dal dentista, o più precisamente dallo gnatologo, lo specialista che si occupa precipuamente dei disturbi articolari della mandibola. Se al risveglio si avvertono sintomi quali:

Allora è possibile che si soffra di bruxismo o di apnee notturne, ed è quindi raccomandato un controllo dallo specialista di riferimento. 

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Quanto costa un bite per i denti?

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Il costo di un bite per i denti varia in base alla tipologia. I bite dentali preformati o automodellanti possono essere acquistati in farmacia a un prezzo modico di poche decine di euro

Al Santagostino, il costo di un bite dentale realizzato su misura dallo specialista, è di circa 500 euro.