- Cos’è l’agopuntura per cervicale?
- Come si svolge una seduta di agopuntura per cervicale?
- Quante sedute sono necessarie perché si producano effetti?
- Quali sono i benefici dell’agopuntura per cervicale?
- Ci sono delle controindicazioni?
L’agopuntura per cervicale può essere un trattamento utile nei casi di dolore al collo, anche solo con poche sedute. Con l’agopuntura è possibile agire anche sull’infiammazione, sul dolore e sulle contratture.
La dottoressa Tu Van Tien, medico agopuntore del Centro Medico Santagostino, spiega in cosa consiste l’agopuntura per cervicale, quando è possibile ricorrervi e quali sono i benefici.
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Cos’è l’agopuntura per cervicale?
↑ topL’agopuntura è una pratica terapeutica che deriva dalla medicina tradizionale cinese. Già a partire dal 1979 l’OMS ha indicato una serie di patologie che possono essere trattate con l’agopuntura:
- patologie neurologiche quali cefalee o mal di testa, emicranie e vertigini
- disturbi o patologie dell’apparato digerente come ad esempio colon irritabile, stipsi o diarrea
- patologie muscoloscheletriche tra le quali può essere ricompresa la cervicale.
Cos’è la cervicale?
↑ topLa cervicale, o cervicalgia, è un dolore riferibile alla regione posteriore del rachide cervicale. Le sette vertebre della colonna vertebrale, che fungono da sostegno per collo e testa, sono interessate da questa patologia.
Se non trattata adeguatamente, la cervicalgia può determinare infiammazioni articolari o contratture muscolari, con una possibile riduzione di funzionalità sia delle spalle che del collo.
La colonna e la testa sono sostenute e coordinate armoniosamente, dai muscoli trapezi e dai muscoli sternocleidomastoidei, preposti alla rotazione. La postura, l’assenza di attività fisica, tensioni emotive dovute a stress, nella sfera privata o lavorativa, possono contribuire a dolori di tipo tensivo.
Come si svolge una seduta di agopuntura per cervicale?
↑ topUna seduta di agopuntura per cervicale può essere svolta in un ambiente sanitario, principalmente uno studio medico. Il professionista che lavora secondo questa pratica prende il nome di agopuntore.
La seduta può durare circa 60 minuti, e inizia con l’anamnesi del paziente e un esame obiettivo. Il paziente è sdraiato su di un lettino e il professionista può iniziare l’infissione di aghi sterili monouso, in un numero variabile dipendente dalla patologia e dallo energetico del Paziente in quel momento. Gli aghi rimangono nella sede per circa 20 minuti.
L’agopuntura può produrre i suoi effetti miorilassanti, di riduzione dello stress, oltre alla azione antidolorifica, già pochi minuti dopo che il professionista si è occupato dell’inserzione degli aghi.
Quante sedute sono necessarie perché si producano effetti?
↑ topPossono essere necessarie 10 sedute affinché si producano benefici che abbiano una durata nel tempo. La frequenza delle sedute, poi, varia anche in base alla intensità del dolore. Solitamente vengono svolte 1 o 2 sedute alla settimana.
Accanto al trattamento con un professionista agopuntore, il paziente potrebbe beneficiare tanto di un percorso fisioterapeutico quanto della rieducazione posturale.
Quali sono i benefici dell’agopuntura per cervicale?
↑ topPer mezzo dell’agopuntura, che si rivela molto utile già dalle prime sedute, è possibile che la tensione a livello della membrana atlanto-occipitale si sciolga, con un conseguente abbassamento del dolore cervicale:
- azione analgesica dal momento che viene stimolata la produzione di endorfine
- azione sedativa, poiché viene rilevata la presenza di onde alfa, nel soggetto, visualizzabile all’EEG
- azione miorilassante che si traduce in una diminuzione, fino alla scomparsa, degli spasmi muscolari, ovvero delle contrazioni involontarie delle fibre muscolari.
Tutte azioni che che sottolineano la possibilità d’uso dell’agopuntura per la terapia del dolore.
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Ci sono delle controindicazioni?
↑ topL’agopuntura è priva di effetti collaterali. Non ci sono pertanto controindicazioni assolute all’agopuntura. Possono esserci dei piccoli travasi per lo più nella cute e sottocute, pertanto in casi di terapia anticoagulante il medico deve essere informato.
Molto raramente potrebbero verificarsi dei danni neurologici locali, ma si tratta comunque di danni sempre transitori. In rarissimi casi descritti in letteratura sono stati osservati dei danni alla pleura polmonare con pneumotorace.