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Pubblicato inSalute

Quali sono le patologie polmonari che causano problemi

Ci sono alcune patologie polmonari, come ad esempio la fibrosi o l’embolo polmonare, che possono determinare una significativa sofferenza per questi organi. Conoscerne i sintomi può essere di aiuto.

patologie polmonari, le più importanti

Le patologie polmonari sono così definite perché possono compromettere il normale funzionamento dei polmoni.

I polmoni sono gli organi situati nella cavità toracica che ci consentono di respirare e, quindi, sopravvivere. Sono costituiti da numerosissimi alveoli polmonari, piccole camere d’aria di forma esagonale o sferica, attraverso i quali avviene il cosiddetto scambio respiratorio: l’introduzione dell’ossigeno attraverso l’aria che respiriamo e l’eliminazione dell’anidride carbonica.

Con l’aiuto dello pneumologo del Santagostino, Marco Baroni, vediamo quali possono essere i principali problemi ai polmoni, come si manifestano a livello sintomatologico e quando è necessario rivolgersi ad uno specialista.

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Cosa sono le patologie polmonari?

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Sono diverse le patologie polmonari che un soggetto può contrarre. Si definisce malattia polmonare ogni tipo di affezione a carico dei polmoni che determina la compromissione del loro funzionamento.

I polmoni sono una delle tre componenti dell’apparato respiratorio, insieme alle vie aeree e ai muscoli diaframmali e intercostali, che sono muscoli respiratori. Naso e bocca, faringe e nasofaringe e poi trachea, insieme ai bronchi e ai bronchioli, svolgono una funzione di filtraggio. I polmoni raccolgono l’ossigeno, i muscoli diaframmali e intercostali gestiscono lo spazio di cui i polmoni hanno bisogno.

Una patologia polmonare incide, nello specifico, sulla capacità dei polmoni di acquisire ossigeno.

Come sono fatti i polmoni?

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I polmoni sono due. Il polmone destro, quello dei due più pesante, è costituito da tre lobi: superiore, medio e inferiore. Il polmone sinistro, invece, ne ha solo due (superiore e inferiore).

Il tessuto che forma questi due organi è spugnoso ed elastico e, quindi, funzionale ai movimenti di espansione e contrazione necessari per poter respirare.

I due polmoni sono separati dal mediastino, un’area compresa tra le vertebre del torace e lo sterno.

Nei polmoni confluiscono i bronchioli, ramificazioni via via più sottili che raggiungono, nel loro tratto terminale, gli alveoli polmonari. Lo scambio dei gas respiratori avviene qui, in particolare attraverso le centinaia di capillari che li circondano. Questi hanno dimensioni così piccole (5-6 micrometri) da consentire il passaggio di un solo globulo rosso. Qui il sangue si libera di anidride carbonica e si carica l’ossigeno (introdotto con l’aria respirata) che verrà distribuito attraverso la circolazione periferica in tutto l’organismo.

Quante patologie polmonari ci sono?

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Le patologie polmonari interessano quattro componenti dell’apparato respiratorio:

  • a carico delle vie aeree intrapolmonari
  • che interessano gli alveoli
  • che interessano i vasi sanguigni intrapolmonari
  • a carico dell’interstizio polmonare.

Allo stesso tempo, le possono essere divise in:

  • ostruttive: broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), asma bronchiale
  • restrittive: fibrosi polmonare, polmonite interstiziale idiopatica, sarcoidosi
  • croniche: broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), fibrosi polmonare, asma bronchiale, sarcoidosi
  • interstiziali: fibrosi polmonare, polmonite interstiziale idiopatica, sarcoidosi
  • autoimmuni: malattia polmonare da connettivite, Granulomatosi di Wegener.

Nei paragrafi che seguono, sono approfondite alcune tra le principali patologie polmonari che causano problemi.

Che cosa è la fibrosi polmonare?

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La fibrosi polmonare è una malattia polmonare cronica e progressiva caratterizzata dalla formazione di tessuto cicatriziale, chiamata fibrosi, nei polmoni. La fibrosi danneggia i polmoni, rendendoli rigidi e limitando la capacità di respirare adeguatamente. I sintomi comuni includono dispnea, tosse secca persistente e affaticamento. Le cause possono essere idiopatiche, quindi non conosciute, o correlate a fattori come esposizione a sostanze chimiche o polveri, di natura infettiva o per malattie autoimmuni.

Cos’è un embolo polmonare?

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Un embolo polmonare è una condizione in cui un coagulo di sangue, chiamato embolo, si forma in una parte del corpo, generalmente negli arti inferiori, e si sposta fino ai polmoni, bloccando le arterie polmonari. La conseguenza è una riduzione del flusso sanguigno e dell’ossigenazione dei tessuti polmonari. I sintomi possono essere dispnea improvvisa, dolore toracico, tachicardia e tosse sanguinolenta.

Che cosa è l’edema polmonare?

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L’edema polmonare si ha in seguito ad accumulo liquido nei tessuti polmonari, con conseguente compromissione della capacità di scambio di ossigeno e anidride carbonica. Solitamente, è causato da un’insufficienza cardiaca, che provoca un ristagno di sangue nei polmoni, ma può derivare anche da altre cause come infezioni o danni polmonari. I sintomi possono essere dispnea, tosse e insufficienza respiratoria. Il liquido accumulato crea uno stress aggiuntivo sul cuore e può portare a gravi complicazioni.

Quali sono i sintomi di un enfisema polmonare?

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I principali sintomi dell’enfisema includono dispnea progressiva, specialmente durante lo sforzo fisico, tosse cronica, produzione di espettorato e una sensazione di oppressione al petto.

L’enfisema polmonare, si specifica, è una malattia respiratoria cronica caratterizzata dal danneggiamento irreversibile degli alveoli nei polmoni. Questo danneggiamento porta alla perdita di elasticità delle pareti alveolari, e determina la formazione di sacche d’aria dilatate e la perdita della capacità polmonare.

Dove si avverte il dolore ai polmoni?

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I polmoni sono costituiti principalmente da aria e si trovano all’interno della gabbia toracica, protetti dalle costole e circondati da cute e muscoli respiratori. Quest’ultimi favoriscono i movimenti di espansione e contrazione che consentono la respirazione. Si tratta di un apparato molto complesso, per cui è difficile capire quale sia l’origine di un fastidio nel momento in cui si avverte dolore.

I cosiddetti dolori ai polmoni, spesso, non sono riconducibili a questi due organi. La gabbia toracica è, infatti, il target prevalente del sistema nervoso periferico che trasmette la sensazione di dolore.

I polmoni, inoltre, non sono innervati per cui l’eventuale fastidio ha, nella maggior parte nei casi, origine diversa. I dolori dovuti ad una specifica patologia polmonare sono molto rari.

Ciò che, invece, è estremamente innervata è la pleura, una membrana sierosa costituita da due foglietti:

  • pleura parietale che riveste i polmoni e li divide dalla parete toracica
  • pleura viscerale, aderente alla superficie polmonare interna

La sensazione di dolore può, quindi, emergere in caso di fenomeno irritativo o processo infiammatorio a carico del foglietto pleurico.

La maggior parte dei dolori toracici, però, è dovuta a problemi di natura muscolare, prevalentemente a carico dei:

  • muscoli intercostali
  • muscolo piccolo spinato
  • diaframma.

Come capire se si hanno problemi o patologie polmonari?

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Ci sono dei fattori da tenere in considerazione nel momento in cui si avverte un disturbo, sia in generale sia, nello specifico, quando si parla di apparato respiratorio. In primo luogo, un campanello d’allarme può derivare dalla persistenza nel tempo del dolore.

Per riuscire a capire l’origine di una determinata condizioni clinica, ci sono dei sintomi associati alla sensazione di dolore, in presenza dei quali è possibile che una certa patologia riguardi l’apparato respiratorio.

Tra le manifestazioni sintomatologiche principali a cui prestare attenzione in questo caso avremo:

La difficoltà a respirare è un sintomo piuttosto soggettivo per cui la capacità empatica del medico è molto importante, soprattutto in questi casi. Il suo compito, infatti, è quello di stabilire se la dispnea sia legata ad un oggettivo problema di salute o sia dovuta a problematiche di tipo psicologico (ad esempio un attacco di panico).

È chiaro che, di fronte a problematiche più complesse, non ci si può limitare ad una visita specialistica, ma sono necessarie analisi ed esami strumentali. In questi casi, sono d’obbligo

Questi esami sono utili a distinguere una patologia a carico dell’apparato respiratorio da una malattia cardiovascolare. Bisogna tener presente che, in alcuni casi, specialmente tra i soggetti più anziani, potrebbero essere presenti entrambi i tipi di patologie.

Un altro campanello d’allarme, infine, può essere la presenza di sangue nell’espettorato. In questa eventualità, bisogna rivolgersi tempestivamente al medico.

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Fattori di rischio per le patologie polmonari

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Come per tutte le condizioni cliniche, anche nel caso dei problemi ai polmoni e dei disturbi respiratori in generale esistono fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare patologie.

Tra le principali cause che possono comportare problemi di tipo respiratorio, ci sono:

  • fumo (compreso quello passivo)
  • inquinamento (particolato, smog)
  • alcuni farmaci per l’ipertensione e le malattia cardiovascolari in generale
  • allergie
  • influenze stagionali (soprattutto in soggetti a rischio)

Anche un eccessivo consumo di latte e derivati può favorire la produzione di catarro.