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Pubblicato inGenitori

Le voglie in gravidanza: mito o realtà?

Come capire se si tratta di voglie e quali possono essere le ragioni di questa condizione. Scopriamolo con l’aiuto dell’ostetrica del Santagostino, Barbara Colombo

Voglia di dolce in gravidanza

Le voglie in gravidanza sono una condizione piuttosto comune ad una buona parte delle donne in dolce attesa. Non necessariamente possono venire a tutte e il tempo di comparsa può variare da caso a caso.

Dal modo in cui è possibile riconoscerle fino alle ragioni principali per cui vengono le voglie, proviamo allora a capirne di più con l’aiuto dell’ostetrica del Santagostino, Barbara Colombo.

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Quando vengono le voglie in gravidanza?

Benché sia una condizione piuttosto comune, le voglie in gravidanza non riguardano tutte le future mamme. «Dobbiamo innanzitutto dire che non necessariamente a tutte le donne in gravidanza vengono le cosiddette voglie»

Ogni paziente va trattata nella sua specificità poiché ciascun singolo caso può presentare differenze rispetto ad altri. «Il tempo di comparsa è decisamente variabile. Nella mia esperienza posso dire che compaiono spesso all’interno del primo trimestre di gravidanza per proseguire, a volte, anche fino al parto».

Come riconoscere le voglie in gravidanza? 

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«La voglia in gravidanza è da considerarsi come un desiderio irrefrenabile di un particolare tipo di cibo, un cibo molto specifico». Si tratta, quindi, di una condizione molto particolare e, per questo, non troppo difficile da riconoscere. «Non immaginatevi una voglia generica di cibo dolce o salato. Più facilmente sarà la voglia di un cibo (cibi salati o dolci che siano) specifico come ad esempio olive, peperoncino, cioccolato fondente e così via».

Cosa vuol dire avere le voglie in gravidanza? 

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Rispetto al tema delle voglie durante la gravidanza, lo stato dell’arte della letteratura medico-scientifica è ancora relativamente povero di contenuti. 

«Non ci sono moltissimi studi in merito alle voglie anche perché è obiettivamente molto difficile capire da cosa derivino»

Si tratta di una condizione per la quale «semplicemente la nostra mente e il nostro corpo si fondono facendoci pensare quanto ci piacerebbe quel cibo ed ecco che iniziamo a desiderarlo».

Perché si hanno le voglie? 

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Come detto, è ancora più complesso capire quali siano le origini e le ragioni delle voglie in gravidanza.

«Non ci sono studi scientifici nemmeno su questo aspetto, si sono fatte alcune ipotesi sull’origine delle voglie gravidiche». Una ragione potrebbe essere ricercata nei cambiamenti ormonali. «Ad esempio, per le voglie che nascono nel primo trimestre, si ipotizza una componente ormonale. Ovvero gli ormoni, particolarmente instabili durante questa prima fase di gravidanza, ci fanno percepire sensazioni molto intense sia in positivo che in negativo. Proprio queste sensazioni potrebbero essere correlate anche al cibo. Qualcosa che ci piace molto tenderemo a volerlo nuovamente, qualcosa invece che non ci piace per niente lo rifiuteremo».

Non sempre i desideri sono così lineari. A volte, infatti, può accadere anche che le voglie vadano in contrasto con quelli che sono i gusti abitudinari della futura madre.

Perché si hanno le voglie di dolce o di salato? 

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La voglia di dolce in gravidanza è certamente un’esperienza vissuta da molte donne. Allo stesso tempo, anche la voglia di salato in gravidanza non è poi così rara.

«Conosco donne che hanno le voglie più svariate, dolce e salato certamente ma qualcuna anche amaro o aspro. Non c’è una vera e propria regola su quale tipo di voglia si possa provare»

Di nuovo, difficile trovare regole generali: ogni caso può fare storia a sé e va valutato nella sua specificità. «Donne che non hanno mai mangiato peperoncino si ritrovano in gravidanza a metterlo ovunque, così come il limone o l’aceto. Donne che adoravano i dolci, invece, in gravidanza non potevano nemmeno sentire l’odore del cioccolato senza avere nausea. Si tratta di una condizione davvero molto soggettiva».

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Cosa si può mangiare in gravidanza? 

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La dieta in gravidanza non ha particolari restrizioni. «Si può mangiare praticamente tutto, ad eccezione di eventuali restrizioni alimentari dovute alla storia clinica della donna. Quelle legate, ad esempio, alla toxoplasmosi»

Spetta allo specialista indicare i comportamenti più idonei al caso specifico. «Chi segue la gravidanza, ginecologo o ostetrica che siano, sicuramente si occuperà di dire a ciascuna donna cosa può o non può mangiare. Le voglie in generale possono essere soddisfatte, a patto che rientrino in un’alimentazione equilibrata e in una dieta varia»

C’è, poi, un altro aspetto da sottolineare quando si parla di voglie in gravidanza.

«Le voglie e ‘mangiare per due’ vanno spesso di pari passo. In gravidanza non si deve consumare il doppio del cibo in nessun caso. Mangiare troppo, al contrario di quanto si ritiene in alcuni casi, può addirittura essere un problema per il bambino che cresce nella pancia. Esiste il rischio di predisporlo a patologie future come il diabete (diabete gestazionale). Quindi l’alimentazione in gravidanza è importantissima e va sempre seguito ciò che il/la curante suggerisce».

Foto di Amina Filkins da Pexels