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Pubblicato inSalute

Richiami vaccinali: quali sono e quando farli

I richiami vaccinali vengono somministrati in seguito all’immunizzazione primaria. Il loro obiettivo è di mantenere un livello alto di protezione individuale, oltre che di protezione della comunità.

richiami vaccinali quali sono quando farli

Alcuni dei vaccini obbligatori offrono un tipo di immunità che nel corso del tempo tende a diminuire. Questa viene definita immunità calante, e richiede l’ausilio dei richiami vaccinali.

A parlarne è il dott. Alberto Canciani, collaboratore del Centro Medico Santagostino ed esperto in Travel Medicine, vaccinazioni e malattie tropicali.

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Cosa sono i vaccini?

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Il vaccino è un preparato contenente materiale costituito da proteine complesse, provenienti da microrganismi o parti di essi. Il suo fine è l’essere utilizzato nel conferimento di immunità attiva al vaccinando.

L’immunità deriva dalla stimolazione degli anticorpi. Nello specifico, per immunità si intende la resistenza, che può essere congenita oppure acquisita, da parte dell’organismo a resistere all’azione di specifici agenti patogeni, o tossine.

L’immunità congenita, definita anche innata, è alla base del sistema immunitario, e una componente fondamentale del sistema immunitario è data dalle proteine che prendono il nome di immunoglobuline.

Cosa sono i richiami vaccinali e a cosa servono?

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I richiami sono vaccini predisposti a rinnovare gli anticorpi per una specifica malattia infettiva. Solitamente gli stessi che hanno composto il ciclo primario.

Inoculato dopo l’immunizzazione iniziale, il richiamo vaccinale consiste in una riesposizione all’antigene immunizzante. L’obiettivo è un aumento di immunità così da garantire un efficace livello di protezione, dal momento che la memoria contro lo specifico antigene è andata a diminuire nel corso del tempo.

Nel caso del vaccino contro il tetano, per fare un primo esempio, in seguito alla somministrazione della prima dose viene raccomandato un richiamo ogni dieci anni, periodo entro il quale le cellule di memoria, contro il tetano, avranno possibilmente perso la loro funzione.

Perché sono necessari i richiami vaccinali?

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I richiami vaccinali, quindi, sono utili a rinforzare e ad aumentare gli anticorpi specifici per una determinata malattia infettiva.

L’Italia ha previsto un Piano nazionale prevenzione vaccinale 2017-2019, nel quale è incluso il calendario delle vaccinazioni, che indica le vaccinazioni obbligatorie, quelle fortemente consigliate e i richiami.

Le categorie interessate sono i bambini da 0 a 6 anni, gli adolescenti, gli adulti e le categorie a rischio.

Il piano nazionale prevenzione vaccinale rappresenta il documento di riferimento nel quale si dà come priorità l’eliminazione o la riduzione del carico di tutte le malattie infettive che sono prevenibili attraverso un vaccino.

Come sapere se è necessario fare un richiamo?

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L’immunità calante ha un andamento diverso da paziente a paziente. Ma è possibile sapere se è presente e attiva la copertura vaccinale?

La risposta è affermativa. In caso di dubbi sulla copertura, e per verificare il titolo anticorpale, è possibile svolgere degli esami di laboratorio, esami che permettono di misurare la quantità di anticorpi specifici per determinate patologie.

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Quali sono i vaccini obbligatori in Italia?

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Dal 2017, in Italia sono obbligatori 10 vaccini:

Ci sono determinate categorie professionali per le quali sono previsti degli obblighi specifici. Chi lavora nella industria edile e metalmeccanica ha l’obbligo del vaccino contro il tetano. Le persone che lavorano nel comparto dell’industria alimentare hanno l’obbligo del vaccino per la tubercolosi.

I medici e il personale ospedaliero incontrano l’obbligo per le vaccinazioni antitifoidea, antiepatite virale e antitubercolare.

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Quali vaccini si fanno da adulti?

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Come è stato indicato nei passaggi precedenti, alcuni vaccini nel corso del tempo richiedono dosi di richiamo, o meglio ancora un richiamo che andrebbe rinnovato nel corso del tempo. È possibile affermare che nel caso degli adulti i richiami periodici hanno la stessa importanza delle vaccinazioni di base, che vengono svolte durante l’età pediatrica.

Nel corso del tempo, infatti, può diventare più complessa per l’organismo la gestione di diverse infezioni, poiché molte patologie (come le malattie cardiovascolari o il diabete) determinano nel soggetto un quadro clinico già complicato.

Dopo i 65 anni il sistema immunitario tende a perdere efficienza, diventando più suscettibile a diversi tipi di infiammazioni.

In un simile contesto, è importante rinnovare, ogni dieci anni:

  • difterite
  • tetano
  • pertosse
  • meningococco ACWY

nel caso non si siano fatti i vaccini o avuto la malattia di morbillo, rosolia e varicella.

Il Centro Medico Santagostino dispone di un centro vaccini, ed è possibile effettuare vaccini di profilassi per viaggi internazionali.