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Pubblicato inSalute

Come eliminare i peli superflui

Eliminare i peli superflui è spesso una vera e propria sfida per molte donne. Ma come fare? E quando la peluria è la spia di vere e proprie patologie? Scopriamo con l’endocrinologa quando è il caso di fare un consulto medico, quali sono le cause dei peli in eccesso e quali i possibili trattamenti

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Eliminare i peli superflui è una preoccupazione comune a molte donne.

L’eccessiva peluria, infatti, può influire negativamente sulla qualità della vita e sulle relazioni sociali. Oltre a essere un disagio estetico però, un aumento dei peli può rappresentare la spia di una patologia da indagare insieme al medico. Il trattamento estetico locale rischia di rivelarsi, infatti, inefficace, se prima non vengono risolte le cause dell’irsutismo.

In questi casi si parla di ipertricosi, ovvero un aumento e ispessimento della peluria corporea femminile in zone in cui è normalmente presente ma poco visibile, oppure di irsutismo per l’appunto, termine che identifica la comparsa eccessiva di peli in zone dove normalmente sono assenti nella donna (peli superflui sul viso, torace, areole mammarie, addome, schiena e glutei).

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Quali sono i peli superflui?

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Premettendo che talvolta è difficile stabilire il confine fa una peluria normale e una peluria patologica, si può dire che è importante sottoporsi a un controllo medico quando:

  • Ci si accorge della presenza di grandi quantità di peli in aree del corpo normalmente considerate maschili
  • Si nota un rapido peggioramento in una di queste zone (peluria sul viso ad esempio).

Solo attraverso una diagnosi medica è possibile conoscere la reale causa del problema, se il disturbo è determinato da una patologia o si tratta di una condizione di benignità.

Per la diagnosi, il medico usa delle scale iconografiche che attribuiscono un punteggio per ogni area esaminata, ad esempio la scala di Ferriman e Gallwey.

Altri parametri clinici da valutare sono poi rappresentati dall’epoca e dalla velocità di comparsa dell’irsutismo.

Peli superflui e ormoni: che rapporto c’è?

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La maggior parte delle volte, l’aumento patologico della peluria corporea deriva da un’eccessiva produzione di ormoni androgeni, a opera delle ovaie o delle ghiandole surrenali. Anche gli squilibri ormonali possono essere alla base di accenni di peluria al mento, motivo per il quale è sempre bene monitorare, periodicamente, i livelli degli ormoni sessuali attraverso gli esami del sangue.

In età avanzata l’aumento della peluria è il segno di una progressiva androgenizzazione che caratterizza l’assetto endocrino della donna in post-menopausa. Per alcune donne infatti, tutto inizia con il periodo della menopausa, mentre ad altre compaiono più tardi, verso i 70 anni. Ad alcune ragazze, addirittura, la peluria sotto al mento compare già in giovane età. In alcuni casi, i peli sul mento possono comparire anche durante la gravidanza.

Leggi anche: “Menopausa: meno tabù, più informazione”

Quali patologie causano un aumento dei peli superflui?

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Le malattie che possono determinare un aumento dei peli sono molteplici e di tipi diversi. Fra queste, la sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), un disturbo del sistema endocrino femminile comune tra le donne in età fertile, è senz’altro la causa più frequente.

In una minoranza dei casi, invece, ci troviamo di fronte alla sindrome di Cushing, che si caratterizza per un’aumentata produzione di ormoni di origine surrenalica e si associa, spesso, a:

In caso di irsutismo, possono comparire anche altri disturbi, tra cui:

  • Irregolarità del ciclo mestruale
  • Perdita di capelli
  • Acne
  • Aumento della produzione di sebo a livello cutaneo o del cuoio capelluto
  • Obesità

Più raramente, possono associarsi segni di virilizzazione, quali:

  • Ingrandimento del clitoride
  • Abbassamento del tono della voce
  • Perdita della silhouette femminile
  • Colorazione nerastra della cute, in particolare nella regione del collo o delle ascelle di aspetto scuro e vellutato (acanthosis nigricans).

Come eliminare i peli sotto il mento?

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Ci sono alcuni rimedi casalinghi, che non richiedono l’intervento di estetiste o personale specializzato e ai quali è possibile ricorrere per eliminare i peli.

Quando i peli sono pochi, la scelta migliore per rimuoverli è sicuramente la pinzetta, che va sempre disinfettata con cura e utilizzata facendo attenzione al modo in cui viene strappato il pelo. Per rimuovere i peli, infatti, è bene attendere che siano abbastanza lunghi ed evitare, invece, di strapparli andando a ricercare la radice. Questo eviterà di rovinare la pelle del viso e di creare macchie simili a cicatrici.

Molto importante, per evitare di farli crescere ancora più duri, neri e con maggiore frequenza, è non utilizzare mai il rasoio. Questo infatti rimuove solo la parte esterna del pelo e non permette di estrarre anche la radice, portando alla lunga a un suo rafforzamento. Stesso discorso per le creme depilatorie; è bene evitarle per non danneggiare la cute del viso.

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Come trattare l’irsutismo?

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L’irsutismo si combatte, in genere, su più fronti, perché spesso il problema ha origini diverse. La depilazione laser e la luce pulsata sono sicuramente armi di riconosciuta efficacia nel ridurre la crescita dei peli e restituire il più possibile una pelle liscia. Talvolta, però, anche loro possono rivelarsi inefficaci non appena le si sospende. Il laser agisce sul bulbo pilifero senza causare danni alla pelle circostante: la luce emessa distrugge i follicoli piliferi e impedisce loro la rigenerazione.

I prodotti farmacologici utilizzati nella lotta all’irsutismo sono numerosi. Alcuni farmaci sono dotati di una discreta efficacia, ma anche di possibili effetti collaterali.

Per questo motivo spetta al medico endocrinologo identificare la terapia adeguata da integrare poi con terapia laser e simili.

Ultimo, ma non meno importante, al trattamento laser e/o farmacologico, è importante associare alcuni cambiamenti dello stile di vita e della dieta.

Tecniche per eliminare i peli superflui

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Ecco un breve prospetto delle tecniche che si possono utilizzare per eliminare i peli superflui, in modo più o meno definitivo:

  • Ceretta
  • Sbiancamento
  • Depilazione meccanica 
  • Epilazione meccanica (rasatura)
  • Epilazione chimica (con creme)
  • Luce pulsata
  • Laser

Esaminiamo nel dettaglio.

Ceretta

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La ceretta può essere a caldo o a freddo. Nella ceretta a caldo, vengono utilizzate cere solite che vengono sciolte, per poi essere applicate con una spatola sulla cute. Quando la cera si è leggermente raffreddata, viene strappata, eliminando i peli intrappolati in essa.

La ceretta a freddo, invece, si avvale di cere che non hanno bisogno di essere riscaldate. La tecnica di esecuzione è uguale a quella della ceretta a caldo.

In generale, con la ceretta, con lo strappo del pelo, viene portato via anche il bulbo pilifero. Questo rende la ricrescita del pelo molto lenta. 

Sbiancamento

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Consiste nell’uso di creme ossigenante che agiscono sulla melanina, il pigmento contenuto nel pelo e che gli conferisce il colore.

Il vantaggio di questo metodo è che le creme sbiancanti di solito non hanno effetti avversi sulla cute, e quindi possono essere utilizzate anche nelle zone più delicate della cute, come l’inguine. In genere questo tipo di trattamento, deve essere eseguito ogni 2 o 3 mesi.

Depilazione meccanica

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La depilazione meccanica può essere eseguita attraverso diversi strumenti, come per esempio gli epilatori elettrici dotati di pinze rotanti, o delle più comuni pinzette. 

La tecnica è simile per gli effetti a quello della ceretta, dal momento che il pelo viene agganciato, e rimosso dalle radici.

Epilazione meccanica (o rasatura)

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Si tratta probabilmente del metodo più comune per eliminare i peli superflui, e si avvale dei classici rasoi dotati di lamette (in genere, più delicate per la barba degli uomini) o di rasoi elettrici.

Epilazione chimica

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L’epilazione chimica si avvale di creme a base di acido tioglicolico. Questo acido è capace di rompere i legami tra le molecole di cheratina, la proteina che costituisce i peli.

La tecnica è assolutamente indolore, ma la ricrescita è più rapida rispetto alle tecniche che eliminano anche il bulbo pilifero, come la ceretta. L’acido tioglicolico, inoltre, può produrre irritazioni cutanee se usato sulle parti più delicate. 

Laser a diodo

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L’epilazione con laser è un metodo di rimozione praticamente permanente dei peli che utilizza la luce laser per distruggere i follicoli piliferi. È in grado di eliminare l’80% dei peli, lasciando un residuo di peluria sottile e di fatto invisibile. È un trattamento adatto a tutti i fototipi, quindi anche per i peli biondi. La tecnica è indolore e sicura, e non produce arrossamenti neanche sulle pelli più sensibili.

Luce pulsata

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L’epilazione con luce pulsata consiste nell’emissione di un forte fascio di luce di breve durata che, attraverso la produzione di calore, distrugge il pelo alla radice. 

Può essere utilizzata su diverse zone del corpo, come le gambe, le braccia, l’ascella, il viso e la zona bikini. Rispetto ad altri metodi di rimozione dei peli, come la rasatura o la crema depilatoria, la luce pulsata può offrire risultati più duraturi, con una riduzione della crescita dei peli che può durare fino a 6 mesi o più. 

Il trattamento è particolarmente indicato per le persone con pelle chiara e peli scuri. Dopo il trattamento, è buona norma evitare di esporsi al sole per almeno 1 settimana.