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Pubblicato inBenessere

Cos’è, come si fa e quanto costa il peeling

Si tratta di una procedura dermo-estetica che ha lo scopo di esfoliare la pelle e stimolare la rigenerazione del tessuto cutaneo. Scopriamone di più con l’aiuto del dermatologo del Santagostino, Michele Cardone

acne

Il Peeling Chimico è un trattamento medico, consistente nell’applicazione cutanea di un acido o di una combinazione di acidi selezionati in base agli scopi da raggiungere. L’epidermide viene, così, danneggiata e il derma intaccato in modo da:

  • regolarizzare le relative imperfezioni ed ipercromie
  • accelerare il ricambio cellulare
  • regolarizzare il sebo
  • restringere i pori dilatati
  • migliorare qualitativamente l’aspetto cutaneo
  • stimolare la ricostruzione del collagene e dell’elastina per restituire freschezza e vitalità alla cute

Può, quindi, essere utile per:

  • prevenzione e trattamento dell’invecchiamento cutaneo
  • contrastare e trattare le rughe
  • dare più luminosità ed omogeneità alla pelle
  • regolarizzare il sebo nelle pelli seborroiche
  • trattamento dell’acne
  • asportazione di macchie cutanee

Con l’aiuto del dermatologo del Santagostino, Michele Cardone, vediamo come funziona il peeling, perché si ricorre a questa procedura e quali possono essere gli effetti sulla pelle.

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Come si fa il peeling?

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Il peeling è una procedura che viene effettuata attraverso l’utilizzo di sostanze chimiche acide che favoriscono la ristrutturazione della cute eliminando le cellule morte dell’epitelio.

Il trattamento viene effettuato secondo procedure diverse in base al prodotto impiegato. Solitamente, viene applicato secondo il protocollo specifico e successivamente neutralizzato dopo un tempo predefinito in base alla specificità dello stesso. Il paziente avverte un bruciore più o meno forte, dopo l’applicazione del prodotto, seguito da un arrossamento della zona e desquamazione. Ciò dipende dall’entità del trattamento e dalla tipologia di cute del paziente.

Dunque, i peeling si distinguono in:

  • superficiali, che permettono di eliminare le rughe di volto e mani che si trovano più in superfice, rimuovere piccole macchie della cute e migliorare gli esiti da acne (come nel caso dei peeling a base di acido salicilico)
  • intermedi, che consentono di eliminare le rughe meno superficiali, di rimuovere le macchie della pelle e cheratosi di piccole dimensioni
  • profondi, che contribuiscono a eliminare le rughe più profonde del volto, rinnovare il tessuto cutaneo, rimuovere le macchie (anche quelle di maggiore estensione) e le lesione precancerose

Per effettuare il peeling, poi, è talvolta richiesta una preparazione specifica della cute a partire da due settimane prima dell’intervento. Essa consiste nell’applicazione sulla pelle di acidi a bassa concentrazione che favoriranno:

  • l’azione degli agenti utilizzati per il peeling
  • una rigenerazione uniforme delle cellule epiteliali
  • la pulizia da sebo, cellule morte e impurità in generale

Anche se il peeling non prevede un follow up, in alcuni casi potrebbero rendersi necessari dei trattamenti funzionali al mantenimento del risultato o volti a migliorare ulteriori aspetti cutanei. In
particolare, spesso vengono associati alla cosiddetta injectable skin care. Il peeling non è una procedura particolarmente fastidiosa, ma in alcuni casi può rendere la pelle più sensibile e, di conseguenza, provocare manifestazioni quali:

  • arrossamento
  • prurito
  • bolle
  • vescicole

Che differenza c’è con lo scrub?

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Sono trattamenti differenti e indipendenti l’uno dall’altro, ma hanno in comune un aspetto. Entrambe queste tecniche, infatti, sono funzionali a esfoliare la pelle. Esiste tuttavia una differenza sostanziale, il peeling si serve di prodotti chimici che hanno un’azione più profonda rispetto allo scrub, legato semplicemente all’azione abrasiva puramente “meccanica” svolta da microsfere o granuli.

Come funzionano i peeling chimici?

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I peeling chimici agiscono rimuovendo:

  • gli strati superficiali (AHA)
  • intermedi (TCA)
  • profondi (Fenolo) della cute

Agiscono rompendo i legami tra le varie cellule dei diversi strati dell’epitelio. Ciò consente di rinnovare il tessuto cutaneo del volto rimuovendo gli strati più superficiali danneggiati da eventi
patologici:

  • cicatrici
  • acne

o dagli effetti dell’invecchiamento:

  • rughe
  • perdita di elasticità e tonicità

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Per chi è indicato questo trattamento?

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Ci sono alcune eventualità o condizioni cliniche che rendono particolarmente indicate le procedure di peeling. Tra le principali, ci possono essere:

  • cura dell’acne (in fase cicatriziale)
  • acne giovanile
  • invecchiamento da luce solare
  • lampade UV
  • invecchiamento della pelle
  • pigmentazione della cute
  • cheratosi attiniche (che possono provocare formazioni squamose o cheratinose)

Se queste condizioni rendono il peeling particolarmente utile, ci sono invece alcuni soggetti per i quali il trattamento è assolutamente controindicato. Ad esempio, per le donne in gravidanza, in quanto il feto potrebbe subire dei danni a causa delle sostanze chimiche utilizzate nel corso della procedura dermo-estetica. Inoltre, è importante sottolineare che, in seguito al peeling, la cute è maggiormente vulnerabile ai raggi del sole, per cui pratiche come l’abbronzatura artificiale tramite lampade o i lettini solari andrebbero evitate.

Foto di Kjerstin Michaela Noomi Sakura Gihle Martinsen Haraldsen da Pixabay