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Pubblicato inGenitori

Il metodo Feurstein: cos’è e quali sono i principi

Si rivolge sia ai bambini che agli adulti ed è applicabile contesti clinici o educativi, individualmente ma anche in gruppo. Si basa sulla possibilità di accrescere le proprie potenzialità di apprendimento e acquisire l’abilità trasversale di “imparare ad imparare”

metodo feurstein

Fin dall’infanzia siamo esposti ad esperienze e stimoli che condizionano, sia in positivo che in negativo, il nostro modo di imparare. Il metodo Fuerstein si basa sul fatto che bambini e adulti possono accrescere le proprie potenzialità di apprendimento e acquisire l’abilità trasversale di “imparare ad imparare”.

E per farlo possono partire da quelli che sono i loro punti di forza.

Reuven Feuerstein, psicologo israeliano (scomparso nel 2014) a cui si deve l’intuizione del metodo, dedicò la sua vita allo studio delle modalità di apprendimento in contesti clinici ed educativi.

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Come nasce il metodo Feuerstein?

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Le prime intuizioni di Feuerstein emergono dalla sua esperienza come docente di bambini sopravvissuti all’Olocausto e, in seguito, dal lavoro come psicologo con bambini che provenivano da esperienze complesse, spesso cresciuti in condizioni di deprivazione. A queste esperienze professionali affiancherà lunghi periodi di studio e formazione presso i più grandi centri di ricerca sulla psicologia dello sviluppo in Europa, allievo di grandi nomi della psicologia come Jean Piaget e Andre Rey.
Feuerstein osservò che anche bambini con profonde difficoltà di apprendimento e in condizioni di deprivazioni, se correttamente supportati e stimolati, erano in grado di migliorare la loro esperienza di apprendimento.

L’intelligenza modificabile e la figura del mediatore

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Feuerstein si convinse che l’intelligenza non è fissa e stabile nel tempo, ma modificabile. Imparare ad imparare è possibile, partendo dai propri punti di forza. Questo processo avviene grazie al cosiddetto ambiente modificante, ovvero un luogo di apprendimento che supporta attivamente il soggetto nel corso del suo processo di assimilazione dei nuovi insegnamenti.

Fondamentale nell’ambiente modificante è la figura del mediatore. Quest’ultimo, infatti:

  • Supporta il bambino nell’apprendimento attraverso una mediazione fra colui che impara (e le sue abilità cognitive, punti di forza e difficoltà) e l’ambiente esterno,
  • Lo aiuta ad accedere alla competenza metacognitiva di imparare, costruendo – passo dopo passo – una sempre maggiore autonomia.

Quali strumenti prevede per migliorare l’apprendimento?

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Il metodo Feuerstein si rivolge sia ai bambini che agli adulti ed è applicabile in molti contesti diversi, sia clinici che educativi, sia individualmente che in gruppo.

Gli strumenti utilizzati sono gli eserciziari PAS (Programma Arricchimento Strumentale). Vengono svolti insieme a un mediatore certificato dall’Istituto Feuerstein di Gerusalemme e si presentano come schede da eseguire con il solo ausilio di una matita.

A seconda della fascia di età e della necessità dell’utenza che si rivolge al mediatore Feuerstein si valuta quali strumenti utilizzare e con quale obiettivo.

  • PAS Standard, utilizzato con persone dagli 8 anni in su.
  • PAS Basic, maggiormente indicato per bambini in età prescolare o persone (bambini e adulti) con funzioni cognitive immature o compromesse.

Il metodo Feuerstein è uno solo, non esistono diverse correnti di approccio e sarebbe opportuno diffidare delle opinioni sul metodo Feuerstein che si possono trovare in autonomia. L’unica strada per conoscere il metodo è quella di certificarsi come mediatore. Possono farlo i medici e gli psicologi ma anche i genitori, gli educatori, gli insegnanti, presso un centro che sia autorizzato dall’Istituto Feuerstein di Gerusalemme.

Esistono anche centri di ricerca al riguardo.

Di conseguenza l’unico modo per accedere ai materiali del metodo – fra i quali schede, corsi, pdf, esercizi – è ottenere prima la certificazione di mediatore.

Gli eserciziari per il metodo Feuerstein

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Gli eserciziari sono in tutto 26, 14 per il PAS Standard e 12 per il PAS Basic.
In entrambi i casi gli obiettivi generali dell’intervento sono:

  • correggere le funzioni cognitive carenti;
  • attraverso il rinforzo della motivazione, rendere la persona capace di apprendere in modo attivo.

Punto di forza del metodo Feuerstein è la scelta di mettere da subito in evidenza quali siano le abilità e le competenze della persona, rifiutando di definire le prestazioni in termini negativi, ma valorizzando la potenzialità di apprendimento.

Inoltre è un metodo che può essere di giovamento a tutti, bambini e adulti, indipendentemente dalla presenza o meno di difficoltà scolastiche o di diagnosi specifiche. Tutti, infatti, possono trarre giovamento da un lavoro di potenziamento metacognitivo e migliorare le proprie abilità di imparare ad imparare.

A quali figure rivolgersi e quando?

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Qualora si desideri iniziare un percorso Feuerstein è necessario rivolgersi a un mediatore certificato. Nel caso si abbia già in atto un percorso con altre figure sanitarie (neuropsichiatria, neuropsicologo, psicoterapeuta, logopedista e/o terapista delle neuropsicomotricità dell’età evolutiva), può essere utile valutare insieme come impostare l’intervento e quali funzioni cognitive carenti andare a potenziare.

L’intervento è, infatti, assolutamente compatibile con altri percorsi in atto. Può essere un potenziamento specifico di alcune funzioni cognitive identificate come carenti da altri professionisti che optano per un invio a un mediatore Feuerstein.

Dopo un primo incontro conoscitivo, si propone un percorso con gli strumenti PAS con una frequenza indicativamente settimanale e che si possa articolare in cicli di sedute disegnate sulle necessità della persona.

Anche per l’autismo, come per tutte le specifiche situazioni in cui il paziente è preso in carico dal neuropsichiatra infantile, è il caso di rivolgersi a questa figura medica specializzata per consultarsi e per valutare un invio del potenziamento cognitivo attraverso il metodo Feuerstein.

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Testi da consultare sul metodo Feuerstein

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Attualmente in commercio sono presenti diversi testi che raccontano il metodo Feuerstein. Possono essere molto utili per i genitori nell’accompagnare il percorso dei figli, per gli adulti che vogliono saperne di più o per docenti che si trovano a confrontarsi con il metodo.

I testi più famosi e consigliati sono:

  • “Non accettarmi come sono”, Reuven Feuerstein, Yaacov Rand, John E. Rynders, edizioni BUR.
  • “Come insegnare l’intelligenza ai vostri bambini”, Nessia Laniado, edizioni RED.
  • “Come stimolare giorno per giorno l’intelligenza dei vostri bambini”, Nessia Laniado, edizioni RED.
  • “Migliorare i processi di apprendimento. Il metodo Feuerstein: dagli aspetti teorici alla vita quotidiana”, Michela Minuto e Renato Ravizza, edizioni Erikson.
  • “Sviluppare competenze cognitive con il metodo Feuerstein. Attività didattiche per la scuola primaria”, Cristina Vedovelli, edizioni Erikson.

Per i genitori o gli insegnanti di bambini più piccoli in commercio si trova anche lo splendido gioco “Le sfumature delle emozioni. Un gioco di intelligenza emotiva. Ispirato agli studi di Reuven Feuerstein”, edizioni Gribaudo. Questo gioco può essere un primo passo per bambini e genitori nella conoscenza del metodo Feuerstein rispetto all’importantissimo tema del riconoscimento cognitivo delle emozioni.