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Pubblicato inSalute

Lifting collo: procedura, utilità e risultati

Il lifting del collo ha lo scopo di ridurre i segni dell’invecchiamento a carico della zona, come pelle flaccida e perdita di elasticità.

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Il lifting del collo, noto anche come ritidectomia cervicale, è un intervento chirurgico mirato a migliorare l’aspetto della zona del collo e della giuntura collo-gola.

Questa procedura è spesso richiesta da quelle persone che desiderano ridurre i segni evidenti dell’invecchiamento nella regione del collo, come la pelle rilassata, le rughe o i depositi di grasso in eccesso.

Vediamo in cosa consiste il lifting del collo, quali sono le indicazione da seguire prima e dopo l’intervento, e che risultati attendersi. 

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Lifting del collo: cos’è e a cosa serve?

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Il lifting del collo è un intervento di chirurgia estetica, finalizzato a distendere la pelle del collo, rimuovere quella in eccesso e ristabilire la tonicità e l’elasticità muscolare della zona, rendendo la parte visibilmente ringiovanita.

Questa procedura, infatti, mira a ridurre o eliminare i segni dell’invecchiamento a carico della zona, come la perdita della tensione cutanea (pelle flaccida), le rughe e il rilassamento e cedimento dei muscoli. Il collo, infatti, è una delle zone in cui i segni del tempo si manifestano per primi e in modo evidente. 

Inoltre, è possibile ricorrere a lifting del collo e sottomento, nel caso in cui alla flaccidità del collo sia associato anche un accumulo visibile di adipe sotto il mento (doppio mento). In questo caso viene eseguita anche una liposuzione.

Come ci si prepara all’operazione?

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La preparazione per un intervento di lifting del collo inizia con una consulto pre-operatorio, in cui il chirurgo valuta la salute generale del paziente, s’informa delle sue aspettative, e chiarisce le modalità di intervento, i possibili rischi e complicanze. Possono essere richiesti alcuni accertamenti per determinare l’idoneità del paziente all’operazione, come:

È necessario inoltre:

  • smettere di fumare nelle settimane precedenti all’operazione
  • sospendere l’assunzione di farmaci anticoagulanti e contenenti acido acetilsalicilico (aspirina). 

Infine, il chirurgo fornisce le istruzioni per il decorso post-operatorio, al fine di un recupero ottimale.

Come si fa il lifting del collo?

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Durante un lifting del collo, il chirurgo plastico effettua incisioni generalmente nascoste dietro le orecchie e/o sotto il mento, a seconda delle necessità del paziente. Attraverso queste, rimuove l’eccesso di pelle, ridistribuisce i tessuti sottostanti e, se necessario, rimodella i muscoli del collo, per migliorare la tonicità.

In alcuni pazienti, si può verificare un rilassamento del collo causato sia da un eccesso di pelle che da un accumulo di grasso nella zona, il cosiddetto doppio mento, spesso associato al naturale processo di invecchiamento. In questo caso, se la pelle del collo è ancora abbastanza elastica, è possibile correggere il problema con una combinazione di liposuzione e lifting. La liposuzione, segnatamente, è in grado di rimuovere completamente il grasso accumulato e di modellare la zona in modo armonico, ma è essenziale che la pelle mantenga un buon grado di elasticità.

L’intervento di lifting del collo viene solitamente eseguito con anestesia locale e sedazione profonda come intervento ambulatoriale, e il paziente può essere dimesso subito dopo l’operazione, a meno che non si verifichino complicazioni, con un breve periodo di osservazione.

Le cicatrici risultanti dal lifting del collo di solito sono poco visibili, in quanto vengono posizionate in punti strategici per essere nascoste.

In caso di difetti limitati nella zona mediana del collo, con presenza di cordoni sottocutanei e un modesto eccesso di pelle, potrebbe essere sufficiente un’incisione di pochi centimetri sotto il mento per correggere efficacemente le diverse imperfezioni. Tuttavia, in caso di difetti più estesi, potrebbe essere necessario effettuare incisioni anche nella zona dell’orecchio per ottenere un accesso più ampio alla regione del collo e, se necessario, rimuovere l’eccesso di pelle.

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È possibile eseguire un lifting del collo senza bisturi?

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Il lifting del collo senza bisturi può essere eseguito mediante procedure di ultima generazione non chirurgiche o minimamente invasive. Queste alternative includono ad esempio gli ultrasuoni focalizzati, che stimolano la produzione di collagene. Oppure è possibile ricorrere a trattamenti temporanei con filler, a base di acido ialuronico e botox, per riempire le rughe e migliorare la definizione della linea del collo e del mento. 

Inoltre, è possibile ricorrere a trattamenti laser, come il laser CO2 frazionato, che possono migliorare la texture della pelle del collo, e alla radiofrequenza, che utilizza energia termica per rassodare la cute e stimolare la produzione di collagene. Tutti questi trattamenti non chirurgici possono contribuire a migliorare l’aspetto generale del collo, ma i risultati che producono non sono permanenti.

Quanto tempo dura un lifting al collo?

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L’operazione ha una durata che varia dalle 2 alle 3 ore, in base al tipo di procedura scelta e all’entità dell’intervento.

Decorso post-operatorio

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Al termine dell’intervento, il paziente deve indossare una benda compressiva. Sono fisiologici dolore e gonfiore, nell’immediato, che durano in genere circa 1 settimana, e possono essere gestiti con la prescrizione di antidolorifici. I punti di sutura vengono rimossi dopo circa 2 settimane.

Generalmente, è necessario astenersi dal lavoro per almeno 1 o 2 settimane. 

L’attività fisica meno intensa può essere ripresa dopo 3 settimane, mentre per gli sport più faticosi è bene attendere almeno 6 settimane.

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Complicazioni

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La complicanza più comune dopo un lifting del collo è il sanguinamento post-operatorio, che è considerato fisiologico. Si verifica, generalmente, entro 12 ore dall’intervento, e determina un aumento del dolore e del gonfiore.

Dopo l’intervento, la zona può subire alterazioni della sensibilità per alcune settimane, condizione considerata fisiologica che tende a risolversi spontaneamente entro 1 mese dall’operazione.

Come per tutti gli interventi di chirurgia, esiste il rischio di contrarre infezione post-operatoria, che può essere comunque minimizzato attraverso un’adeguata profilassi.