La curva dei contagi sembra migliorare e le ipotesi in campo per una campagna vaccinale massiva sono sempre più concrete, ma le famiglie subiscono ancora il disagio del lockdown. C’è ancora la paura del virus sconosciuto, che colpisce i grandi ma va spiegata bene anche ai più piccoli, a volte con l’aiuto di libri illustrati, quasi sempre con grande pazienza e un po’ di fantasia.
Non è facile per gli adolescenti, che non vogliono più uscire nemmeno per una passeggiata, studiano e comunicano con i loro amici in modo virtuale, provando a far finta che questa quotidianità sia normale. È importante monitorare il loro umore, stimolare loro passioni, perchè sia sempre presente in loro una certa vitalità.
Ogni nucleo familiare deve poi fare i conti con lo spazio a disposizione: le case che non sempre sono ampie o con sfoghi esterni e tra la “DAD” e lo smart working la condivisione degli ambienti può generare frustrazione, mancanza di privacy e stress per tutti i membri della famiglia.
C’è poco sfogo fisico, perché la maggior parte delle attività sportive, anche ludiche, non si possono praticare a causa della chiusura delle palestre e la sedentarietà è all’ordine del giorno.
Con queste premesse è facile che l’aggressività aumenti o ci si lasci andare ad abitudini alimentari poco sane, come spuntini sbagliati e a tutte le ore. E mentre ci si trascina dalla scrivania al divano e viceversa, dimenticandoci anche come si respira in modo corretto, la chiusura in casa può portare a perdere la motivazione quotidiana a coltivare il proprio benessere.
La famiglia è il nostro primo ambiente sociale
↑ topCome dimostrato da diversi studi e articoli, i comportamenti del singolo possono modificarsi con maggiore facilità e consapevolezza se c’è condivisione all’interno del proprio gruppo di appartenenza (per esempio, all’interno della famiglia appunto). Se siamo solo noi a cambiare, cambieremo meno e con più fatica.
In una famiglia “virtuosa” che ha come obiettivo comune lo stile di vita sano, i comportamenti si influenzano tra tutti i membri e ci si dà forza a vicenda. L’importante, ogni giorno, è darsi un aiuto concreto.
Consigli pratici per tutti
↑ top- Cucinare insieme, ricette sane e gustose: stare insieme in cucina è divertente, stimola la creatività ed è un modo per far conoscere gli ingredienti e le tecniche anche ai più piccoli. Teniamo sempre a mente, però, di non esagerare con la quantità. Il sovrappeso e l’obesità infantile in Italia sono allarmanti e il “bambino paffutello” non è segno di salute, come si diceva una volta! In una stima media ne deriva che i bambini in sovrappeso sono il 21,3% mentre il 9,3% risulta obeso. Per di più, i bambini sovrappeso già all’asilo hanno un rischio 4 volte maggiore di essere obesi nel corso dell’adolescenza. Inoltre, si considera che un bambino obeso a 6 anni ha più del 50% di probabilità di essere a sua volta un adulto obeso. (Eurispes: risultati del Rapporto Italia 2020)
- Variare sempre gli alimenti, il menù deve essere il più eterogeneo possibile consumando quelli che sono gli ingredienti della vera dieta mediterranea, patrimonio dell’Unesco: tante verdure, un po’ di frutta e cereali, preferibilmente integrali. L’olio extravergine di oliva da consumare a crudo, assieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche, al posto del sale. Altri grassi buoni, oltre a quelli dell’olio, ci vengono forniti dalla frutta a guscio e dalle olive. Le proteine da favorire sono il pesce e i legumi, seguiti dalle uova, lo yogurt, il latte e i formaggi soprattutto stagionati, poca carne rossa. Infine gli affettati e i dolci, da consumare il meno possibile.
- Avere un’alimentazione varia ed equilibrata e fare dell’attività fisica regolarmente rafforza anche il nostro sistema immunitario innato, fondamentale per difenderci dagli “attacchi esterni”, incluso il coronavirus. Ormai sappiamo che ci sono diversi fattori di rischio significativi per l’infezione grave da COVID-19, quali la presenza di uno stato nutrizionale scadente e malattie preesistenti come diabete mellito, malattie polmonari croniche, malattie cardiovascolari, obesità e varie altre malattie che rendono il paziente immunocompromesso e con uno stato di infiammazione sistemica che influisce sugli esiti dei pazienti contro COVID-19 (Zabetakis et al, COVID-19: The Inflammation Link and the Role of Nutrition in Potential Mitigation. Nutrients 2020)
- Fare attività fisica insieme: a casa e quando possibile al parco, sempre in modo creativo, privilegiando l’aspetto ludico. Si possono fare piccole gare in famiglia o provare a organizzare “staffette”, anche gli amici a 4 zampe possono essere ottimi alleati in questo tipo di attività (Simpson et al. Can exercise affect immune function to increase susceptibility to infection? Exerc Immunol Rev 2020).
Stare all’aria aperta nelle giornate di sole permette, inoltre, di fare il pieno di Vitamina D, utilissima per il nostro sistema immunitario. - Mantenere sano il proprio microbiota, anche in questo caso non solo mangiando in modo vario ed equilibrato ma facendo attività fisica regolarmente. Ormai è dimostrato che questo organo, fatto da milioni di microrganismi, è fondamentale per la salute del nostro corpo e allo stesso tempo è responsabile di tantissime patologie quando non è più sano. Proprio per questo bisogna assumere medicinali, soprattutto antibiotici e inibitori di pompa solo se veramente necessari perché sono nemici del microbiota. (Mohr et al. The athletic gut microbiota. J Int Soc of Sports Nutr 2020)
- Se necessario, non esitare a chiedere aiuto a degli esperti: la psicoterapia può aiutarci nei momenti più difficili, non bisogna vergognarsene. Al Santagostino eroghiamo percorsi di sostegno alla genitorialità dall’alimentazione, all’attività fisica a forme di psicoterapie focalizzata sul sistema famiglia e sulle complesse relazioni che si vengono a creare al suo interno.
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