Il progressivo allungamento della vita media rappresenta uno dei fenomeni più significativi ed importanti nella trasformazione e nell’evoluzione di gran parte della società occidentale contemporanea.
Risulta, quindi, di grande importanza investire in modo preventivo sulla salute di questa amplissima fascia della popolazione con il duplice obiettivo di garantire una qualità della vita ed un benessere più elevati, riducendo allo stesso tempo i costi per il sistema sanitario.
Nello specifico, la “medicina della longevità” si fonda su quattro pilastri fondamentali:
- Un approccio globale alla persona/paziente
- L’adozione di stili di vita corretti
- La scelta di adeguate abitudini alimentari
- Una pratica intelligente ed individualizzata dell’esercizio fisico
In particolare il movimento e l’esercizio fisico risultano molto importanti nella gestione di diversi aspetti che determinano il benessere e la salute della popolazione over 60 fra i quali i più significativi appaiono:
- La prevenzione e la correzione del sovrappeso
Premesso che la gestione del peso corporeo ed il suo controllo non possono prescindere dall’adozione di abitudini alimentari corrette, l’esercizio fisico risulta utile nell’ottimizzazione di una eventuale dieta e soprattutto nel determinare un consumo selettivo del tessuto grasso ed in particolare del grasso viscerale (che come dimostrato risulta essere il più pericoloso per la nostra salute).
Le attività più efficaci, rispetto a questo obiettivo, sono quelle a bassa intensità e di durata elevata, come possono essere una camminata di almeno un’ora o le attività che prevedono l’alternarsi di 20 minuti di esercizio e 20 di riposo, durante i quali ripristiniamo le fonti energetiche di pronto impiego attraverso un consumo selettivo dei grassi.
- Il controllo del decadimento della forza e del tono muscolare
La diminuzione della forza, del volume e del tono muscolare costituisce una delle problematiche più importanti dell’invecchiamento. L’inattività ed una dieta relativamente povera di proteine accelerano inevitabilmente questo processo.
L’esercizio fisico, anche a bassa intensità e praticato con regolarità, unito all’assunzione di cibi ricchi di proteine, in particolare la sera, consentono invece di prevenire in modo efficace questa problematica.
- La prevenzione e la terapia post-acuta delle problematiche articolari e muscolo-scheletriche
L’inevitabile usura delle articolazioni legata all’invecchiamento ed aggravata alla diminuzione della forza dei gruppi muscolari che le stabilizzano riducendo il carico, comporta inevitabilmente problemi più o meno importanti a livello di diverse articolazioni ed in particolare del ginocchio, dell’anca, della colonna lombo-sacrale e della spalla.
Relativamente a queste patologie croniche o subacute risulta particolarmente efficace l’attività motoria in acqua, un ambiente nel quale manteniamo il tono e la forza dei diversi gruppi muscolari, in assenza del carico a livello articolare determinato dalla forza di gravità e quindi dal peso corporeo.
- Il mantenimento dell’intelligenza motoria
Un recente ed interessante studio della Facoltà di Medicina dell’Università di Padova ha dimostrato come un periodo di inattività anche breve, come due settimane, determini un significativo deterioramento del sistema nervoso ed in particolare dell’intelligenza neuromuscolare e della capacità di gestire in modo intelligente e coordinato i movimenti ed in particolare quelli più fini.
Fondamentalmente, quindi, il sistema nervoso per conservarsi in salute ha bisogno di essere allenato, al pari di altri organi ed apparati.
- La prevenzione e la terapia delle patologie cardiovascolari e dismetaboliche.
Le indagini e le ricerche più recenti confermano come le patologie cardiovascolari continuino a rappresentare la prima e più importante causa di morte nel mondo occidentale. L’esercizio fisico diventa quindi molto importante anche nella prevenzione e nella terapia di queste patologie.
L’attività motoria finalizzata al benessere cardiaco deve essere assolutamente accompagnata da un’attenta valutazione funzionale preliminare e da una strutturazione del piano di allenamento. Questo, anche se lieve, ha bisogno di essere strutturato in base alla persona in termini di intensità, durata e frequenza del carico e degli stimoli allenanti.
Dopo questa breve analisi possiamo dare un reale significato al convincimento diffuso per cui “l’esercizio fisico fa bene” trasformandolo nella più corretta affermazione per cui “ l’esercizio fisico fatto bene fa bene”
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