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Pubblicato inSalute

Devitalizzare un dente fa male?

La devitalizzazione di un dente non è un intervento che determini dolore a carico del paziente. Tutt’al più, è possibile avvertire un leggero fastidio per alcuni giorni, ad esempio durante la masticazione.

devitalizzare dente fa male, la risposta è no

Domandarsi se devitalizzare un dente fa male è legittimo. Un paziente a volte lo domanda perché ha poche conoscenze sulle modalità con le quali viene effettuata la devitalizzazione di un dente. Altre volte perché ha una vera e propria fobia degli aghi.

Tuttavia è bene sapere che l’intervento di devitalizzazione, svolto in anestesia locale, non causa affatto dolore. È forse possibile avvertire un lieve fastidio, alcuni giorni dopo, durante la masticazione, ad esempio. Né è da sottovalutare che con una simile procedura il proprio dentista può salvare il dente.

Il dottor Massimo Saita, odontoiatra del Santagostino, spiega nel dettaglio come avviene una devitalizzazione e perché è un intervento che non causa dolore al paziente.

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Devitalizzare un dente fa male?

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Devitalizzare un dente non fa male, questo perché durante la fase di devitalizzazione viene usata l’anestesia locale in modo da “addormentare” la componente nervosa dell’elemento dentale, componente implicata nei fenomeni dolorifici.

Si tenga presente che l’esperienza del dolore può essere soggettiva, e ogni paziente può avere una diversa tolleranza al dolore. Inoltre, se il dente era infetto o infiammato prima della devitalizzazione, è possibile che si verifichi un certo grado di dolore o gonfiore post-trattamento. In questi casi, è consigliabile consultare il dentista per valutare se sono necessari ulteriori trattamenti o farmaci per il controllo del dolore.

In alcuni casi è possibile che si manifesta una leggera sensibilità, o può verificarsi del fastidio durante o dopo l’intervento, ma questa sintomatologia di solito scompare entro pochi giorni. In alcuni casi la polpa dentale può essere coinvolta da fenomeni infiammatori o batterici acuti, che possono rallentare il processo di anestesia. Una terapia farmacologica può essere di ausilio adeguato.

Il dolore associato a un dente devitalizzato può essere gestito con diversi farmaci. Gli analgesici da banco come l’acetaminofene o gli antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’ibuprofene possono essere efficaci nel ridurre il dolore lieve o moderato. La loro azione consiste nel ridurre l’infiammazione e nel bloccare i segnali di dolore.

Quanto dura il dolore dopo la devitalizzazione di un dente?

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La devitalizzazione fa male? È bene ripetere che no, di per sé la devitalizzazione non crea dolore a meno che non ci siano alcuni fenomeni infiammatori o batterici in corso, come indicato.

Quello che il paziente riferisce come dolore, dopo la devitalizzazione, è forse più propriamente un fastidio, che può permanere per 7 giorni e fino ai 15 giorni. Questo fastidio si presenta sordo e continuo ed è accentuato dalla masticazione. E non dovrà mai presentarsi come un dolore continuo e pulsante.

Perché è meglio non devitalizzare un dente?

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La devitalizzazione del dente va effettuata quando vi è una compromissione della polpa dentale causata da processi cariosi o meccanici.

Devitalizzare un dente non presenta particolari controindicazioni. L’unico problema può essere causato dalla sua “demolizione” per accedere alla camera pulpare. Infatti per effettuare questa procedura dobbiamo accedere dalla superficie occlusale del dente variandone la struttura. Pensiamo ad una casa senza il tetto, quello che a tutti gli effetti è un supporto strutturale insostituibile.

Le occasioni in cui è possibile evitare la devitalizzazione di un dente possono essere:

    • assenza di danni al nervo: se il dente ha subito solo danni superficiali o carie meno gravi, potrebbe non essere necessario devitalizzarlo. In questi casi può essere sufficiente un trattamento conservativo come la rimozione della carie e l’otturazione
    • denti permanenti non completamente sviluppati: quando i denti permanenti non sono ancora completamente sviluppati, il dentista potrebbe decidere di monitorare la situazione e attendere che il dente raggiunga la completa maturazione prima di decidere se devitalizzarlo o meno
    • opzioni conservative: alcune condizioni, come piccole lesioni o incrinature, potrebbero essere trattate con opzioni conservative come corone dentali o riparazioni estetiche senza la necessità di devitalizzazione
    • denti che non causano dolore: se il dente danneggiato non causa dolore e non presenta segni di infezione, il dentista potrebbe decidere di monitorare la situazione nel tempo senza eseguire la devitalizzazione.

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Quanto tempo ci vuole per devitalizzare un dente?

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I tempi di esecuzione di una devitalizzazione possono variare a seconda del dente da trattare, quindi in base al numero di canali e alle capacità degli operatori.

Va comunque tenuta in considerazione, all’interno del sistema canalare e della camera pulpare, la permanenza degli irriganti e dei disinfettanti. Questi ultimi, per avere una adeguata efficacia, devono rimanere per almeno 20 minuti.

Il tempo complessivo del trattamento oscilla tra i 40 minuti e i 75 minuti.