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Pubblicato inSalute

La vitamina Q

La vitamina Q non è propriamente una vitamina, ed è sintetizzata direttamente dal nostro organismo, seppur in presenza di alcuni prerequisiti e con l’assunzione di alcuni alimenti. Ha varie funzioni che la rendono un alleato contro l’invecchiamento cellulare

vitamina Q

La cosiddetta vitamina Q non è esattamente un composto vitaminico, si tratta infatti di una molecola che è strutturalmente simile ad altre vitamine (vitamina E e vitamina K, per la precisione), e che viene pertanto ad esse associata.

La differenza fondamentale con altre vitamine sta nel fatto che essa può essere sintetizzata dal nostro organismo, ma solo in relazione e concomitanza con l’assunzione di alcuni alimenti e di altri fattori.

Per capirne di più, lasciamo la parola alla Dott.ssa Natascia Badolato, in forza al Santagostino di Bologna.
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Che cos’è la vitamina Q

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La vitamina Q nota anche come ubichinone o coenzima Q non è propriamente una vitamina come spesso viene indicato ma una molecola organica strutturalmente simile sia alla vitamina E che alla vitamina K.

La ritroviamo all’interno delle membrane biologiche cellulari e a differenza delle altre vitamine non viene assunta dall’alimentazione o fonti esterne ma è sintetizzata dall’organismo; ciononostante la produzione del coenzima Q dipende da vari nutrienti e da altri cofattori.

A che cosa serve la vitamina Q?

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Da un punto di vista funzionale possiamo dire che esercita un ruolo antiossidante e preventivo perché aiuta a combattere lo stress ossidativo da radicali liberi.

Conferisce anche un certo grado di malleabilità ed elasticità alla pelle ed è in grado di dare supporto energetico alleviando il senso di stanchezza. Proprio per questa sua ultima caratteristica il coenzima Q ha assunto un ruolo preponderante nel contesto della commercializzazione anti-aging: sembra infatti essere correlato con un’azione antinvecchiamento proprio per le sue proprietà elastiche che, favorendo il mantenimento del tessuto cutaneo, limiterebbero la formazione delle rughe.

Viene infatti spesso usato come ingrediente nella produzione di cosmetici.

Va sottolineato come per la sua proprietà antiossidante, il coenzima Q risulta importante anche per la prevenzione di malattie cardiovascolari; è infatti preventivo della formazione del colesterolo LDL, e ha un importante effetto contro l’ipertensione.

Dove si trova negli alimenti?

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Come detto, non si trova propriamente negli alimenti. Ma alcuni cibi pare ne favoriscano la produzione e quindi la disponibilità.

Tra questi possiamo citare:

  • fegato
  • altre carni come pollo, manzo e maiale
  • frutti di mare
  • tonno, salmone, le sardine e gli sgombri

Il fabbisogno giornaliero di vitamina Q varia da 100 a 300 mg e non si registrano ad oggi problemi legati ad un eccesso di assunzione in quanto normalmente avviene una normale espulsione per via urinaria.

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Che conseguenze ha una carenza di vitamina Q?

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La produzione della vitamina Q può diminuire con il passare dell’età motivo per cui spesso è possibile ricorrere anche all’utilizzo di integratori ad uso commerciale.

La carenza di questo elemento può portare a problemi legati ovviamente alla sue funzioni, pertanto è correlata a: