Alcune idee su come ristrutturare la spesa sanitaria pubblica e privata in Italia
1. Convenzionare solo il generico a piu’ basso costo, lasciando quelli che costano di piu’ al costo pieno per il paziente e quindi fuori dall’ssn. Ogni anno le case farmaceutiche possono cambiare i prezzi e quindi entrare o uscire dalla convenzione su quel principio attivo
2. Passare da un sistema di contributo dei pazienti sul modello dei ticket attuali ad un sistema a soglia, in cui sotto ad una certa cifra all’anno (che dipende dal reddito) il cittadino paga per intero il costo delle prestazioni e sopra non paga nulla. Questo permette di avere pazienti che sono sensibili alla tariffa pagata oltre ad avere in automatico una quasi completa esenzione dei cronici. Ovviamente tutti gli eventi gravi sono automaticamente coperti
3. Passare da un sistema di allocazione dei budget ai privati convenzionati di tipo storico e tariffe uguali (il prossimo anno avrai piu’ o meno lo stesso di quest’anno ) ad un sistema di appalto in cui i budget vengono assegnati a chi offre la tariffa piu’ bassa a qualita’ minima garantita
4. Avere un portale che mette in modo trasparente al cittadino tutta l’offerta pubblica e privata con tutti i campi necessari per poter scegliere e la possibilita’ di mettere feedback ( usando la carta ssn per evitare comportamenti disonesti )
5. Aumentare i poteri di intervento degli infermieri, rendendoli la figura piu’ importante per i pazienti, soprattutto quelli cronici
6. Obbligando tutti gli erogatori, pubblici e privati, ad inserire i referti in un unico sistema informatico. In questo modo si avrebbe tutta storia clinica di un paziente, per tutti i cittadini. Si avrebbe un controllo di qualita’ clinica sui privati ( che oggi non c’e’ ). Si potrebbero fare trial enormi per discriminare i farmaci e le terapie piu’ efficaci. Si potrebbero remunerare gli erogatori sulla base anche dell’outcome delle cure e non solo dell’erogazione.
7. Ristrutturando i processi ospedalieri limitando i giorni di degenza e portando tutto quello che si può portare in day-hospital e day-surgery. Ricordo che l’ospedale è uno dei luoghi più pericolosi al mondo e che le persone stanno meglio a casa propria che in un letto di ospedale. Se il piano di intervento richiede un tempo netto (il tempo necessario per fare in serie le attività senza pausa) di 3 ore bisogna portare il tempo lordo (il tempo totale tenendo conto delle pause tra un evento e il successivo) quanto più vicino alle 3 ore. Se bisogna tenere il paziente in osservazione, quando non c’e’ rischio di vita o di danni collaterali importanti se non si interviene immediatamente, l’osservazione può essere portata a livello domiciliare.
8. Monitorando i parametri rilevanti delle cronicità e intervenendo in modo attivo quando raggiungono livelli pericolosi. Ricordo che la gran parte dei costi sanitari, e delle sofferenze delle persone, derivano dalle crisi che portano in ospedale. Per le cronicità è spesso possibile monitorare parametri (in modo remoto) che permettono un alert prima che la situazione precipiti